Chiesa di Santa Maria Assunta nuova (Galzignano Terme)

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Chiesa di Santa Maria Assunta
Vista della chiesa da Via Roma
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàGalzignano Terme
IndirizzoVia Roma, 5, Galzignano Terme
Coordinate45°18′30.73″N 11°43′47.86″E / 45.308536°N 11.729961°E45.308536; 11.729961
Religionecattolica
TitolareAssunzione di Maria
Diocesi Padova
Stile architettoniconeoromanico
Sito webwww.parrocchiagalzignanoterme.it/

La chiesa di Santa Maria Assunta è la parrocchiale del paese di Galzignano Terme, in provincia e diocesi di Padova; fa parte del vicariato di Abano Terme.

Nel 1961 ha sostituito l'antica pieve di Galzignano, la quale non riusciva più a contenere il numero di fedeli.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è in stile neoromanico, presenta tre diverse navate: la centrale e anche la più grande dove è presente l'altare, mentre sono presenti altre due navate laterali, in una vi è un altare dedicato al Sacro Cuore, uno alla Madonna e uno a San Luigi Gonzaga, mentre l'altra presenta un altare dedicato a Sant'Antonio da Padova, un altare dedicato alla Madonna del Rosario e un ulteriore altare usato per le funzioni settimanali.

Altare centrale[modifica | modifica wikitesto]

Venne progettato nel 1984 dall'architetto Efrem Ferrari. Per la costruzione venne usata la zovonite una delle migliori trachiti presenti nei colli Euganei.

L'assunzione di Maria in alto, mentre in basso si scorge l'altare

Altare della Madonna del Rosario[modifica | modifica wikitesto]

Nella navata sinistra è presente un altare dedicato alla Madonna del Rosario. Nel 2020 è stato recuperata dalla vecchia parrocchiale e restaurata. La statura venne acquistata nel 1938 in occasione della visita del vescovo.[2]

Affresco del catino absidale[modifica | modifica wikitesto]

Rappresenta l'assunzione della Madonna e venne eseguito da due artisti rumeni: Mariccia e Mihail Ivanov nel 1998.

Organo a canne[modifica | modifica wikitesto]

Le canne dell'organo

Le prime notizie certe dello strumento risalgono al 1786. Il corpo principale però dell'organo risale al 1862 ad opera dell'organaro vicentino Giovanni Battista Zordan. Recentemente l'organo ha subito delle modifiche, passando da 13 registri a 22 reali, per un totale di circa 1.300 canne.[3]

Informazioni tecniche[modifica | modifica wikitesto]

  • Costruttore: La Ceciliana
  • Anno: 1962 con materiale fonico di uno strumento precedente costruito da Zordan nel 1862
  • Restauri/modifiche: Paccagnella (2018, restauro e ampliamento)
  • Registri: 26
  • Canne: oltre 1300
  • Trasmissione: elettrica
  • Consolle: mobile indipendente, situata a pavimento nell'aula
  • Tastiere: 2 di 61 note ciascuna (Do1-Do6)
  • Pedaliera: concavo-radiale di 32 note (Do1-Sol3)
  • Collocazione: in corpo unico, a pavimento nell'abside
I - Grand'Organo
Dulciana 16'
Principale 8'
Bordone 8'
Flauto cilindrico 8'
Ottava 4'
Nazardo 2.2/3'
Decima quinta 2'
Ripieno 3 file 2'
Tromba 8'
Fagotto 4'-16'
II - Espressivo
Principalino 8'
Flauto conico 8'
Gamba 8'
Flauto armonico 4'
Terza 1.3/5'
Quinta 1.1/3'
Piccolo 1'
Ripieno 2 file 2/3'
Voce umana 8'
Oboe 8'
Clarinetto 16'[4]
Tremolo
Pedale
Contrabbasso 16'
Basso 8'
Flauto 4'
Fagotto 16'
Fagotto 4'

[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]