Cerasolo

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Cerasolo
frazione
Cerasolo – Veduta
Cerasolo – Veduta
Confine tra Italia e San Marino a Cerasolo.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Rimini
Comune Coriano
Territorio
Coordinate43°58′59.66″N 12°32′10.21″E / 43.98324°N 12.53617°E43.98324; 12.53617 (Cerasolo)
Altitudine158 m s.l.m.
Abitanti1 500 (31-05-2007)
Altre informazioni
Cod. postale47853
Prefisso0541
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiCerasolesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cerasolo
Cerasolo

Cerasolo (Ceraṡùl o Ciraṡùl in romagnolo) è una frazione di 1 500 abitanti del comune di Coriano in provincia di Rimini.

Al confine con San Marino si trova dal 1993 il Ponte di Confine.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Si trova sul torrente Ausa ed è attraversata dalla SS 72, che collega Rimini con il confine di stato sammarinese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Citato per la prima volta come pieve in un documento del 1059 con cui il vescovo di Rimini, Uberto, concedeva ai conti Everardo e Marozia alcuni appezzamenti di terreno, tra i quali i fondi Paterno, Firmano e Falciano ubicati appunto "in plebe Sancti Iohannis qui vocatur in Cella Iovis", la pieve fu eretta probabilmente su un precedente tempio pagano dedicato a Giove[senza fonte] .

Nel 1292 Cerasolo è definito "castelari", termine che indicava fortificazioni non più esistenti, ma il 3 marzo 1321 vennero costruite di nuovo a causa delle scorribande delle truppe ghibelline.

Fortilizio con il nome di Castrum Ceresolo, nel XIV secolo fu luogo delle battaglie tra i guelfi capeggiati da Pandolfo I Malatesta e i ghibellini guidati dai conti di Montefeltro.

Nel 1371 nel censimento del legato pontificio Anglico de Grimoard figura ancora come "villa" che pagava un censo per 16 fuochi, poi nel 1380 venne ricostruito da Galeotto Malatesta e rimase un possesso dei Malatesta di Rimini fino al 1469.

Dal 1463 si trova al confine con la Repubblica di San Marino, precisamente con le curazie di Rovereta, Falciano e Dogana, appartenenti al Castello di Serravalle in seguito alla Guerra sammarinese, insieme a Rimini furono l'unico castello rimasto a Sigismondo Pandolfo Malatesta nel 1463.

Nel 1469 venne occupato dalle truppe del vescovo di Rimini Egidio da Carpi, poi nel 1504 venne occupato dai veneziani e il provveditore veneziano Malipiero descrisse Cerasolo con queste parole:

«Castello lontano da Arimino miglia 4 quale è in colline, circunda de muro alto passo 8, senza fosse, volgi passa 110, nel quale habita 3 poveri huomini in tempo di pace, de li quali uno è vicecapitano. In tempo de guerra. tutti gli homini de la lurisdictione sua se reduno in quello. Ha una porta.»

Dopo l'occupazione napoleonica entrò a far parte della Legazione apostolica di Forlì e dal 1850 della Legazione delle Romagne.

Il 5 febbraio 1860 venne annesso al Regno di Sardegna e il 17 marzo 1861 entrò a far parte del Regno d'Italia di cui ne seguì la storia.

Il 12 giugno 1932 venne aperta la Stazione di Coriano-Cerasolo della Ferrovia Rimini-San Marino che venne chiusa in seguito ai danneggiamanti dei bombardamenti alleati il 4 luglio 1944 e tuttora l'ex stazione è una abitazione privata.

Il 17 settembre 1944 la frazione veniva liberata dalle truppe alleate provenienti da Ancona e Rimini. Ha avuto un notevole sviluppo dal Dopoguerra, che ha portato nella frazione diversi servizi.

Il 14 gennaio 1994 la Banda della Uno bianca rapinò il Credito Romagnolo di Cerasolo tentando di uccidere Fiorenzo Torri e Luigino Vandi[1][2].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

È presente la scuola elementare "H.C. Andersen" che dispone anche di una biblioteca: la scuola primaria dipende dal Circolo Didattico di Coriano [3] con l'asilo "Peter Pan".

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio della città è l'A.C.D. Cerasolo 2002 che milita nel girone A riminese di 3ª Categoria. È nata nel 2002. I colori sociali sono: il verde ed il giallo.

La squadra è stata sciolta nel 2019 in seguito a problemi finanziari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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