Franco Foschi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Franco Foschi

Sottosegretario di Stato al Lavoro e alla Previdenza Sociale
Durata mandato12 luglio 1973 –
14 marzo 1974
PresidenteMariano Rumor

Sottosegretario di Stato al Lavoro e alla Previdenza Sociale
Durata mandato28 novembre 1974 –
12 febbraio 1976
PresidenteAldo Moro

Sottosegretario di Stato alla Sanità
Durata mandato13 febbraio 1976 –
29 luglio 1976
PresidenteAldo Moro

Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri
Durata mandato31 luglio 1976 –
11 marzo 1978
PresidenteGiulio Andreotti

Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri con delega per gli Italiani all'Estero
Durata mandato15 marzo 1978 –
20 marzo 1979
PresidenteGiulio Andreotti

Ministro del lavoro e della previdenza sociale
Durata mandato4 aprile 1980 –
18 ottobre 1980
PresidenteFrancesco Cossiga
PredecessoreVincenzo Scotti

Durata mandato18 ottobre 1980 –
28 giugno 1981
PresidenteArnaldo Forlani
SuccessoreMichele Di Giesi

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaV, VI, VII, VIII, IX, X, XI
CircoscrizioneMacerata
CollegioAncona
Incarichi parlamentari
  • Presidente Delegazione parlamentare italiana presso le assemblee del consiglio d'europa e della ueo dal 9 gennaio 1992 al 22 aprile 1992 * Vicepresidente III Commissione (affari esteri e comunitari)dal 17 giugno 1992 al 14 aprile 1994
  • Presidente Delegazione parlamentare italiana presso le assemblee del consiglio d'europa e della ueo dal 25 novembre 1992 al 14 aprile 1994
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studioLaurea in medicina e chirurgia
ProfessioneMedico chirurgo

Franco Foschi (Recanati, 28 giugno 1931Ancona, 16 agosto 2007) è stato un politico e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli studi superiori indirizzò i suoi interessi verso la medicina e in particolare verso la neurologia e le malattie del sistema nervoso; fu autore di numerose pubblicazioni in questo campo e divenne primario e direttore dei servizi d'igiene mentale della provincia di Ancona[1]; si interessò inoltre delle condizioni dei lavoratori che concretizzò nella cattedra di Medicina del Lavoro ad Urbino nei suoi ultimi anni di vita[2].

Iscritto nelle file della Democrazia Cristiana, fu sindaco della sua città natale dal 1960 al 1970, deputato dal 1968 al 1994, dalla V alla XI legislatura della Repubblica, sottosegretario al Lavoro, alla Sanità e agli Esteri, ministro del lavoro durante il Governo Cossiga II ed il Governo Forlani.

Nel 1982, in qualità di sottosegretario, si adoperò per il rientro in patria dei desaparecidos di origine italiana, intrecciando rapporti con i vertici del governo argentino, fortemente legati agli ambienti della massoneria; secondo alcune testimonianze tali contatti furono alla base della presunta iscrizione del politico nella lista degli appartenenti alla P2. Pur protestandosi egli stesso completamente estraneo alla loggia e non comparendo mai il suo nome nelle molte vicende della loggia gelliana.[3][4]

Nel 1987 fu nominato direttore del Centro Nazionale di Studi Leopardiani; sotto la sua presidenza ventennale il Centro divenne una prestigiosa istituzione a carattere internazionale, collaborando con università e studiosi di ogni paese e promuovendo l'opera di Leopardi in tutte le nazioni[2].

Nell'anno 2001 fondò ed inaugurò sulla sommità del colle dell'infinito a Recanati il Centro Mondiale della Poesia con lo scopo di promuovere e favorire la poesia e la cultura in qualsiasi parte del mondo ed in qualsiasi lingua e forma si possa esplicare.

Rimase Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e del Centro Mondiale della Poesia sino alla sua morte.

È stato inoltre Presidente dell'AWR, Associazione internazionale non governativa di carattere scientifico con sede in Vaduz che gode dello status consultivo nei confronti delle Nazioni Unite e del Consiglio d'Europa posta sotto il patrocinio del principe del Liechtenstein riguardante le problematiche dei rifugiati e dei migranti lavoratori.

Medaglia d'oro al valore della Sanità Pubblica. Socio della Royal Society of Medicine of London. Membro associato d'onore dell'Assemblea del Consiglio d'Europa.

Nell'arco della sua carriera parlamentare ha presentato 420 progetti di Legge.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biografia di Franco Foschi, su comunitademocratica.it (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2016).
  2. ^ a b Lucio Felici, L'onorevole Franco Foschi, su radiocleb.com.
  3. ^ Maurizio Salvi, I desaparecidos e l’Italia, su 24marzo.it.
  4. ^ Gianni Bonfili, Gianni Bonfili ed una sua testimonianza sui rapporti foschi/p2, su ilcittadinodirecanati.it.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro del lavoro e della previdenza sociale Successore
Vincenzo Scotti 4 aprile 1980 - 18 ottobre 1980 Michele Di Giesi
Controllo di autoritàVIAF (EN9867982 · ISNI (EN0000 0000 8339 1801 · SBN CFIV008351 · BAV 495/290059 · LCCN (ENn80164453 · BNF (FRcb12056084s (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n80164453