Gianni Pasquarelli

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Gianni Pasquarelli

Gianni Pasquarelli (Gualdo Tadino, 10 settembre 1928Roma, 2 febbraio 2018) è stato un dirigente d'azienda e giornalista italiano.

Figlio dell'imprenditore Oddino Pasquarelli e di Anita Tomassini, frequenta le scuole della sua città natale fino al ginnasio e nel 1944 si trasferisce a Foligno per completare gli studi scientifici.

Laureato all'Università Statale di Roma in scienze economiche, diventa assistente volontario di politica economica nel medesimo ateneo dal 1955 al 1960 e poi presso l'Università di Perugia. Iscritto alla Democrazia Cristiana, dal 1952 al 1957 e dal 1960 al 1964 ha ricoperto la carica di consigliere del Comune di Gualdo Tadino. Trasferito a Roma si accosta al giornalismo finanziario, diventando editorialista dal 1959 di importanti testate quali «Il Popolo», il «Giornale del Mattino», la «Gazzetta del Popolo», «Il Globo».

Presta la sua collaborazione anche a riviste settimanali e mensili: «Concretezza», «La Discussione», «Il Capitale», «Auto 70». Capo dell'Ufficio Stampa del ministro della Riforma della Pubblica Amministrazione Giuseppe Medici dal 1962 al 1963 nel IV Governo Fanfani, assunto in Rai dove commenta dal 1965 al 1973 gli avvenimenti economici e sindacali nel Telegiornale. In via eccezionale, è proprio lui ad annunciare la notizia della morte dell'attrice Anna Magnani all'inizio del TG della sera del 26 settembre 1973. Lasciata la Rai, è chiamato alla direzione del «Popolo» (1974-1975), organo ufficiale della Democrazia Cristiana.

Dopo quell'esperienza inizia la sua carriera manageriale: vicedirettore generale della Rai per il settore tecnico, commerciale, amministrativo e del personale (1976-1977); amministratore delegato e direttore generale della Sipra e Publicitas, aziende che gestiscono la pubblicità per conto della Rai (1977-1986); amministratore delegato della Società Autostrade del gruppo Iri-Italstat (1986-1989).

Nel febbraio 1990 succede a Biagio Agnes come direttore generale della Rai, conservando l'incarico fino al 1993, quando assume la presidenza della Sasa, compagnia di assicurazioni nel settore pubblico.

Insignito nel 1994 dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro della onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. È stato tra i principali fondatori della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia di cui è stato anche presidente.

Nel 2004 è stato nominato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, membro del Comitato Organizzativo dell'Istituto di studi e analisi economica.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1970 - La Società per azioni: il bilancio, gli impieghi del risparmio, la borsa, Roma, Edindustria.
  • 1972 - Dunque: cos'è questo denaro?, Roma, Edindustria.
  • 1974 - L'abc dell'economista pratico:piccola enciclopedia illustrata dei termini economici, curatore con Germano Palmieri, Bologna, Calderini.
  • 1975 - Catechismo economico:domande di economia varia, curatore con Germano Palmieri, Bologna, Calderini.
  • 1979 - C'è il capitalismo in Italia?, Milano, Compagnia libraria milanese.
  • 1983 - Preistoria del potere: il fiume dispotico e la pioggia democratica, Milano, Rusconi.
  • 1994 - Rai addio: appunti sull'azienda più discussa del Paese al tramonto della prima Repubblica, Torino, Società Editrice Internazionale.
  • 1998 - La fabbrica del cambiamento, Milano, Sperling & Kupfer.
  • 2001 - Il filo dei giorni, Milano, Editori Giornalisti Riuniti.
  • 2005 - I naturali sentieri alla tranquillità, Soveria Mannelli, Rubbettino.
  • 2009 - Occhio al futuro, Siena, Cantagalli.

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Controllo di autoritàVIAF (EN114560508 · ISNI (EN0000 0000 8411 6916 · LCCN (ENn80043443 · J9U (ENHE987009899367805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80043443
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