Breda A.10
Breda A.10 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Breda |
Data primo volo | 1928 |
Utilizzatore principale | Regia Aeronautica |
Sviluppato dal | Breda A.9 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,10 m [1] |
Apertura alare | 8,84 m [1] |
Superficie alare | 19,0 m² |
Carico alare | 60 kg/m² |
Peso a vuoto | 800 kg |
Peso carico | 1 050 kg |
Capacità | 250 kg |
Propulsione | |
Motore | un Isotta Fraschini V.6 |
Potenza | 250 CV (184 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 210 km/h |
VNE | 170 km/h [1] |
Velocità di stallo | 80 km/h |
Autonomia | 2 h 30 min 800 km [1] |
Tangenza | 5 000 m |
Coefficiente di sicurezza | 12 |
Note | i dati Уголок неба risultano differenti in quanto riferiti ad una versione biposto mentre Jotti descrive un monoposto |
i dati sono estratti da Annuario dell'Aeronautica Italiana – 1929[2] integrati dove indicato | |
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Il Breda A.10, citato anche come Breda A10[2], era un biplano da addestramento monoposto prodotto dall'azienda italiana Società Italiana Ernesto Breda negli anni venti.
Sviluppato dal precedente pari ruolo biposto A.9, se ne distingueva per l'adozione di un singolo abitacolo e per una velatura fortemente ridotta.
Prodotto in un limitato numero di esemplari, per le sue caratteristiche si può considerare una versione intermedia tra l'A.9 e l'A.9bis[1]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L'A.10 era un velivolo dall'aspetto convenzionale per il periodo: monomotore biplano a carrello fisso.
La fusoliera era dotata di un singolo abitacolo. Posteriormente terminava in una coda dall'impennaggio tradizionale con una deriva dalla forma triangolare ed i piani orizzontali controventati.
La configurazione alare era biplana, con le ali inferiore e superiore di ugual misura entrambe realizzate con struttura in legno ricoperta in tela, entrambe dotata di alettoni, controventate, collegate tra loro tramite montanti tubolari e tiranti in filo d'acciaio.
Il carrello d'atterraggio era un semplice biciclo anteriore fisso con ruote collegate da un assale rigido, integrato posteriormente da un pattino d'appoggio posizionato sotto la coda.
La propulsione era affidata ad un motore Isotta Fraschini V.6, un 6 cilindri in linea capace di erogare una potenza pari a 250 CV (184 kW), collocato all'apice anteriore della fusoliera racchiuso da un cofano ed abbinato ad un'elica bipala in legno a passo fisso.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jotti da Badia Polesine, Annuario dell'Aeronautica Italiana, Milano, Libreria Aeronautica, 1934, ISBN non esistente.
- (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, London, Studio Editions, 1989, pp. 195, ISBN 0-517-10316-8.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Breda A.10, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 9 giugno 2010.