Corpo sanitario militare marittimo
Corpo sanitario militare marittimo | |
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Descrizione generale | |
Attiva | Dal 1º aprile 1861 ad oggi |
Nazione | ![]() |
Tipo | sanità militare |
Ispettorato di Sanità Marina Militare | Piazza della Marina, 1 - 00196 Roma |
Soprannome | SAN |
Patrono | Santa Barbara |
Motto | "Per undas ad valetudinem tuendam" |
Colori | Blu e Verde |
Sito internet | Sito ufficiale della Marina Militare |
Parte di | |
Ispettorato generale della sanità militare | |
Comandanti | |
Comandante in capo | ammiraglio ispettore capo Enrico Mascia |
Degni di nota | Raffaele Paolucci, Bruno Falcomatà, Giulio Venticinque |
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Il Corpo sanitario militare marittimo (SAN) è l'organo di sanità militare e uno dei sette corpi in cui è suddivisa la Marina Militare Italiana, erede delle tradizioni del servizio sanitario della Regia Marina.
Storia
Il 1º aprile 1861 il ministro della marina Cavour propose al re Vittoio Emanuele II l'accorpamento delle strutture sanitarie delle flotte preesistenti all'unità d'Italia[1]. Alla guida del Corpo sanitario fu chiamato Luigi Verde, che lo organizzò e lo diresse fino alla morte avvenuta durante la battaglia di Lissa del 1866, quando la Re d'Italia con lui a bordo fu affondata. Verde fece allestire la prima nave ospedale sulla Washington[2], un'imbarcazione utilizzata per la Spedizione dei Mille.
A succedere a Verde fu Carlo Mari, sotto la guida del quale fu data vita a una rete di ospedali[1]: prima, nel 1867, quelli di Marina Sant'Anna a Venezia e di Piedigrotta a Napoli e poi, nel 1874, quello della Spezia[1].
Nel 1908 il Corpo andò in soccorso delle popolazioni di Messina e Reggio Calabria dopo il terremoto che aveva colpito le due sponde dello Stretto di Messina. Nelle operazioni fu usato il piroscafo Campania con la prima divisione navale[1].
Nel 1910 fu istituita la scuola di sanità militare marittima, e nel 1913 fu completato l'ospedale principale di Taranto, dotato di 26 edifici e 400 posti letto[1].
Il Corpo durante i conflitti mondiali
Nella prima guerra mondiale offrì il suo servizio a favore degli equipaggi delle navi e del personale distaccato sul fronte terrestre, anche con l'assistenza fornita dalle sue nove navi ospedale.
Nel secondo conflitto le 18 unità del Corpo condussero 596 missioni e uscirono 115 volte in mare per soccorrere naufraghi [1]. 250.000 i feriti e gli infermi ospedalizzati e rimpatriati. Le navi ospedale non furono risparmiate dagli attacchi del nemico, e infatti delle 18 unità 12 furono affondate[1].
Il Corpo dopo le guerre mondiali
Dalla fine della seconda guerra mondiale gli ospedali della Marina hanno ospitato centri per le malattie sessualmente trasmissibili[1]. Nella seconda metà del XX secolo l'attività principale della Marina, e dunque del suo corpo sanitario, si è concentrata principalmente sulle missioni di pace[1].
Il comandante dall'1 agosto 2014 è l'ammiraglio ispettore medico Enrico Mascia[3].
Missioni umanitarie
Il Corpo sanitario militare marittimo partecipa alle missioni umanitarie sia a supporto delle popolazioni afflitte che della forza armata di appartenenza impiegata sul territorio.
