Bruno Bellini

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Bruno Bellini
Bruno Bellini dirigente e arbitro dell'A.I.A.
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Centrocampista e attaccante
Carriera
Squadre di club1
1906-1907Bandiera non conosciuta A.G.S. Padova? (?
1910-1912Padova II? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 
Bruno Bellini
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Sezione Padova
Professione Dottore e ragioniere
Attività nazionale
Anni Campionato Ruolo
1914-1921
1921-1926
1926-1929
1929-1930
Prima Categoria
Prima Divisione
Div.Nazionale e 1ª Divisione
Serie B
Arbitro
Arbitro
Arbitro
Arbitro
Attività internazionale
1925-1926 UEFA e FIFA Arbitro
Premi
Anno Premio
1925 Arbitro benemerito[1]

Bruno Bellini (Padova, 22 dicembre 1893[2][3]Padova, dicembre 1947[4]) è stato un calciatore, arbitro di calcio e dirigente sportivo italiano. Non è da confondere con l'arbitro Mario Bellini di Milano, arbitro quasi coetaneo che aveva iniziato l'attività arbitrale nel 1913, ma non era suo parente.

È stato un importante arbitro ed esponente della classe arbitrale italiana oltre che dirigente federale dal 1914 al 1943.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studia a Padova e poi a Venezia dove porta a termine i suoi studi laureandosi in scienze commerciali. A Padova pratica diversi sport fra cui la marcia.[2]

Nel 1915 partì volontario nel battaglione ciclisti e, dopo una breve sosta per malattia, ritornò al fronte nel 4º Genio Pontieri nel quale ottenne la promozione a sottotenente. Poi passò nel 1º Zappatori.[2]

Prese parte alle azioni sul Montello nel giugno 1918 e a quella del ponte di Vidor con l'8ª Armata nell'ottobre 1918.[2]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

A soli 13 anni, nel 1906, partecipa ad alcune partite di calcio ginnastico nell'Associazione Ginnastica e Scherma di Padova.
Alla fondazione dell'Associazione Calcio Padova è giovanissimo, come molti altri dei 50 che con entusiasmo costituirono la squadra biancoscudata, ma non è mai citato da nessun libro sebbene con lui ci fossero Malagoli, Tessari, Sterle e Appiani.[2]

Nel Padova giocò poche partite, soprattutto nei rincalzi, cambiando spesso ruolo. Di partite significative nei suoi ricordi c'era la "Coppa Onorevole Magni" che disputò a Belluno nel 1912. Poi, a causa dello studio, sospese ogni attività sportiva.

Arbitro[modifica | modifica wikitesto]

Un comunicato ufficiale della Commissione Sportiva della Lega Nord del 1926 firmato dal Presidente Bruno Bellini.

Inizio ad arbitrare nel 1914[2] dopo aver superato il corso di abilitazione[5] che si tenne al Ristorante Stoppato di Padova il 12 dicembre 1914.[6]

Tornato a Padova, nel 1918 riprese l'attività sportiva quale consigliere del Padova e fu di nuovo inserito nell'elenco a disposizione del Comitato Regionale Veneto per arbitrare le gare di Prima Categoria.[7][8]

Ha avuto la tessera del Padova ed era citato sulle cronache come "Bellini del Padova".

Fu per 4 stagioni consecutive (dal 1919-1920 al 1922-1923) presidente del sottocomitato veneto dell'A.I.A.[2]

All'inizio della stagione 1923-1924 è eletto "membro" della Commissione Arbitri della Lega Nord, carica da cui si dimise alla fine della seconda stagione con l'impegno a portare a termine le incombenze in sospeso.[2][9]

Nell'assemblea di rinnovo cariche del 1924 è eletto ed accetta la carica di "Presidente" della Commissione Sportiva della Lega Nord,[10] carica che conserverà fino a fine stagione 1925-1926.

Gli è attribuito l'arbitraggio di una sola gara internazionale: Francia-Svizzera (1-0) del 24 aprile 1926.[11][12]

Con la riforma di tutto l'ordinamento della FIGC stabilito dalla Carta di Viareggio, nel 1926 perde ogni carica federale.
Accetta di arbitrare le gare di categoria inferiore alla Divisione Nazionale nel 1926 e termina l'attività arbitrale nel 1930 dirigendo la partita di Serie B Reggiana-Prato (2-0) del 1º giugno 1930.[13]

Nel 1927 è fra gli arbitri che costituiscono il Gruppo Arbitri Padovani "Giacomo Ciro Turra", arbitro padovano poi deceduto nel novembre 1928.

