Pittasoma michleri

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Pitta formichiera corona nera
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Tyranni
Infraordine Furnariides
Famiglia Conopophagidae
Genere Pittasoma
Specie P. michleri
Nomenclatura binomiale
Pittasoma michleri
Cassin, 1860

La pitta formichiera capinera, nota anche come pitta formichiera corona nera o pittasoma capinera (Pittasoma michleri Cassin, 1860) è un uccello passeriforme della famiglia Conopophagidae[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, michleri, rappresenta un omaggio a Nathaniel Michler, ingegnere dell'esercito degli Stati Uniti che ne ottenne gli esemplari in seguito utilizzati per la descrizione scientifica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 18-19 cm di lunghezza, per 110 g di peso[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto e massiccio, muniti di grossa testa allungata con becco robusto, conico e appiattito, dall'estremità leggermente ricurva verso il basso, mentre le ali sono corte e arrotondate, la coda è quasi inesistente e squadrata e le zampe sono forti e allungate.

Il piumaggio, come intuibile dal nome comune, è nero su fronte e vertice, mentre guance, lati del collo e nuca sono di color nocciola, l'area fra becco e occhi ed il cerchio perioculare sono biancastri e dorso, ali e coda sono di colore bruno (le seconde con copritrici e remiganti lievemente più scure e con una macchia bianca circolare sulla punta): le penne della gola sono nere con punta bianca, mentre quelle di petto, ventre e sottocoda sono bianche con orlo nero, a dare all'area ventrale un effetto tessellato.
Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente, con le femmine dall'area nera cefalica più ridotta e tendente al bruno-nerastro, mentre l'area ventrale è anch'essa più tendente al bruno che al nero.

In ambedue i sessi gli occhi sono di colore bruno, il becco è grigio-nerastro con orli più chiari e tendenti al grigio-azzurrino e le zampe sono di colore nerastro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli diurni ed elusivi, che vivono da soli o in coppie e passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo al suolo, muovendosi velocemente camminando o saltellando, pronti a nascondersi nel folto del sottobosco al minimo cenno di pericolo.

Il richiamo di questi uccelli è costituito da una lunga sequenza (anche alcuni minuti) di corti fischi su una singola nota.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La dieta della pitta formichiera capinera è poco conosciuta: questi uccelli sono stati osservati mentre si cibavano di bacche[3], ma si pensa che una grande parte della loro dieta sia costituita da insetti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le osservazioni concernenti la riproduzione di questi uccelli sono piuttosto scarne e si limitano a un singolo nido osservato con uova in aprile (una struttura grossolana di rametti in un cespuglio) e ad una femmina con giovani al seguitoosservata nel mese di luglio[3]: si ritiene che essi siano monogami e che le coppie portino avanti una singola covata l'anno.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La pitta formichiera capinera è diffusa lungo la costa caraibico dal Costa Rica a Panama centrale, mentre ad est della provincia di Veraguas la si trova anche sul versante Pacifico, fino al nord-ovest del dipartimento colombiano di Chocó.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree di foresta umida, anche secondarie, mentre essi sembrerebbero mancare dalle zone di foresta più secca[3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Se ne riconoscono due sottospecie[2]:

  • Pittasoma michleri michleri Cassin, 1860 - la sottospecie nominale, diffusa nella porzione orientale pacifica dell'areale occupato dalla specie;
  • Pittasoma michleri zeledoni Ridgway, 1884 - diffusa nella porzione centro-occidentale dell'areale occupato dalla specie;

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Pittasoma michleri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Conopophagidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 aprile 2018.
  3. ^ a b c d (EN) Black-crowned Pittasoma (Pittasoma michleri), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 10 aprile 2018.

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