Antico cimitero degli inglesi

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Antico cimitero degli inglesi o cimitero inglese di via Verdi
L'antico cimitero inglese in una stampa ottocentesca
Tipocivile
Confessione religiosaacattolica, anglicana
Stato attualedismesso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàLivorno
Costruzione
Data aperturaca.1645
Data chiusura1839
Tombe famoseTobias Smollett, vedi elenco
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 43°32′45.49″N 10°18′35.57″E / 43.54597°N 10.30988°E43.54597; 10.30988

L'antico cimitero degli inglesi si trova a Livorno, in un piccolo lotto posto nei pressi della via Verdi, a poca distanza dalla tempio valdese e dalla chiesa di San Giorgio, già anglicana. Si tratta del più antico cimitero inglese-protestante d'Italia e probabilmente il più antico ancora esistente nel bacino del Mediterraneo.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Veduta

Nel tardo XVI secolo Livorno divenne una base della marina inglese per il pattugliamento delle rotte del Mediterraneo, richiamando così in città una numerosa comunità anglosassone. Ben presto gli appartenenti a questa comunità, formata essenzialmente da anglicani (e da acattolici in generale), necessitarono di uno spazio per il seppellimento dei propri defunti: alcuni storici ritengono la fondazione del cimitero anteriore al 1609,[2] mentre secondo Piombanti vi sarebbero state sepolture datate 1594,[3] sebbene le tombe più antiche giunte sino ai giorni nostri si attestino intorno agli anni quaranta del medesimo secolo. Recenti ricerche indicano però che non esisteva un cimitero prima del 1643 anche se si effettuavano regolarmente sepolture di stranieri fuori dalla città.[4][5] Il cimitero fu eretto fuori le mura cittadine, in località detta "Fondo Magno". In ogni caso è stato, per lungo tempo, l'unico cimitero inglese e protestante d'Italia e, allo stato attuale delle ricerche, sembra essere il più antico cimitero di questo genere ancora esistente nell'intera area mediterranea.

Inizialmente il cimitero era sprovvisto di recinzione, che invece fu aggiunta solo negli anni quaranta del Settecento anni grazie al cospicuo contributo, lasciato in forma di legato, del ricco mercante Robert Bateman per l'erezione di una ricca cancellata, poi smantellata nel corso del Novecento. Alla fine del 1839 fu interdetto alle sepolture in quanto ormai inglobato all'interno della città chiusa dalle Mura Leopoldine; nel medesimo periodo, di fronte all'ingresso del cimitero fu innalzato il tempio anglicano di San Giorgio, mentre all'esterno delle mura, presso la porta San Marco, fu aperto un nuovo spazio cimiteriale.

Durante la seconda guerra mondiale il sito fu bombardato e diverse tombe riportarono danni ingenti; numerose furono le perdite causate anche da furti e atti vandalici. Nel dopoguerra il cimitero fu oggetto di un sommario restauro, mentre una porzione dell'area orientale fu ceduta e smantellata per permettere la costruzione della strada attigua al cinema Odeon.

Malgrado il suo alto valore storico, nel 2007 sono cominciati i lavori per la costruzione, a pochi metri dal muro di cinta del medesimo cimitero, di uno sproporzionato parcheggio multipiano nell'area del demolito Cinema Odeon; tale parcheggio è stato aperto durante l'estate 2011.[6] Nel 2009 un piccolo gruppo di volontari, facenti parte dell'associazione culturale "Livorno delle Nazioni", ha iniziato un progetto di pulizia, ricerca e restauro, anche in collaborazione con l'Università di Pisa, che è ancora in atto.[7]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La tomba di Catherine Murray

«È malagevole non sentirsi commossi nel contemplare tutte queste tombe di stranieri, di viaggiatori caduti lontano dalla loro patria. La maggior parte degli epitaffi esprime il dolore con una semplicità che intenerisce. Tra que' peregrini taluni pieni di gioventù e di speranza, amici delle lettere e delle arti, venivano a chiedere nobili diletti, celebre memoria alla terra che gli ha inghiottiti»

Il cimitero di via Verdi è giunto sino ai giorni nostri pur subendo gravi mutilazioni durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, che hanno causato inoltre danni ingenti alla vicina chiesa dei valdesi e alla stessa chiesa di San Giorgio. In ogni caso resta ancora uno dei luoghi più suggestivi della città.

