Chiesa di Santa Maria Assunta vecchia (Galzignano Terme)

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Chiesa di Santa Maria Assunta
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàGalzignano Terme
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
TitolareMadonna
Diocesi Padova

La chiesa di Santa Maria Assunta è un edificio sacro ubicato sull'omonimo colle che si erge (Colle della chiesa comunemente chiamato Monteselo), dominando il paese, ai margini settentrionali dell'abitato di Galzignano Terme, in provincia di Padova. Nei pressi della struttura é presente il cimitero di Galzignano. La chiesa ebbe il titolo di parrocchiale fino alla costruzione del nuovo edificio posto al centro dell'abitato, che la sostituì nella celebrazioni delle funzioni religiose.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa[modifica | modifica wikitesto]

Il primo documento in cui si cita la chiesa risale al 14 marzo 1077 e da alcuni documenti successivi sappiamo che si trattava di un piccolo edificio. Testimonianza dell'esistenza di questa chiesa furono anche i ritrovamenti di una statuetta risalente all'età del ferro e di una lucerna in bronzo di epoca romana. In un documento del 1117 per la prima volta si conosce il santo a cui venne dedicato a Maria.[1] Mentre solo nel 1676, grazie a una lapide che si trova sopra l'altare maggiore, per la prima volta si cita il santo Patrono, in questo caso San Valentino e San Filippo Neri.

Questo altare consacrato All'Assunzione della Vergine Madre di Dio e ai Santi Valentino e Filippo Neri ha fatto erigere con pie elemosine di Francesco Dall'Aglio, rettore di questa chiesa, l'anno del Signore 1676

A conferma di ciò una pala che è tuttora presente nella chiesa.

Nel paese era inoltre presente era presente un ulteriore pieve denominata Chiesa della Santissima Trinità. Fu costruita nel 1346 e donata ai frati minori di Sant'antonio di Padova il 2 settembre 1347 dalla sorella del signore di Padova, Riccobona Da Carrara, che viveva a Galzignano. Lei aveva un marito, Antonio Da Lozzo, appartenente a una nobile famiglia. Quando il marito morì, decise di dedicarle una chiesa.[2] Oggi sono rimasti in piedi solo alcuni muri dell'abside maggiore, mentre il convento venne trasformato in una trattoria tutt'oggi aperta.

Campanile[modifica | modifica wikitesto]

Il campanile della chiesa, tuttora funzionante

Il 16 aprile 1879 iniziarono gli scavi delle fondamenta. Il 22 giugno 1879, essendo la traslazione della festa del Sacro Cuore di Gesù, fu benedetta la prima pietra da collocare nelle fondamenta. Nell'anno 1882, venne collocata la croce con la benedizione da parte di un padre del Monastero del Rua che ebbe il permesso dal sommo Pontefice Leone Decimo Terzo. Il 12 maggio 1895 furono poste sulla “seiatura” le quattro campane benedette, ognuna dedicata ad un santo. Tutt'oggi questo campanile viene utilizzato dalla nuova chiesa.

Campane[modifica | modifica wikitesto]

Le prime notizie delle campane si hanno nel 1850, quando per un mal posizionamento andarono a sbattere due campane e si ruppero. Così furono rifuse e benedette le nuove campane nel 1851. Negli anni successivi si decise di costruire un nuovo campanile e nel settembre del 1894 venne scelto De Poli Vittorio, il quale avrebbe fuso le campane. Nel 1895 nella fabbrica di costruzione vennero benedette le quattro campane, ognuna delle quali dedicata ad un Santo: la più grande a Santa Maria dell’Assunta, la seconda a San Valentino, la terza a San Antonio da Padova, la più piccola a San Raffaele Arcangelo.

Cimitero[modifica | modifica wikitesto]

Il cimitero oggi

Le salme, inizialmente, venivano sepolte all'interno della chiesa. Successivamente vennero creati apposti spazi adibiti alla sepoltura. Nasce quindi il primo cimitero di Galzignano posto alla destra del sagrato di cui abbiamo le prime testimonianze nel 1366. Sappiamo che poi venne spostato grazie a un documento del 1572 che testimonia che il cimitero era posto a mezzogiorno della chiesa. Nel 1680 il vescovo prescrive di fare circondare il cimitero con un muto o una siepe per evitare che gli animali potessero entrare. Negli anni successivi fino al 1999 vennero effettuati diversi lavori di ampliamento, poiché considerato in vari momenti di insufficiente grandezza, tanto da costringere a portare i defunti nel cimitero di Valsanzibio.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale pianta della chiesa è dovuta a una ricostruzione del 1674. L'edificio fu ristrutturato in stile neoclassico a metà del XIX secolo. Il campanile fu completato nel 1905. La chiesa è a navata unica e centrale con cappelle. L'altare maggiore costruito nel 1676 ospita una pala raffigurante l'Assunzione della Madonna sopra San Valentino e San Filippo Neri di Claudio Ridolfi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pietro Mugna, Guida alle Terme Euganee e dintorni con accenni medici sulla efficacia e sul metodo della cura compilata da Pietro Mugna, R. Stab. di P. Prosperini edit., 1871. URL consultato il 13 aprile 2020.
  2. ^ Museo dei Colli Euganei - Galzignano Terme, su m.facebook.com. URL consultato l'11 marzo 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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