Tour de l'Archet
Tour de l'Archet | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Stato attuale | ![]() |
Regione | Valle d'Aosta |
Città | Morgex |
Indirizzo | Place de l'Archet, 6 |
Coordinate | 45°45′28.83″N 7°02′02.27″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello medioevale |
Costruzione | X secolo-XII secolo |
Materiale | Pietra, legno |
Condizione attuale | Aperto al pubblico |
Proprietario attuale | Comune di Morgex |
Visitabile | Si |
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La tour de l'Archet (pron. fr. AFI: [tuʁ də laʁʃɛ]) è uno dei castelli della Valle d'Aosta, ed è situato a Morgex, in place de l'Archet.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il castello prende il nome dall'antica famiglia de l'Archet (in precedenza de Arculo) i quali erano originari di Aosta dove avevano adattato a loro residenza l'Arco d'Augusto, di epoca romana.
Il nucleo primitivo della torre risale con tutta probabilità alla fine del X secolo e sono considerate una delle più antiche costruzioni della Valle d'Aosta.
Nel 2010 si è concluso un restauro globale alla struttura.
Qui trovano sede la Fondazione Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno e il Biblio-museo del fumetto "Demetrio Mafrica", a conservazione e studio dei trentamila pezzi della Collezione Mafrica.[1]
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La corte interna coperta da una struttura trasparente
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L'archivio della Fondazione Sapegno
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]Della costruzione originaria, oggi rimane solo una torre e un complesso di casaforte di base. L'edificio è merlato e presenta su un lato un portale in pietra sul cui architrave è scolpito un doppio arco sormontato da una piccola finestra in pietra con lo stemma della croce di Savoia.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/81/Castello_de_l%27archet%2C_morgex%2C_pianta_attuale%2C_1936%2C_fig_237%2C_disegno_nigra.tiff/lossy-page1-220px-Castello_de_l%27archet%2C_morgex%2C_pianta_attuale%2C_1936%2C_fig_237%2C_disegno_nigra.tiff.jpg)
La tour de l'Archet presenta numerose analogie architettoniche con altre torri valdostane, come la tour de la Plantaz di Gressan e la tour de Ville di Arnad: le mura di spessore notevole (oltre 2 m), la struttura massiccia e la tecnica costruttiva, ossia l'uso di due paramenti con opera centrale a sacco. Lo studioso di castellologia valdostana André Zanotto ipotizza che una struttura più massiccia e perfezionata sia dovuta al fatto che tutte e tre le torri sorgono in posizioni pianeggianti, quindi senza difese naturali[2].
Dello stesso avviso anche Mauro Cortellazzo, che riprende il Lange:
«la tour Malluquin a Courmayeur, la tour de l'Archet a Morgex, la tour Lescours a La Salle, la tour de la Plantaz e la torre di Sant'Anselmo a Gressan, la torre recentemente scoperta al castello di Fénis, la tour Néran a Châtillon, la tour de Ville ad Arnad e altre due torri collocate nelle valli laterali, la tour Vachéry a Etroubles e la tour d'Hérères a Perloz. Tutte queste torri sono state edificate in zone che non presentano alcun elemento morfologico che possa facilitare la difesa, anzi appare chiara la scelta di spazi pianeggianti, aperti e non sempre in prossimità di percorsi viari. Tutte e dieci si caratterizzano quindi per la particolare scelta del sito.[3]»
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Dettaglio della torre.
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Dettaglio dello stemma scolpito su una delle finestre a crociera
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Il portone d'accesso
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Facciata laterale della tour
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Apre il bibliomuseo del fumetto, La Stampa, 26 luglio 2013.
- ^ André Zanotto, p. 9.
- ^ Mauro Cortellazzo, pp. 223-225.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], ISBN 88-7032-049-9.
- Mauro Cortellazzo, Simbologia del potere e possesso del territorio: le torri valdostane tra XI e XIII secolo (PDF), in Bulletin d'études préhistoriques et archeologiques alpines, Numéro spécial consacré aux Actes du XIIe Colloquesur les Alpes dans l’Antiquité. Yenne / Savoie 2-4 octobre 2009 (par les soins de Damien Daudry), Aosta, 2010. URL consultato il 16 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016). (fonte)
- Mauro Minola, Beppe Ronco, Valle d'Aosta. Castelli e fortificazioni, Varese, Macchione ed., 2002, pp. 58, ISBN 88-8340-116-6.
- Carlo Nigra, Torri e castelli e case forti del Piemonte dal 1000 al secolo XVI, vol. II. La Valle d'Aosta, Quart (AO), Musumeci, 1974, p. 107.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tour de l'Archet
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Descrizione della tour de l'Archet, su regione.vda.it.
- La tour de l'Archet sur sito del comune di Morgex, su comune.morgex.ao.it. URL consultato il 28 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2015).
- Sito del Centro studi storico-letterari Sapegno, su sapegno.it. URL consultato il 25 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2010).