Il Presidente della F.I.G.C. Luogotenente Generale Giorgio Vaccaro lo nominò membro del D.D.S. nel 1936 e Bruno Bellini mantenne la carica fino alla fine della stagione 1942-1943.[14]

Alla sua morte, avvenuta nel 1947, la Sezione A.I.A. di Padova cambiò il proprio nome aggiungendo nella denominazione il suo.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Consiglio federale della FIGC del marzo 1925: premiato con un distintivo d'oro di benemerenza per l'attività arbitrale svolta nella stagione 1923-1924 vedi L'Arbitro, del marzo 1925 p. 18.
  2. ^ a b c d e f g h Il calcio, profilo nella rubrica "Fischietti ... fischi", contenente tutta la sua vita calcistica dal 1906 al 1925.
  3. ^ Archivio di Stato di Padova, dove risulta iscritto alle liste di leva.
  4. ^ La data di morte (incompleta) è stata pubblicata dalla rivista L'Arbitro, anno XII n-. 4-5 del gennaio-febbraio 1948 p. 7 che trascrive il comunicato A.I.A. n. 6 del 31 dicembre 1947
  5. ^ Commissione Tecnica, calendario dei corsi pubblicato dal Calcio n. 4 del 1º dicembre 1914 p. 4, su teca.bncf.firenze.sbn.it..
  6. ^ Calcio.
  7. ^ Baccani 1919-20, p. 109.
  8. ^ La Gazzetta dello sport.
  9. ^ Comunicato ufficiale della Commissione Arbitri della Lega Nord del 9 luglio 1925, pubblicato dalla Gazzetta dello Sport di martedì 14 luglio 1925. La Gazzetta dello Sport.
  10. ^ La Commissione Sportiva della Lega Nord gestiva tutti gli arbitri della Lega Nord ed era competente per i passaggi di ruolo da arbitri regionali, dismissioni e la designazione degli arbitri per le gare di Prima e Seconda Divisione.
  11. ^ Worldreferee.
  12. ^ Bertazzoni.
  13. ^ Fontanelli 1929-30, p. 50.
  14. ^ Barlassina.
  15. ^ A.I.A. Padova.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guido Baccani, Annuario italiano del football 1919-20, Novara, De Agostini, 1919, p. 109.
  • La gazzetta dello sport, articolo "Elenco Generale Arbitri Ufficiali della F.I.G.C.", articolo pubblicato il 20 novembre 1919 che lo cita come "Arbitro Regionale" (abilitato a dirigere le gare del C.R. Veneto).
  • Il calcio - Cronache illustrate di vita sportiva italiana, nella rubrica "Fischietti.... e fischi", Genova, Barabino & Graeve, aprile 1926.
  • Carlo Fontanelli, Annogol 1922-23, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., marzo 2006, pp. è presente in vari tabellini.
  • Carlo Fontanelli, Nove volte Genoa - I campionati italiani della stagione 1923-24, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., luglio 2000, è presente in vari tabellini.
  • Carlo Fontanelli, La sfida infinita - I campionati italiani della stagione 1924-25, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., luglio 2000, è presente in vari tabellini.
  • Carlo Fontanelli, Alessandro Lanzarini, Cento anni di calcio - Italia 1925/26 - Juventus atto II, Fornacette (PI), Mariposa Editrice S.r.l., aprile 1998, p. 104 (elenco degli arbitri).
  • Luigi Saverio Bertazzoni (a cura di), Annuario Italiano Giuoco del Calcio, vol. I, 1926-1927, Modena, F.I.G.C..
  • Rinaldo Barlassina, Agendina del calcio, Milano - Via Galilei, La Gazzetta dello Sport, dall'edizione 1936-1937 a 1941-1942, Conservato presso la Biblioteca Comunale "Sormani" e Biblioteca Nazionale Braidense, entrambe di Milano.
  • L'Arbitro, Roma, via Gregorio Allegri 14, A.I.A.-F.I.G.C., aprile 1925, i cd-rom della raccolta delle riviste "L'Arbitro" sono distribuiti gratuitamente in un cofanetto contenente 3 dischi di epoche differenti presso i C.R.A. regionali.
  • Carlo Fontanelli, Finalmente Serie A - I campionati italiani della stagione 1929-30, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2003, p. 50.

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