Campionato mondiale vetture sport 1955

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Campionato mondiale vetture sport 1955
Edizione n. 3 del Campionato mondiale vetture sport
Dati generali
Inizio23 gennaio
Termine16 ottobre
Prove6
Titoli in palio
CostruttoriBandiera della Germania Mercedes
su 300 SLR
Altre edizioni
Precedente - Successiva

Il Campionato mondiale vetture sport 1955, la cui denominazione ufficiale è World Sports Car Championship, è stata la 3ª edizione del Campionato mondiale vetture sport.

Organizzato dalla Federazione Internazionale dell'Automobile tramite la Commissione Sportiva Internazionale e riservato alle vetture sport senza limitazioni di cilindrata, è stato vinto dalla Mercedes-Benz con la 300 SLR pilotata da Stirling Moss, Peter Collins e John Fitch.

Regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Una Mercedes-Benz 300 SLR ad un'esposizione
Titoli
  • Campionato del mondo vetture sport riservato ai costruttori di vetture sport.
Categorie
  • Sport: vetture biposto con carrozzeria aperta o chiusa e motori senza limitazioni di cilindrata, progettate e costruite appositamente per le competizioni ma dotate degli equipaggiamenti per l'uso stradale, suddivise in classi secondo la cilindrata[1].
  • Gran Turismo: suddivise in categorie in base alla cilindrata.
  • Turismo: suddivise in categorie in base alla cilindrata.
Punteggi

Vengono assegnati punti solo alla vettura meglio classificata per ogni costruttore. Al primo costruttore classificato vengono attribuiti 8 punti, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto, 1 al sesto. Per la classifica finale vengono conteggiati solo i migliori quattro risultati. Le vetture turismo e gran turismo non ottengono punti.

Costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Per il 1955 il Campionato si articola ancora su sei prove. Le prime due, la 1000 km di Buenos Aires e la 12 Ore di Sebring, si disputano in America, mentre in Europa si corrono la Mille Miglia, la 24 Ore di Le Mans, il Tourist Trophy e viene inserita per la prima volta in calendario la Targa Florio.

Le prime tre corse vedono trionfare tre diversi costruttori. La Ferrari vince a Buenos Aires, la Jaguar a Sebring e la Mercedes-Benz alla Mille Miglia. La 24 Ore di Le Mans, vinta dalla Jaguar di Mike Hawthorn e Ivor Bueb, viene segnata dal più grave incidente nella storia dell'automobilismo. Nel disastro di Le Mans perdono la vita 84 persone, il pilota Pierre Levegh e 83 spettatori, e altre 120 rimangono ferite ma la gara non viene interrotta.

La Mercedes vince le ultime due prove, Tourist Trophy e Targa Florio, e si aggiudica il Titolo costruttori con due punti di vantaggio sulla Ferrari.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Data Gara Costruttore Vettura Categoria Piloti Resoconto
1 23 gennaio Bandiera dell'Argentina 1000 km di Buenos Aires Ferrari 375 Plus Sport Enrique Saenz Valiente-José María Ibáñez Resoconto
2 13 marzo Bandiera degli Stati Uniti 12 Ore di Sebring Jaguar D-Type Sport Mike Hawthorn-Phil Walters Resoconto
3 1º maggio Bandiera dell'Italia Mille Miglia Mercedes-Benz 300 SLR Sport Stirling Moss-Denis Jenkinson Resoconto
4 11-12 giugno Bandiera della Francia 24 Ore di Le Mans Jaguar D-Type Sport Mike Hawthorn-Ivor Bueb Resoconto
5 18 settembre Bandiera del Regno Unito Tourist Trophy Mercedes-Benz 300 SLR Sport Stirling Moss-John Fitch Resoconto
6 16 ottobre Bandiera dell'Italia Targa Florio Mercedes-Benz 300 SLR Sport Stirling Moss-Peter Collins Resoconto

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos Costruttore Pr 1 Pr 2 Pr 3 Pr 4 Pr 5 Pr 6 Totale
1 Bandiera della Germania Mercedes 8 8 8 24
2 Bandiera dell'Italia Ferrari 8 6 4 (1) 4 22
3 Bandiera del Regno UnitoJaguar 8 8 16
4 Bandiera dell'ItaliaMaserati 4 4 3 (2) 2 13
5 Bandiera del Regno UnitoAston Martin 6 3 9
6 Bandiera della GermaniaPorsche 3 3 6
7 Bandiera della FranciaGordini 2 2
8 Bandiera del Regno UnitoAustin-Healey 1 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maurizio Ravaglia e Gianni Cancellieri, Campionati internazionali di velocità - Campionato del mondo Sport Prototipi, in Enciclopedia dello Sport-Motori, Enciclopedia Italiana Treccani, 2003, pp. 145-160.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Zana, L'epopea delle Sport e Prototipi, Giorgio Nada Editore, 2011, ISBN 978-88-7911-535-3.
  • Maurizio Ravaglia & Gianni Cancellieri, Enciclopedia dello Sport-Motori, Enciclopedia Italiana Treccani, 2003.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]