Claudio Fazzone

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Claudio Fazzone

Presidente del Consiglio regionale del Lazio
Durata mandato16 aprile 2000 –
4 aprile 2005
PredecessoreLuca Borgomeo
SuccessoreMassimo Pineschi

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato28 aprile 2006
LegislaturaXV, XVI, XVII, XVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
XV: Forza Italia
XVI: Il Popolo della Libertà
XVII: Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura
XVIII: Forza Italia-Berlusconi Presidente-UDC
XIX: Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE
CoalizioneXV: Casa delle Libertà
XVI: Centro-destra 2008
XVII: Centro-destra 2013
XVIII: Centro-destra 2018
XIX: Centro-destra 2022
CircoscrizioneLazio
CollegioXVIII: 9 (Latina)
XIX: 6 (Latina)
Incarichi parlamentari
XVII legislatura:

XIX legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2013)
In precedenza:
DC (1994)
PPI (1994-1995)
FI (1995-2009)
PdL (2009-2013)
Titolo di studioDiploma di istituto tecnico per geometri

Lauree in Giurisprudenza e Scienza dell’Amministrazione. Abilitazione alla professione forense.

ProfessioneFunzionario del S.I.S.De.

Claudio Fazzone (Fondi, 7 ottobre 1961) è un politico italiano, dal 28 aprile 2006 senatore della Repubblica per Forza Italia e Il Popolo delle Libertà.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Funzionario del S.I.S.De. in aspettativa, aderisce prima alla Democrazia Cristiana, poi al Partito Popolare, fondato nel gennaio 1994, seguendo le orme del suo "maestro politico" Nicola Mancino, conosciuto nel 1994. Entra in politica attiva passando nel 1995 a Forza Italia e collabora con la deputata Maria Burani Procaccini; diventa anche coordinatore provinciale di Forza Italia a Latina. Dal 1995 al 2004 ricopre l'incarico di assessore esterno nelle giunte provinciali di Latina di centrodestra presiedute da Paride Martella; è anche vicepresidente della provincia dal 1999 a 2004.

Alle elezioni regionali nel Lazio del 2000 si candida con Forza Italia a sostegno del presidente della Commissione di Vigilanza Rai Francesco Storace, venendo eletto nella circoscrizione di Latina con 25.134 preferenze in consiglio regionale del Lazio, di cui diventa presidente. Rieletto nel 2005 con 36.984 preferenze, si dimette nel 2006 (gli subentra Romolo Del Balzo) perché eletto al Senato della Repubblica alle elezioni politiche di quell'anno nella circoscrizione Lazio. Alle elezioni politiche del 2008 è rieletto nel medesimo collegio.

Nel 1996 è stato nominato Vicepresidente della Società immobiliare IMOF per la realizzazione - a Fondi - del più grande mercato ortofrutticolo d’Italia; nel 2002 è diventato Presidente della Società Pubblica /Privata Acqualatina spa, che gestisce il servizio idrico integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale n.4 — Lazio Meridionale.

Il territorio del comune di Fondi è considerato feudo elettorale del senatore Fazzone, che dal 2014 è anche coordinatore regionale di Forza Italia nel Lazio.

Laura Garavini, capogruppo del PD alla Commissione Antimafia della Camera dei deputati dal 2008 al 2013, ha presentato un'interrogazione parlamentare, rivolta al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, chiedendo informazioni su una società di Fondi che possiederebbe una struttura industriale situata in un'area interessata da una variante urbanistica e della quale sarebbero soci l'ex sindaco di Fondi, Luigi Parisella e il senatore del Pdl Claudio Fazzone.

A una settimana da una manifestazione di piazza per la messa all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri della proposta prefettizia[1] di scioglimento del Consiglio comunale di Fondi per infiltrazione mafiosa[2], il 2 ottobre 2009, mentre il Consiglio dei ministri ne discuteva su proposta del ministro Maroni, sindaco e consiglieri di maggioranza di Fondi si dimettevano in blocco, su invito del senatore Claudio Fazzone. La mossa fu contestata dal senatore Stefano Pedica, perché avrebbe potuto consentire a Luigi Parisella di ricandidarsi dopo il periodo di commissariamento. Il Governo si sarebbe dovuto pronunciare sulla richiesta di scioglimento per infiltrazione mafiosa entro metà ottobre 2009[3].

Alle elezioni comunali di Fondi del 28-29 marzo 2010, l'amministrazione comunale uscente viene confermata; anche alle elezioni regionali nel Lazio del 2010 il senatore è rieletto nel consiglio regionale per il Popolo della Libertà con 28.817 preferenze nella circoscrizione di Latina, pur rinunciando al seggio in quanto incompatibile con la carica di senatore. Il confortante risultato personale[4] lo ha indotto ad organizzare una opposizione frontale verso il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, a lui ostile, culminata con le dimissioni dei consiglieri comunali vicini al senatore e la conseguente caduta del sindaco.

