Chiesa di Santa Giuliana (Curtarolo)

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Chiesa di Santa Giuliana
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàCurtarolo
Indirizzovia Padre Bernardo Longo[1]
Coordinate45°32′20.8″N 11°49′16.61″E / 45.53911°N 11.82128°E45.53911; 11.82128
Religionecattolica di rito romano
Titolaresanta Giuliana
Diocesi Padova
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzione1888

La chiesa di Santa Giuliana è la parrocchiale di Curtarolo, in provincia e diocesi di Padova[2]; fa parte del vicariato di Limena.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione della pieve di Curteroduli risale al 1077, anno in cui, assieme ad altre quindici pievi, venne posta sotto la giurisdizione imperiale da parte dei vescovi regi Odone e Benno; nel 1297 essa risultava dedicata alla Beata Vergine Maria[3].

L'abside e il campanile

Da questa pieve dipendevano le chiese di Campo San Martino, Marsango, San Pietro di Curtarolo, Santa Maria di Non, Tavo e Tessara e, inoltre, nella pievania vi erano pure due conventi[3].

L'organo

L'intitolazione a santa Giuliana compare invece a partire dal 1350, data in cui è riportata in un estimo vescovile, in seguito al trasferimento della sede plebanale nell'omonima chiesa; in un inventario del 1461 la pieve è citata col doppio titolo di Santa Giuliana e San Pietro[2][3].

Dalla relazione della visita pastorale del 1535 del vescovo Callisto, suffraganeo del cardinale Francesco Pisani, si legge che la pieve di Santa Giuliana era in buone condizioni[2], mentre le antiche chiese di San Pietro e Santa Maria (antica pieve) versavano in cattivo stato[3].

Nel 1876 il vescovo ausiliare Polin, durante la sua visita, annotò che era ancora in costruzione la torre campanaria, che sarebbe poi stata portata a termine nel 1879[2][3].

La prima pietra della nuova parrocchiale neoclassica fu posta nel 1888; la chiesa, ultimata nel 1890 e consacrata nel 1899, venne poi ampliata già nel 1902[2][3].

In epoca postconciliare si procedette all'adeguamento liturgico secondo le nuove norme mediante l'aggiunta dell'altare rivolto verso l'assemblea[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a capanna della chiesa, rivolta a nordest e scandita da quattro lesene con capitelli ioniche sorreggenti il fregio e il frontone in cui s'apre un oculo, presenta al centro il portale d'ingresso, sormontato dal timpano triangolare, e ai lati due nicchie contenenti due statue[2].

Accanto alla parrocchiale si erge il campanile a pianta quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coperta dal tetto a otto falde poggiante sul tamburo[2].

L'interno

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le sei cappelle laterali, introdotte da archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da paraste con capitelli d'ordine dorico sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta a botte, abbellita da affreschi; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside semicircolare[2].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali i due affreschi ritraenti Melchisedec che consegna il pane ad Abramo e l'Ultima cena, eseguiti nel 1952 da Armando e Galliano Migliolaro[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Curtarolo S. Giuliana, su diocesipadova.it. URL consultato il 7 luglio 2023.
  2. ^ a b c d e f g h i Chiesa di Santa Giuliana <Curtarolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 7 luglio 2023.
  3. ^ a b c d e f g S. Giuliana - Curtarolo, su parrocchiemap.it. URL consultato il 7 luglio 2023.

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