Il cimitero, originariamente situato all'esterno della città, si trova nel cuore del quartiere ottocentesco costruito all'esterno del Fosso Reale; risulta tuttavia celato dietro ad un grande condominio sorto nel dopoguerra con poca sensibilità per l'importanza del luogo storico.[1] Appena varcato il cancello, accedendo dalla proprietà dell'Arciconfraternita della Misericordia, si presenta come un vasto quadrilatero, caratterizzato da una fitta vegetazione arborea, costituita da cipressi centenari e varie essenze mediterranee, oltre ad alcuni esemplari dell'infestante Ailanthus altissima. Da segnalare la presenza di quelli che la tradizione asserisce essere secolari olmi della Virginia, che si dice piantati da marinai americani in visita alle sepolture di propri cari; in realtà trattasi di esemplari di bagolaro impiantati comunque in un'epoca successiva ai cipressi.[8]

Tra i più antichi sepolcri, costruiti secondo il modello delle coeve tombe ebraiche e arricchiti con ornamenti della tradizione anglosassone, si ricorda quello del nipote di Thomas Digges, Leonardo Digges (1646), caratterizzato da alcuni bassorilievi e che costituisce il modello per numerosi altri monumenti presenti nell'area cimiteriale. Notevoli anche i grandi sepolcri barocchi realizzati nel Settecento, come quello a Robert Bateman, dove si privilegiano le forme complesse concave e convesse. Nell'ultimo periodo del XVIII secolo e nei monumenti funebri ottocenteschi si impongono invece forme neoclassiche, spesso citazioni di opere del celebre Bertel Thorvaldsen, che peraltro soggiornò spesso a Livorno.

Nel cimitero, nel luogo segnato da una raffinata stele (danneggiata durante la seconda guerra mondiale), si trova la tomba del letterato Tobias Smollett, che morì a Livorno nel 1771. Anche il cappellano della British Factory Thomas Hall venne seppellito qui nel 1824.

Gestione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa presbiteriana, il cimitero e la chiesa di San Giorgio in una stampa ottocentesca
Tomba di Tobias Smollett; sullo sfondo il parcheggio ex cinema Odeon

Il cimitero degli inglesi è di proprietà e pertinenza delle autorità inglesi, rappresentate, fino al 2011, dal Consolato Britannico di Firenze (chiuso proprio nel 2011) e successivamente da quello di Milano. La manutenzione, dal 1949 affidata alla Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Livorno,[1] è oggi competenza delle autorità britanniche.

Sepolture illustri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c M. Giunti, "This bit of England on foreign soil": note sull'antico cimitero degli inglesi di Livorno dal 1900 a oggi, in M. Giunti e G. Lorenzini (a cura di), Un archivio di pietra: l'antico cimitero degli inglesi di Livorno: note storiche e progetti di restauro, Ospedaletto (Pisa), Pacini Editore, 2013, p. 37.
  2. ^ G. Panessa, M.T. Lazzarini, La Livorno delle Nazioni. I luoghi della memoria, Livorno 2006, p. 27.
  3. ^ G. Piombanti, Guida storica ed artistica della città e dei dintorni di Livorno, Livorno 1903, p. 368.
  4. ^ Articolo su leghornmerchants.wordpress.com, a cura di Matteo Giunti (in lingua inglese).
  5. ^ M. Giunti, S. Villani, L'antico cimitero degli inglesi di Livorno dalle origini al 1900, in M. Giunti e G. Lorenzini (a cura di), cit., pp. 15-18.
  6. ^ Tra i maggiori oppositori alla trasformazione del cinema Odeon in parcheggio multipiano troviamo lo storico dell'arte Dario Matteoni. Si veda in proposito: Abbattuto dopo 55 anni: vecchio cinema Odeon, addio, da Il Tirreno del 17 settembre 2007.
  7. ^ La rassegna stampa sul sito dell'associazione culturale "Livorno delle Nazioni", su livornodellenazioni.wordpress.com. URL consultato il 22 giugno 2012.
  8. ^ P.E. Tomei, La flora dell'antico cimitero inglese di Livorno, in M. Giunti e G. Lorenzini (a cura di), cit., pp. 153-157.
  9. ^ M. Giunti e G. Lorenzini (a cura di), cit., pp. 76 e 121.
  10. ^ Rev. Thomas Hall, The William and Mary Quarterly, Vol. 23, No. 1 (Jul., 1914), pp. 48-49.
  11. ^ corriere.it, Livorno, un medaglione prezioso tra le erbacce del cimitero monumentale, su corriere.it. URL consultato il 17 maggio 2013.
  12. ^ John Pollexfen Bastard's Memorial in Livorno

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • B. Allegranti, Cimiteri monumentali di Livorno : guida ai beni storici e artistici : i cimiteri della nazione ebrea, inglese e olandese-alemanna, Pisa, Pacini, 1996.
  • M. Carmichael, G. Milner-Gibson-Cullum, F. Campbell-Macauley, The inscriptions in the old British cemetery of Leghorn, Livorno, R. Giusti, 1906.
  • M. Giunti e G. Lorenzini (a cura di), Un archivio di pietra: l'antico cimitero degli inglesi di Livorno: note storiche e progetti di restauro, Ospedaletto (Pisa), Pacini Editore, 2013.
  • G. Panessa, M.T. Lazzarini, La Livorno delle Nazioni. I luoghi della memoria, Livorno 2006.
  • G. Piombanti, Guida storica ed artistica della città e dei dintorni di Livorno, Livorno 1903.
  • S. Villani, Alcune note sulle recinzioni dei cimiteri acattolici livornesi, in "Nuovi studi livornesi", Vol. 11 (2004), p. 35-51.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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