Principali missioni umanitarie:
- Missione umanitaria in Vietnam nel 1979;
- Missione di pace in Sinai dall'aprile 1982;
- La missione in golfo Persico 1990;
- Missioni di pacificazione in Somalia 1992 - 1995;
- Terremoto in Turchia 1999;
- Timor Est 2000;
- Enduring Freedom 2000;
- Iraqi Freedom 2001;
- Missione umanitaria terremoto di Haiti 2010 - nave Cavour
Organizzazione
- Livello centrale:
- Ispettorato di sanità della Marina militare e dalla Commissione medica centrale - Roma
- Livello intermedio:
- Direzione di sanità - La Spezia
- Direzione di sanità - Taranto
- Divisione sanitaria di CINCNAV - Roma
- Servizio sanitario di COMSUBIN
- Ufficio sanitario del Comando di capitale - Roma
- Livello periferico:
Ospedali ed Infermerie
- Ospedale della Marina Militare di Taranto
- Dipartimento Militare di Medicina Legale "Bruno Falcomatà" di La Spezia
- Policlinico Militare "S.Ten. MOVM Attilio Friggeri" del Celio (Interforze) - Roma
- Infermerie presidiare ed autonome presenti sul territorio Italiano
Organici
Attualmente l'organico del Corpo sanitario militare marittimo comprende circa 260 ufficiali di cui:
- Ufficiali medici (192)
- Ufficiali odontoiatri (15)
- Ufficiali farmacisti (18)
- Ufficiali psicologi (20)
- Ufficiali biologi (8)
- Ufficiali veterinari (10)
I sottufficiali del servizio sanitario sono circa 580 (infermieri e tecnici).
Ufficiali di sanità
Formazione
Gli ufficiali medici del Corpo sanitario provengono per la maggior parte dai corsi normali dell'Accademia navale di Livorno oppure selezionati tramite concorsi a nomina diretta o a ferma prefissata. La laurea prevista per gli ufficiali dei ruoli normali in Accademia è quella in medicina e chirurgia (6 anni) svolta in parte presso la Facoltà di medicina dell'Università di Pisa.
Per gli ufficiali medici, odontoiatri, psicologi, biologi e veterinari a nomina diretta (ruolo normale o ruolo speciale) è necessario il possesso della laurea e dell'abilitazione all'esercizio della professione e non aver compiuto il 32º anno di età (frequentando un corso applicativo in Accademia della durata di 1 anno accademico), il 38º se in ferma prefissata e il 40º se da quest'ultima si concorrere poi alle selezioni per il servizio permanente effettivo.
Per tutti gli ufficiali del corpo sanitario, oltre alla preparazione di base è obbligatorio il conseguimento durante l'iter formativo dei seguenti corsi e brevetti:
- CMC (corso di medicina da combattimento)
- Helo Dunker (evacuazione elicottero sommerso)
- BLS (basic life support - sostegno di base alle funzioni vitali)
- DP (defibrillazione precoce)
- ATLS (advanced trauma life support - sostegno vitale avanzato al traumatizzato)
- ACLS (advanced cardiac life support - sostegno avanzato di rianimazione cardiovascolare)
- BTLS (basic trauma life support - sostegno vitale di base al traumatizzato)
- FHP (force health protection - protezione della salute del personale e sorveglianza sindromica)
Carriera
Gli ufficiali del ruolo normale del Corpo sanitario militare marittimo svolgono la loro carriera dal grado di guardiamarina fino al grado di ammiraglio ispettore capo di corpo. Dopo aver esplicato gli obblighi di imbarco (circa 4 anni) essi potranno ricoprire ruoli di comando quali direttore di ospedale o incarichi equipollenti.
Gli ufficiali del ruolo speciale del Corpo sanitario militare marittimo svolgono una carriera prettamente tecnica prodotta tra il grado di guardiamarina e il grado di capitano di vascello.
Uniforme e distintivi
Il Corpo sanitario della Marina militare è distinguibile, dagli altri corpi della forza armata, semplicemente per la presenza del sottogrado di colore blu che identifica i medici e il sottogrado di colore verde che identifica odontoiatri, farmacisti, psicologi, biologi e veterinari.
Gli Ufficiali medici ed odontoiatri pongono al lato sinistro della divisa un caduceo dorato, simbolo di appartenenza al prestigioso corpo sanitario della Marina Militare Italiana.
Sottufficiali
Categorie e specialità dei sottufficiali del Corpo sanitario militare marittimo
Soccorritore militare
L'unico Ente militare italiano preposto alla certificazione del soccorritore militare e all'abilitazione del personale sanitario in medicina da combattimento è il battaglione "Caorle" della Brigata San Marco[4].
Note
- ^ a b c d e f g h i Corpo Sanitario, su marina.difesa.it, Marina militare italiana. URL consultato l'8 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2010).
- ^ La Washington: prima nave ospedale italiana, su marina.difesa.it, Marina militare italiana. URL consultato l'8 gennaio 2016.
- ^ http://www.difesa.it/GiornaleMedicina/Pagine/CambioMarinaMilitare.aspx
- ^ Marina.difesa.it