Domenico Malatesta

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Pisanello, medaglia di Novello Malatesta (1445)
File:Domenico Malatesta.jpg
Domenico Malatesta Malatesti

Domenico Malatesta Malatesti, detto Novello Malatesta (Brescia, 5 agosto 1418Cesena, 20 novembre 1465), è stato un condottiero italiano.

Biografia

Figlio di Pandolfo III Malatesta ed Antonia da Barignano, nel 1429, dopo la morte dello zio Carlo Malatesta, diventa Signore di Cesena alla tenera età di 11 anni.

Nel 1431, a tredici anni, reprime alcuni tumulti sorti in città per opera dei Malatesta di Pesaro che tentarono di sollevare il popolo, il quale, invece, se la prese con gli usurpatori e volle Domenico Malatesta, assieme al fratello Sigismondo Pandolfo, come propri signori.

Nello stesso anno dovette anche correre a Fano che a sua volta si era sollevata e con l'intelligenza riuscì a riacquistare.

Nel 1432 fu dal paese creato capitano di duecento lance e si trasferi a Fano, ove governò con umanità.[senza fonte]

Nel 1433 viene nominato cavaliere palatino dall'imperatore Sigismondo, e in seguito decise di tralasciare il primo nome Domenico per assumere il nuovo nome di Malatesta Novello.

I suoi domini comprendevano Cesena, Bertinoro, Meldola, Sarsina, Roncofreddo ed il Piviero di Sestino. Ebbe inoltre Cervia dal fratello Sigismondo Pandolfo, dove costrui importanti opere di fortificazione.

Nel 1434 sposa per contratto Violante da Montefeltro: lui ha sedici anni e lei solo quattro. I due promessi sposi rimangono separati e si riuniranno solo al compimento del dodicesimo anno di Violante, dopo la celebrazione delle nozze nel maggio del 1442 a Gubbio.

Si impegna sia in imprese militari, sia in opere di urbanistica e in attività culturali.

Le grandi opere realizzate a Cesena

A lui, soprattutto, si devono attribuire le grandi opere che hanno dato a Cesena l’impronta malatestiana che ancora oggi la caratterizza nella parte storica del centro urbano. Le sue realizzazioni sono notevoli, numerose e comprese in un arco di tempo piuttosto breve. In meno di trent’anni ordina: la costruzione del Convento di S. Maria per i frati dell’Osservanza (1438), i nuovi lavori per il rafforzamento della Rocca Malatestiana e l’allargamento della cinta muraria della città (1441); nel 1452 dona al Comune diversi possedimenti dalle parti di Cesenatico ma, soprattutto, fonda la Biblioteca Malatestiana presso il convento di S. Francesco, gioiello unico nel suo genere e punto di riferimento di tutto il patrimonio culturale della città. La sua attività non ha soste: fa terminare il ponte di pietra sul fiume Savio, fa scavare un tunnel sotto il Monte della Brenzaglia per farvi scorrere il canale omonimo e servire i mulini sull'altro versante, fa erigere la diga di Mulino Cento, fa rinforzare le mura e le porte della città, fa riprendere i lavori alla Rocca e terminare il castello di S. Giorgio (1456).

Nel 1458 Malatesta Novello regala ai frati dell’Osservanza alcuni terreni subito fuori la Porta Figarola perché vi costruiscano un nuovo convento, nel 1459 fa costruire Porta Trova e l'anno successivo l’Ospedale del S. Crocefisso (1460).

Con la sua morte avvenuta il 20 novembre 1465 a 47 anni di età, dopo una lunga malattia e senza eredi (si dice per un voto di castità fatto da Violante), termina per Cesena il periodo forse più significativo della sua storia.

Stemma apposto da Domenico Malatesta Novello sulla porta della Biblioteca Malatestiana di Cesena

Bibliografia

  • Farulli P. Cronologia della nobile famiglia dei Malatesta. Siena, 1724;
  • Amiani Pietro Maria. Memorie storiche della città di Fano. Fano, 1751;
  • Clementini Cesare. Raccolto istorico della fondazione di rimino e dell’origine e vite dei Malatesti. Rimini, 1617.
  • Dino Bazzocchi e Piero Galbucci Cesena nella storia. Bologna, 1915
  • Sigfrido Sozzi Breve Storia della città di Cesena. Cesena, 1972
  • AAVV Storia di Cesena - Il Medioevo. Rimini, 1985
  • AAVV I Malatesti. Rimini, 2002
  • Pier Giovanni Fabbri e Anna Falcioni La signoria di Malatesta Novello Malatesti. Rimini, 2003
  • Maurizio Abati, Pier Giovanni Fabbri e Pino Montalti La Rocca Nuova di Cesena. Firenze, 2006

Voci correlate

Collegamenti esterni

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