Fontana del Bacco

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Fontana del Bacco
AutoreFrancesco Leoni con statua del Giambologna (in copia)
Data1838-1958
Materialebronzo, marmo
UbicazioneBorgo Santi Apostoli, Firenze

La fontana del Bacco è un monumento di Firenze, situato in borgo San Jacopo, nei pressi del Ponte Vecchio.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Alla base della torre dei Rossi-Cerchi, su progetto dell'architetto Francesco Leoni, venne realizzata nel 1838 una nicchia al posto dalla bottega dell'arrotino Pasquale Serrati, all'interno della quale fu posta un'antica vasca di marmo (già parte della base della scultura del Giambologna raffigurante Ercole e il centauro Nesso quando questa si trovava sul canto de' Carnesecchi) su uno zoccolo sporgente rispetto al filo del fronte ed elevata di tre gradini, ed un Bacco in bronzo dal cui basamento sgorgava attraverso una testa leonina l'acqua, in modo da costituire a tutti gli effetti una fontanella pubblica.

la fontana nella sua disposizione originale in una foto del 1913

Secondo le ricerche condotte da Detlef Heikamp[1] la scultura era reputata allora di un allievo di Benvenuto Cellini e oggi riconosciuta come opera giovanile del Giambologna databile attorno al 1560[2] e commissionata da Lattanzio Cortesi[3], per essere poi acquistata dai Medici nel 1638. L'opera aveva goduto di scarsa popolarità nel periodo neoclassico, trovando una collocazione defilata nel percorso degli Uffizi, per questo venne resa disponibile dallo Scrittorio delle Reali Fabbriche fin dal 1825, per essere appunto "collocata in una nicchia della fontana pubblica sotto la casa dei Cerchi"[4]. La statua dopotutto fa il gesto di versare il contenuto di una coppa, con lo sguardo verso l'ideale liquido che ne cadrebbe, e ben si addice allo zampillo d'acqua. Il 29 ottobre 1838 la fontana venne inaugurata, e per un certo periodo venne chiamata fonte "del Centauro", a ricordo della provenienza della vasca.

La statua originale nel Bargello

La notte tra il 3 e il 4 agosto 1944 anche la fontana venne distrutta, sebbene la statua del Bacco si salvò essendo stata nel frattempo trasferita nei depositi della Soprintendenza, mentre andò perduta la vasca in marmo. Nel corso dei lavori di ricostruzione si provvide a ricreare una nicchia simile alla precedente che, nel 1958, con un finanziamento dell'Azienda di Turismo sollecitato da Piero Bargellini, tornò ad ospitare il Bacco e una diversa vasca, questa volta costituita da un sarcofago di epoca romana. Un'incisione nella nicchia ne ricorda la data e le circostanze della ricostruzione.

Nel 2006, dopo il suo restauro, la statua è stata collocata al Museo nazionale del Bargello e qui sostituita da un calco (Meridiana Restauri con fusione eseguita dalla Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli di Firenze).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 2006
  2. ^ Soltanto nel 1928 Friedrich Kriegbaum, successivamente direttore del Kunsthistorisches Institut di Firenze, identificò l'opera come il Bacco realizzato dal Giambologna, , cit. in Francesco Vossilla, Storia d'una fontana. Il Bacco del Giambologna in Borgo San Jacopo, Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz, 38. Bd., H. 1 (1994), p. 142.
  3. ^ Jean Boulogne nel DBI
  4. ^ 14 aprile 1837, Lettera di Poccianti al Ballati Nerli, cit. in Francesco Vossilla, Storia d'una fontana. Il Bacco del Giambologna in Borgo San Jacopo, Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz, 38. Bd., H. 1 (1994), pp. 130-146.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L’illustratore fiorentino. Calendario storico per l’anno ..., a cura di Guido Carocci, Firenze, Tipografia Domenicana, (1904) 1903, p. 71; (1911) 1910, p. 116;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, II, 1977, p. 95;
  • Carlo Cresti, Le fontane di Firenze, Firenze, Bonechi, 1982, pp. 84-87;
  • Francesco Vossilla, Storia di una fontana: il Bacco del Giambologna in Borgo San Jacopo, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florence, XXXVIII, 1994, 1, pp. 130-146;
  • Lara Mercanti, Giovanni Straffi, Le torri di Firenze e del suo territorio, Firenze, Alinea, 2003, pp. 156-157;
  • Franco Cesati, Le strade di Firenze. Storia, aneddoti, arte, segreti e curiosità della città più affascinante del mondo attraverso 2400 vie, piazze e canti, 2 voll., Roma, Newton & Compton editori, 2005, II, p. 587;
  • Touring Club Italiano, Firenze e provincia, Milano, Touring Editore, 2005, p. 444;
  • Luciano Artusi, Tante le acque che scorrevano a Firenze, itinarario tra i giochi d'acqua delle decorative fontane fiorentine, Semper, Firenze 2005.
  • Detlef Heikamp, Bacco, in Giambologna: gli dei, gli eroi. Genesi e fortuna di uno stile europeo nella scultura, catalogo della mostra (Firenze, Museo Nazionale del Bargello, 2 marzo-15 giugno 2006) a cura di Beatrice Paolozzi Strozzi e Dimitrios Zikos, Firenze-Milano, Giunti Editore, 2006, pp. 155-156, cat. 1;
  • Francesco Vossilla in Atlante del Barocco in Italia. Toscana / 1. Firenze e il Granducato. Province di Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, a cura di Mario Bevilacqua e Giuseppina Carla Romby, Roma, De Luca Editori d’Arte, 2007, p. 375;

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]