Conopophagidae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Conopophagidae
Conopophaga aurita
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Tyranni
Infraordine Furnariides
Famiglia Conopophagidae
Sclater & Salvin, 1873
Generi

I Conopofagidi (Conopophagidae P.L.Sclater & Salvin, 1873) sono una famiglia di uccelli dell'ordine dei passeriformi[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Maschio di Conopophaga perspicillata.

Sono uccelli di piccola taglia (10-16 cm), dall'aspetto vagamente simile a quello delle pitte, con corporatura tozza, coda corta, ali corte e arrotondate controbilanciate da zampe lunghe e forti, e un becco appiattito e dalla punta lievemente uncinata. Il piumaggio presenta dimorfismo sessuale, con maschi muniti di faccia e petto di colore nero, grigio o rossiccio (nelle femmine il nero manca quasi completamente dalla livrea) e area dorsale bruna: in molte specie è inoltre presente una sorta di "stempiatura" bianca su area retrooculare e nuca[2].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alla famiglia vengono ascritti uccelli diurni e solitari, cattivi volatori, che passano la maggior parte della giornata appollaiati in agguato sui fusti bassi e spioventi delle Araceae o delle Heliconiaceae[3], tenendo d'occhio i dintorni in attesa del passaggio di qualche potenziale preda (piccoli artropodi, occasionalmente anche bacche) sulla quale balzano dall'alto[3][4]. Una importante risorsa per alcune specie di conopofagidi è costituita dagli sciami delle formiche legionarie, che nelle loro migrazioni di massa predano ogni piccolo invertebrato che incontrino sul loro cammino; il loro passaggio causa un fuggi-fuggi di ogni genere di artropodi, di cui approfittano gli uccelli[5][6][7].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

I conopofagidi vivono nella foresta pluviale dell'ecozona neotropicale[2]: le specie del genere Conopophaga sono diffuse in Amazzonia e nel bacino dell'Orinoco, sulle pendici delle Ande, e nella foresta atlantica brasiliana, mentre il genere Pittasoma è diffuso nella ecoregione delle foreste umide del Chocó-Darien.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia conta 2 generi, per un totale di 11 specie[1]:

Famiglia Conopophagidae

Il genere Pittasoma in passato era incluso tra i Formicariidi, ma recenti studi filogenetici ne hanno motivato lo spostamento in Conopophagidae[8][9], i quali occupano un clade assieme a Melanopareiidae e Thamnophilidae (dei quali sono un sister taxon)[10].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Conopophagidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
  2. ^ a b Gnateaters (Conopophagidae), in The Internet Bird Collection. URL consultato il 4 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2014).
  3. ^ a b Hilty S.L., Notes on a nest and behavior of the Chestnut-crowned Gnateater (PDF), in Condor, vol. 77, 1975, pp. 513-514.
  4. ^ Alves M.A.S. & Duarte M.F., Téticas de forrageamento do Conopophaga melanops (Passeriformes: Formicariidae) na area de Mata Atlantica da Ilha Grande, Estado do Rio de Janeiro (PDF) [collegamento interrotto], in Ararajuba, vol. 4, n. 2, pp. 110-112.
  5. ^ Roberts D.L., Cooper R.J. & Petit L.J, Flock characteristics of ant-following birds in premontane moist forest and coffee agroecosystems in western Panama, in Ecological Applications 2000; 10: 1414-1425.
  6. ^ Willis E and Oniki Y, Birds and Army Ants, in Annual Review of Ecology and Systematics, vol. 9, 1978, pp. 243–263.
  7. ^ Birds and army ants in a fragment of the Atlantic Forest of Brazil, in Journal of Field Ornithology, vol. 80, n. 4, 2009, pp. 328–335.
  8. ^ Rice N.H., Further Evidence for Paraphyly of the Formicariidae (Passeriformes) (PDF), in Condor, vol. 107, n. 4, 2005, pp. 910-915 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2009).
  9. ^ Moyle R.G., Chesser R.T., Brumfield R.T., Tello J.G., Marchese D.J. and Cracraft J., Phylogeny and phylogenetic classification of the antbirds, ovenbirds, woodcreepers, and allies (Aves: Passeriformes: infraorder Furnariides) (PDF), in Cladistics, vol. 25, n. 4, 2009, pp. 386-405 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2010).
  10. ^ (EN) Conopophagidae: Gnateaters, su TiF Checklist. URL consultato il 9 aprile 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]