Edgard Varèse
«Diventai una sorta di diabolico Parsifal, alla ricerca non del Santo Graal, ma della bomba che avrebbe fatto esplodere il mondo musicale aprendo una breccia dalla quale tutti i suoi suoni avrebbero potuto penetrare, suoni che a quell'epoca – e a volte anche oggi – venivano chiamati rumori.»[1]
Edgard Victor Achille Varèse (Parigi, 22 dicembre 1883 – New York, 6 novembre 1965) è stato un compositore francese naturalizzato statunitense.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Parigi il 22 dicembre 1883 da padre italiano e madre francese, Varèse vive a Torino tra i dieci e i venti anni, dove inizia gli studi musicali con Giovanni Bolzoni, direttore del locale Conservatorio. Nel 1904 rompe i rapporti con suo padre e si trasferisce a Parigi, dove studia prima presso la Schola Cantorum con Vincent d'Indy, Albert Roussel e Charles Bordes, poi, nel 1906, con Charles-Marie Widor al Conservatorio Superiore diretto da Gabriel Fauré, senza terminare gli studi. Molto presto compone le sue prime opere; parte per Berlino, si fa apprezzare da Ferruccio Busoni, da Richard Strauss e da Claude Debussy, è tra i primi spettatori di Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg e della Sagra della primavera di Igor' Fëdorovič Stravinskij, fino al momento in cui, nel 1915, lascia l'Europa per gli USA.
Pur consacrandosi principalmente alla direzione d'orchestra e alla divulgazione della musica contemporanea, Varèse si dedica parallelamente, con Amériques, che terminerà nel 1922, ad una serie di composizioni che l'imporranno rapidamente all'attenzione del mondo culturale e musicale come uno dei rappresentanti della nuova musica tra i più avanzati nella scoperta di territori inesplorati. Intensa è l'attività americana di Varèse durante questi anni; ma tra il 1928 e il 1933 è di nuovo in Francia dove riprende contatto con dei vecchi amici come Pablo Picasso e Jean Cocteau e fa la conoscenza di Alejo Carpentier, Heitor Villa-Lobos e André Jolivet, che diventa suo allievo di acustica e orchestrazione. Collaborerà assieme a Luigi Russolo al perfezionamento del suo Rumorarmonio, poi brevettato dallo stesso Russolo.
Nel 1934 comincia per Varèse un lungo periodo di crisi segnata da un girovagare agitato nel centro e nell'ovest degli Stati Uniti - dove tenta la fortuna, senza successo, come compositore di musica per film - fondando nuove istituzioni musicali e installandosi a Santa Fe, poi a San Francisco e a Los Angeles, per tornare a New York nel 1941. La sua attività compositiva continua ad essere limitata: si dedica a studi e ricerche di natura differente, che non riusciranno a concretizzarsi in opere musicali. Tra il 1934, data della composizione di Ecuatorial, e il 1950 non compone quasi più nulla.
I quindici ultimi anni della sua vita sono invece caratterizzati da una ripresa della sua creatività, con dei capolavori come Déserts, uno dei primi esempi di musica elettro-acustica, e Nocturnal, ultima sua opera, incompiuta alla morte e completata dal suo allievo ed esecutore testamentario, Chou Wen-Chung. A partire dagli anni cinquanta, inizia il progressivo riconoscimento, sul piano internazionale, della sua rilevanza come compositore e teorico. Nel 1958, su incarico di Le Corbusier, cura la parte musicale (o meglio la sequenza di eventi sonori) di Poème électronique, un progetto multimediale elaborato dall'architetto svizzero e dal compositore-architetto greco Iannis Xenakis per l'Esposizione Universale di Bruxelles del 1958.
Numerosi sono i musicisti influenzati, seppur trasversalmente, dalla sua musica, sia negli Stati Uniti d'America, come Frank Zappa, che in Europa, come Giacomo Manzoni. Nel 1950 tenne dei seminari al "Ferienkurse" di Darmstadt ed ebbe tra i suoi allievi Luigi Nono, Bruno Maderna e Dieter Schnebel.
Muore il 6 novembre 1965, a New York, all'età di 81 anni.
