Chiesa di San Pietro in Vincoli (Settimo Torinese)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di San Pietro in Vincoli
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàSettimo Torinese
Coordinate45°08′12.23″N 7°46′13.61″E / 45.13673°N 7.770446°E45.13673; 7.770446
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Pietro in Vincoli
Arcidiocesi Torino

La chiesa di San Pietro in Vincoli è la parrocchiale di Settimo Torinese, in città metropolitana e arcidiocesi di Torino[1][2]; fa parte del distretto pastorale Torino Nord.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione di una chiesa intitolata a san Pietro risale al 1146, mentre la pieve, dedicata a santa Maria, fu menzionata per la prima volta nel 1173[1][3].

La chiesetta di San Pietro in Vincoli fu eretta a parrocchiale nel XVII secolo; l'edificio venne ampliato nel 1810 mediante la costruzione del coro e del presbiterio, mentre sei anni dopo si provvide a consolidare le fondamenta[1].

Nel 1892 fu posato il pavimento in seminato del presbiterio e, cinque anni dopo, la facciata venne rimaneggiata e il campanile rialzato; negli anni settanta, in ossequio alle norme postconciliari, si procedette alla realizzazione del nuovo altare rivolto verso l'assemblea[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a salienti della chiesa, rivolta a settentrione e suddivisa da cornici in due registri scanditi da paraste, presenta in quello inferiore i tre portali d'ingresso, il maggiore dei quali protetto dal protiro sorretto da due colonne tuscaniche, e in quello superiore, che è affiancato da due volute, un grande affresco raffigurante una scena sacra[1].

Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, suddiviso da cornici marcapiano in più ordini; la cella presenta su ogni lato una monofora ed è coperta dalla guglia piramidale[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio, sviluppato su un impianto a croce latina, è suddiviso da una serie di arcate a tutto sesto rette da pilastri decorati con lesene ioniche in tre navate, sulle quali si aprono quattro cappelle per lato; l'ampia navata centrale è scandita in cinque campate coperte da volte a crociera, riccamente ornate con affreschi raffiguranti santi, mentre le navatelle sono coronate da volte a vela, interamente dipinte. La controfacciata accoglie sopra al portale principale una cantoria in legno, su cui è collocato l'organo. La crociera è chiusa superiormente da una volta a vela, decorata a trompe-l'œil come una cupola a finti cassettoni con vetrata centrale raffigurante l'Onnipotente, su quattro pennacchi contenenti medaglioni dipinti con gli evangelisti; i due bracci del transetto sono coperti da volte a botte riccamente affrescate, impostate sulla trabeazione modanata, che prosegue lungo tutto il perimetro dell'aula.

Il presbiterio, lievemente rialzato, è coperto da una volta a botte dipinta; l'ambiente accoglie nel mezzo l'altare maggiore a mensa in legno dipinto, mentre più indietro è collocato l'antico altare in marmi policromi, sormontato da un grande crocifisso; l'abside, coronata dal catino dipinto a spicchi, ospita sul fondo, sopra al coro ligneo, un ampio affresco raffigurante San Pietro in Vincoli.

Altre opere di pregio qui conservate, oltre al suddetto affresco, sono le statue raffiguranti i Santi Antonio di Padova, Rita e Teresa, l'altare minore della Madonna del Rosario, il fonte battesimale e un simulacro con soggetto il Sacro Cuore di Gesù[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Chiesa di San Pietro in Vincoli <Settimo Torinese>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2021.
  2. ^ Chiesa di San Pietro in Vincoli - Settimo Torinese (TO), su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 4 dicembre 2021.
  3. ^ Settimo Torinese, su archiviocasalis.it. URL consultato il 4 dicembre 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]