Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Pompiano)

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Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàPompiano
Coordinate45°25′52.98″N 9°59′21.09″E / 45.431384°N 9.989193°E45.431384; 9.989193
Religionecattolica di rito romano
TitolareSant'Andrea Apostolo
Diocesi Brescia
Inizio costruzioneXVII secolo

La chiesa di Sant'Andrea Apostolo è la parrocchiale di Pompiano, in provincia e diocesi di Brescia[1][2]; fa parte della zona pastorale della Bassa Occidentale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La primitiva chiesa di Pompiano, in stile romanico e sorte tra i secoli XI e XII, era filiale della pieve di Bigolio; nell'Estimo del clero della Squadra degli Orzi del 1478 si legge godeva di un beneficio di 230 lire[3].
Grazie al Catalogo queriniano, redatto nel 1532, si conosce che allora la parrocchia pompianese aveva un reddito di 240 ducati, che era inserita nella quadra Urcearum novarum e che era retta da pre' Paolo de Madiis[4].

Nel 1565 il vescovo di Brescia Domenico Bollani ordinò che l'edificio venisse riparato e restaurato e che fosse dotato della sagrestia[3].
Un quindicennio dopo, nel 1580, l'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, compiendo la sua visita, trovò che la comunità era inserita nella vicaria di Barbariga, che i fedeli erano 650 e che la parrocchiale, in cui avevano sede le scuole del Santissimo Sacramento e di Santa Maria ed erano situati quattro altri, aveva alle dipendenze le chiesette di Santa Maria dello Spasimo, di San Leonardo, di San Pietro e di San Rocco[4].

Verso la fine del XVII secolo questa chiesa era ormai insufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione e si decise, così, di riedificarla. Nel 1687 il progetto, disegnato dal predorino Bernardo Fedrighini, fu presentato alla Cancelleria vescovile e di lì a breve iniziarono i lavori, che furono portati a termine verso il 1690[3].

Dalla relazione della visita pastorale del 1703 del vescovo Daniele Marco Dolfin s'apprende che a servizio della cura d'anime v'erano il parroco e due sacerdoti cappellani, che i fedeli erano circa 400, che la parrocchiale, non ancora consacrata, ospitava sei altari e che era la sede delle scuole del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario[4].

Nel 1932 prese il via l'ampliamento della chiesa; il lavoro, voluto dall'allora parroco don Pietro Piazza e compito su progetto dell'architetto cellatichese Trombetta, fu terminato nel 1934[3] e comportò l'allungamento dell'aula di due campate[1].
Il 14 aprile 1989 la parrocchia, come stabilito dal Direttorio diocesano per le zone pastorali, entrò a far parte della neo-costituita zona pastorale della Bassa Occidentale[4].

Nel 2005 la chiesa fu oggetto di una risistemazione e di un consolidamento; nel 2008 vennero consolidate le cappelle del battistero e di Sant'Andrea e poi, nel 2010, fu rifatta parte del tetto[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa è spartita da una cornice marcapiano in due registri; quello inferiore, più largo, è scandito da sei lesene e presenta il portale d'ingresso, affiancato da due semicolonne e sovrastato da un timpano curvilineo, mentre quello superiore, coronato dal frontone triangolare, è affiancato da due modiglioni, tripartito da quattro lesene e caratterizzato da una finestra di forma rettangolare[1].

A sud della chiesa s'eleva il campanile a pianta rettangolare, la cui cella, coronata da una cuspide poggiante su un tamburo di forma ottagonale, presenta una monofora dotata di balaustra per lato[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio, decorato da rilievi e pitture a muro, si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti il cornicione aggettante al di sopra del quale si imposta la volta a botte, caratterizzata da lunette in corrispondenza delle suddette cappelle; al termine dell'aula si sviluppa il presbitero di forma rettangolare[1].

Opere di pregio qui conservate sono gli affreschi che rappresentano l'Annunciazione, l'Assunzione della Madonna, la Crocifissione e l'Ascensione di Cristo, eseguiti da Vittorio Trainini[3], e la raffigurazione della Pentecoste, iniziata da Gaetano Cresseri e ultimata da Giovanni Bevilacqua dopo la scomparsa del primo, avvenuta nel 1933[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Chiesa di Sant'Andrea Apostolo <Pompiano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ a b c d e f POMPIANO, su enciclopediabresciana.it. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  4. ^ a b c d Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 12 febbraio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Parrocchia di S. ANDREA APOSTOLO, su parrocchiemap.it. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  • La Chiesa parrocchiale [collegamento interrotto], su comune.pompiano.brescia.it. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  • Chiesa di Sant'Andrea Apostolo, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. Modifica su Wikidata