Alcune opere significative
[modifica | modifica wikitesto]1906
- Un grand sommeil noir (su testo di Paul Verlaine)
1921
1923
- Hyperprism per fiati e percussioni
- Octandre per sette strumenti a fiato e contrabbasso
1925
- Integrales per percussioni e piccola orchestra
1927
- Arcana per grande orchestra (diretta da Leopold Stokowski all'Academy of Music di Filadelfia)
1931
- Ionisation per tredici percussionisti
1934
- Ecuatorial per coro, trombe, tromboni, pianoforte, organo, due Ondes Martenot e percussioni
1936
1954
- Déserts per fiati, pianoforte, percussioni e nastro magnetico
1958
- Poème électronique per nastro magnetico (durata=8'26")
Altri lavori: persi, incompleti o postumi
[modifica | modifica wikitesto]1894
- Martin Pas su un testo di Jules Verne
1905
- Trois pièces
- Souvenir
- Chanson des jeunes hommes
- Prélude à la fin d'un jour tutti per orchestra
1906
- Rhapsodie Romane
1908
- Oedipus und die Sphinx
1909
- Gargantua per orchestra
1910
- Bourgogne distrutta dallo stesso compositore nel 1962
1911
- Mehr Licht confluirà poi nell'opera Les Cycles du Nord
1927
- L' Astronome
1929-1946
- Espace
1946
- Tuning up inedita fino al 1998
1947
- Etude pour Espace eseguito per la prima volta il 23 febbraio a New York
1949
- Dance for Burgess inedita fino al 1998
1955
- La Procession de Vergés per nastro magnetico
1959-1963
- Nocturnal inedita fino al 1972
1963
- Nuit o Nocturnal II da Dans la Nuit di Henri Michaux
Scritti
[modifica | modifica wikitesto]- Edgard Varèse, Il suono organizzato, Milano, Ricordi-Unicopli, 1985.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Edgard Varèse, Il destino della musica (1959), in Il suono organizzato : scritti sulla musica, Milano, Ricordi, 1985, p. 153-161, ISBN 88-400-0016-X, OCLC 797185794. URL consultato il 23 gennaio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jonathan W. Bernard, The Music of Edgard Varèse, New Haven and London, Yale University Press., 1987.
- Toni Geraci, Varèse e i compositori europei, Musica/Realtà, XI/32, 1990, pp. 71-90.
- François-Bernard Mâche, Varèse, vingt ans après, Revue Musicale, 378/387, Paris, Richard Masse, 1985.
- Malcolm Macdonald, Varèse: Astronomer in Sound, London, Kahn & Averill, 2003.
- Felix Meyer e Heidy Zimmermann, Edgard Varèse: Composer Sound Sculptor Visionary, Woodbridge, Suffolk, The Boydell Press, 2006.
- Tiziano Rosselli, El Maestro-mago de los sonidos: Varèse tra arte, scienza e alchimia, Musica/Realtà, XVI/1, 1995, pp. 97-110.
- Fernand Ouellette, Edgard Varèse, Paris, Christian Bourgois Editeur, 1989.
- Louise Varèse, A Looking-Glass Diary 1883-1928, New York, W.W. Norton & Company, 1972.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Edgard Varèse
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Edgard Varèse
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Varèse, Edgar, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Edgard Varèse, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Edgard Varèse, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Edgard Varèse, su Open Library, Internet Archive.
- Edgard Varèse, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- (EN) Spartiti o libretti di Edgard Varèse, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Edgard Varèse, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Edgard Varèse / Edgard Varèse (altra versione), su Discogs, Zink Media.
- (EN) Edgard Varèse, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Edgard Varèse, su WhoSampled.
- (EN) Edgard Varèse, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Edgard Varèse, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Edgard Varèse, su filmportal.de.
- Approfondimento 1, su alexander-bonivento.net.
- Approfondimento 2, su karadar.it. URL consultato il 20 febbraio 2005 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2005).
- (FR) Biografia di Edgard Varèse, in Brahms - Base de documentation sur la musique contemporaine, Ircam.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59271121 · ISNI (EN) 0000 0001 2135 1342 · SBN CFIV040283 · Europeana agent/base/54798 · ULAN (EN) 500257156 · LCCN (EN) n50044963 · GND (DE) 118626116 · BNE (ES) XX1147275 (data) · BNF (FR) cb139007571 (data) · J9U (EN, HE) 987007269413905171 · NSK (HR) 000563938 · NDL (EN, JA) 01058438 · CONOR.SI (SL) 59110755 |
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