Rieletto senatore per il PdL alle elezioni politiche del 2013, diventa vicepresidente della I Commissione Affari Costituzionali del Senato. Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce alla rinascita di Forza Italia, diventando il successivo 24 marzo 2014 membro del Comitato di Presidenza del patito e viene poi anche nominato coordinatore del partito nel Lazio.[5] Il 21 gennaio 2015 è riconfermato vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato per l'opposizione. Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato e rieletto al Senato nel collegio uninominale Lazio - 09 (Latina) per la coalizione di centrodestra, ottenendo il 43,65% e superando il candidato del Movimento 5 Stelle Rosario Calabrese (34,24%) e quello del Partito Democratico Claudio Moscardelli (15,11%). Nel dicembre 2019 è tra i 64 firmatari (di cui 41 di Forza Italia) per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari: pochi mesi prima i senatori berlusconiani avevano disertato l'aula in occasione della votazione sulla riforma costituzionale.[6]

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene eletto al Senato nel collegio uninominale Lazio - 06 (Latina) per il centrodestra con il 54,3%.[7] Il 9 novembre 2022 viene eletto membro dell'8a Commissione permanente (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica), e dal 10 novembre ne è presidente. In data 11 marzo 2024 presenta in Senato il disegno di legge "Disposizioni per la riattivazione delle centrali nucleari esistenti sul territorio nazionale e la costruzione di nuovi impianti di produzione di energia nucleare".

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

  • Il 17 febbraio 2010 viene aperta un'inchiesta sul ruolo del senatore Claudio Fazzone nella vicenda delle lettere di raccomandazione inviate all'ex manager della Asl Benito Battigaglia. L'inchiesta è assegnata al sostituto procuratore Raffaella Falcione[8].
  • Il 22 aprile 2015 viene sequestrata la villa di Fondi, intestata alla moglie, per lottizzazione abusiva. L'inchiesta era iniziata nel 2005. Fazzone non era direttamente tra gli imputati, non essendo intestatario dell'immobile[9].

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

È un tifoso molto accanito della squadra di calcio della sua città, ossia della Unicusano Fondi Calcio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'8 settembre 2008 il prefetto di Latina Bruno Frattasi ha richiesto al Ministero dell'Interno lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa: secondo il prefetto «sono emerse chiaramente le connessioni fra la famiglia di Tripodo Domenico - boss tra i boss napoletani in contatto coi Casalesi, con la 'ndrangheta, con figure apicali di cosa nostra - e soggetti legati per via parentale anche a figure di vertice del comune di Fondi», sottolineando «l'inosservanza sistematica della normativa contro la mafia del comune» e «le gravissime violazioni dell'amministrazione fondana, che, unite all'agevolazione di interessi economici di elementi contigui alla criminalità organizzata o da considerare ad essa affiliati, conferiscono al quadro di insieme una pericolosità tale da dover essere fronteggiata col commissariamento». Il Viminale ha trasmesso nel febbraio 2009 tale richiesta al Governo, ma l'argomento tuttora giace nel cassetto.
  2. ^ Fondi, i politici dicono no alla Mafia, Corriere della Sera 25 settembre 2009
  3. ^ Fondi, sindaco e consiglieri dimissionari: «Siamo logorati, non reggiamo il peso», Corriere della Sera, 3 ottobre 2009.
  4. ^

    «Renata Polverini, candidata presidente nel 2010 alla Regione Lazio, riguardo alla presenza di Claudio Fazzone nel comitato elettorale, indicato dal Riformista come «’ras’ di Fondi, dove il consiglio comunale si è dimesso dopo le inchieste sulla camorra», Polverini risponde: «Non lo conosco personalmente, ma vorrei segnalare a chi continua a parlare a vanvera che è sufficiente andare sul sito del Pdl per rendersi conto che si tratta del coordinatore provinciale di Latina. Ha un ruolo formale. Non posso mica rifiutare un coordinatore provinciale del partito se mi candido in quella stessa Regione e per lo stesso partito».»

  5. ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
  6. ^ Taglio parlamentari, Forza Italia guida la coalizione dei salva-poltrone. Firmano per il referendum pure 7 Pd, 3 M5S e due renziani, su ilfattoquotidiano.it, 18 dicembre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2019.
  7. ^ Tutti i senatori eletti all'uninominale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  8. ^ Raccomandazioni alla Asl, Fazzone indagato, su latina24ore.it. URL consultato il 17 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2010).
  9. ^ Claudio Fazzone, confiscata villa abusiva dell’onorevole Fi che siede in Antimafia, su ilfattoquotidiano.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente del Consiglio regionale del Lazio Successore
Luca Borgomeo 16 aprile 2000 - 4 aprile 2005 Massimo Pineschi