Conopophaga roberti

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Mangiamoscerini di Robert
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Tyranni
Infraordine Furnariides
Famiglia Conopophagidae
Genere Conopophaga
Specie C. roberti
Nomenclatura binomiale
Conopophaga roberti
Hellmayr, 1905

Il mangiamoscerini di Robert, detto anche moschiniere monaco o moschiniere dal cappuccio (Conopophaga roberti Hellmayr, 1905) è un uccello passeriforme della famiglia Conopophagidae[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, roberti, rappresenta un omaggio ad Alphonse Robert, esploratore francese che ne ottenne gli esemplari poi utilizzati per la descrizione scientifica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 11-14 cm di lunghezza, per 20,8 g di peso[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelletti dall'aspetto massiccio e paffuto, muniti di grossa testa appiattita che sembra incassata direttamente nel torso, becco conico piuttosto corto e appuntito, ali corte e arrotondate, coda corta e squadrata e forti zampe allungate.

Il piumaggio presenta dimorfismo sessuale: nei maschi testa e petto sono di colore nero, con presenza di una banda bianca che dalla parte posteriore dell'occhio raggiunge la nuca, a formare una sorta di tonsura, mentre dorso, ali e coda sono di colore bruno scuro e ventre, fianchi e sottocoda sono di colore grigio cenere.
Nelle femmine il nero cefalotoracico è assente, sostituito dal bruno, ed anche la banda bianca cefalica è meno evidente e brillante, così come in generale l'intera livrea.

In ambedue i sessi il becco è di colore bianco-azzurrino con margine e vertice più scuri e nero-bluastri, le zampe sono anch'esse nero-bluastre e il becco è di colore bruno scuro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Il moschiniere monaco è un uccelletto diurno che vive da solo o in coppie, passando la maggior parte del proprio tempo fra i cespugli bassi alla ricerca di cibo, pronto a nascondersi nel folto della vegetazione al minimo accenno di disturbo.

Il richiamo di questi uccelli è costituito da una serie ascendente di note flautate corte e veloci.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è insettivora, nutrendosi di piccoli insetti ed altri invertebrati reperiti al suolo, con l'animale che attende appollaiato sul ramo basso di un cespuglio il passaggio di eventuali prede anche per lungo tempo.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli monogami, in cui i due sessi collaborano nelle varie fasi della riproduzione: l'esatta estensione della stagione riproduttiva è ancora ignota, tuttavia nel nord-est dell'areale il moschiniere monaco sembrerebbe completare l'allevamento della prole già per la metà di aprile[3].

Il nido, a forma di coppa e piuttosto grossolano, viene costruito con rametti e muschio a una ventina di centimetri dal suolo, fra i rami basali di un cespuglio: al suo interno la femmina depone 2-3 uova, che cova alternandosi col compagno per circa due settimane, al termine delle quali schiudono pulli ciechi ed implumi.

I nidiacei vengono accuditi e imbeccati da ambedue i genitori, divenendo in grado d'involarsi a circa tre settimane dalla schiusa ed affrancandosi dalle cure genitoriali a circa un mese e mezzo di vita, disperdendosi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il moschiniere monaco è endemico del Brasile, del quale occupa la porzione costiera settentrionale, dalle sponde orientali del Rio Tocantins al Piauí sud-orientale e al Ceará occidentale.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree di ricrescita secondaria della foresta pluviale e dalle aree marginali di quest'ultima, dove si ha la digradazione in altri ambienti[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Conopophaga roberti, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Conopophagidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato l'11 aprile 2018.
  3. ^ a b c (EN) Hooded Gnateater (Conopophaga roberti), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato l'11 aprile 2018.

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