Chiesa di San Ferdinando (Napoli)

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Chiesa di San Ferdinando
La facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Campania
LocalitàNapoli
Coordinate40°50′15.43″N 14°14′55.45″E / 40.83762°N 14.248736°E40.83762; 14.248736
ReligioneCristiana Cattolica di rito romano
TitolareFerdinando III di Castiglia
DiocesiArcidiocesi di Napoli
Consacrazione1641
ArchitettoCosimo Fanzago, Giovan Giacomo Di Conforto
Stile architettonicoarchitettura barocca
Inizio costruzione2 febbraio 1636
Completamento1759

La chiesa di San Ferdinando è una chiesa di Napoli; si trova in piazza Trieste e Trento.

Storia

L'interno

La chiesa, dedicata originariamente a San Francesco Saverio, venne eretta dai gesuiti.

Fu costruita a più riprese e con modifiche dei vari progetti, tanto è vero che i progetti pubblicati e messi in cantiere furono tre. Il primo disegno, simile all'impianto attuale dell'edificio, aveva solamente due cappelle per lato, ma non fu messo in pratica; ciò nonostante, alcune soluzioni furono riutilizzate nelle successive proposte, culminate nel progetto fanzaghiano, dove confluirono anche le idee di Giovan Giacomo di Conforto.

Quindi vennero stesi altri progetti tra cui quello del gesuita padre Agatio Stoia. Tradizionalmente si attribuisce a Cosimo Fanzago il progetto attuale della chiesa; l'attribuizione fanzaghiana è determinata dagli elaborati eseguiti dello stesso architetto per la chiesa di San Giorgio Maggiore (il progetto originale prevedeva l'utilizzo di cupolette secondarie come coperture della navata; i progetti furono modificati durante la messa in opera). Secondo alcuni studiosi il progetto del Fanzago, approvato il 15 dicembre 1635, fu il terzo disegno della chiesa.

Agli inizi del 1636 e con precisione il 2 febbraio si celebrava la cerimonia della posa della prima pietra; sei mesi più tardi si era quasi al completamento della cupola e dopo alcune interruzioni dei cantieri si arrivò alla consacrazione della prima parte dell'edificio, avvenuta nel 1641.

Nel disegno del Fanzago sono presenti alcune analogie con alcuni progetti più vecchi riguardanti la chiesa ed in particolare quello di Giovan Giacomo Di Conforto, che certamente è quello che ha influenzato notevolmente l'impianto planimetrico attuale ed è riscontrabile anche nella chiesa dei Santi Apostoli, realizzata dal Di Conforto sulla base dei progetti iniziali di padre Francesco Grimaldi.

La chiesa di San Ferdinando fu completata lentamente fino al XVIII secolo; nel 1767 i Gesuiti furono espulsi dal Regno di Napoli e la chiesa passò ai Cavalieri costantiniani, che la dedicarono in onore del sovrano e la tennero fino all'occupazione francese.

Descrizione

La cupola affrescata da Paolo de Matteis

La facciata fu eretta su progetto di Cosimo Fanzago; il primo registro in piperno e marmo venne completato nel XVII secolo con la direzione dei lavori dello stesso architetto.

Dinnanzi all'ingresso era posta una cancellata in ferro battuto e pilastri in piperno eretta su un presumibile disegno Francesco Antonio Picchiatti; la cancellata è scomparsa, probabilmente per lavori alla Galleria Umberto I di fine Ottocento che danneggiò alcune parti della facciata per l'inserimento dei fabbricati laterali. Il secondo registro fu completato tra il 1738 e il 1759, ma successivamente al Risanamento furono eliminate le volte laterali e la balaustra di Fanzago per il coronamento, inserendo, come nel progetto del Di Conforto, un timpano classico.

L'interno, a pianta croce latina con cappelle, è affrescato nella volta e nella cupola da cicli di Paolo De Matteis; nel transetto sinistro vi è il Sepolcro di Lucia Migliaccio di Tito Angelini, aggiunto in una fase successiva alle decorazioni marmoree con David e Mosè di Lorenzo Vaccaro e Domenico Antonio Vaccaro. La pala d'altare invece è una Immacolata Concezione di Cesare Fracanzano. L'altare maggiore ospita invece una pittura su San Ferdinando di Giuseppe Maldarelli, ed ancora più sopra un San Francesco Saverio di Luca Giordano.

Bibliografia

  • Vincenzo Regina, Le chiese di Napoli. Viaggio indimenticabile attraverso la storia artistica, architettonica, letteraria, civile e spirituale della Napoli sacra, Newton e Compton editore, Napoli 2004.

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