Amministrazione autonoma turco-cipriota

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Amministrazione autonoma
turco-cipriota
Otonom Kıbrıs Türk Yönetimi
Informazioni generali
CapoluogoNicosia Nord
Amministrazione
Forma amministrativaRegione autonomia (nominalmente)
Evoluzione storica
Inizio1 ottobre 1974
CausaDecisione di istituire l'amministrazione autonoma dopo l'invasione turca
Fine13 febbraio 1975
CausaDecisione di istituire lo Stato federato turco di Cipro
Preceduto da Succeduto da
Amministrazione provvisoria turco-cipriota Bandiera della Turchia Stato federato turco di Cipro
Cartografia

L'amministrazione autonoma turco-cipriota[1][2] (in turco Otonom Kıbrıs Türk Yönetimi) era il nome di un'amministrazione de facto istituita dai turco-ciprioti nell'attuale Cipro del Nord subito dopo l'invasione turca di Cipro nel 1974.

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Il primo "comitato esecutivo" dell'amministrazione si insediò il 26 agosto 1974, ma l'amministrazione venne ufficialmente istituita il 1º ottobre 1974.[3] La decisione di fondarla fu resa "necessaria per il riflesso politico del massiccio cambiamento sociale nell'isola". Il comitato esecutivo fu sostituito dal primo governo turco-cipriota l'8 ottobre 1974.[4][5] L'amministrazione mantenne Cipro del Nord sotto lo stato di emergenza fino al 20 dicembre 1974.[6]

L'amministrazione era nominalmente autonoma sotto la Repubblica di Cipro, con la costituzione repubblicana in vigore. Il presidente, Rauf Denktaş, era chiamato "Vicepresidente e presidente dell'amministrazione autonoma turco-cipriota", con riferimento alla carica di vicepresidente riservata ai turco-ciprioti nella repubblica. Anche i membri del parlamento mantennero le loro precedenti posizioni, rappresentando i distretti come Paphos, che si trovano attualmente al sud.[6]

Entro tre mesi dalla sua istituzione, l'amministrazione creò quattro nuovi ministeri per soddisfare le richieste. Questi erano: il Ministero dell'Energia, il Ministero della Pianificazione e del Coordinamento, il Ministero dei Rifugiati e della Riabilitazione e il Ministero del Turismo.[7]

Secondo Andrew Borowiec, l'immediato funzionamento dell'amministrazione fu ostacolato dall'ingente presenza militare sul suo territorio. Il 30 agosto, quando l'amministrazione era stata appena ufficiosamente istituita, secondo quanto riportato ci sarebbero stati 17 posti di blocco tra Famagosta e Nicosia.[8]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Il ministro del Lavoro e dei Lavori Sociali dell'amministrazione era İsmet Kotak. L'amministrazione riorganizzò la dogana del porto di Famagosta riaprendolo il 6 settembre 1974. Inizialmente, fu utilizzata la lira cipriota come valuta, ma i legami recisi con la banca centrale cipriota e le conseguenti difficoltà monetarie spinsero l'amministrazione a passare alla lira turca. L'aeroporto Internazionale di Ercan, allora chiamato Aeroporto di Tymbou, fu aperto ai voli charter e furono esportate circa 75.000 tonnellate di agrumi coltivati nel territorio. Furono fatti sforzi per riaprire gli stabilimenti turistici chiusi,[9] e nove hotel vennero riaperti fino al novembre 1974.[7] Con l'aiuto della Turkish Airlines, venne fondata la Cyprus Turkish Airlines che iniziò i voli per la Turchia nel gennaio 1975.[10]

L'amministrazione ricevette un grande aiuto economico e amministrativo dalla Turchia, che gestiva programmi di sviluppo guidati dall'ambasciatore Ziya Müezzinoğlu e addestrava ufficiali turco-ciprioti. Nell'ambito di questi programmi, la Banca Ziraat di Turchia funzionò come banca centrale sotto l'amministrazione. I collegamenti di Cipro del Nord furono stabiliti attraverso la Turchia, comprese le linee postali e telefoniche, e venne creato un nuovo sistema postale, con gli ufficiali formati dalle loro controparti turche. Le fattorie e il bestiame lasciati dai greco-ciprioti furono "integrati" nell'economia. Furono istituite due fattorie statali, una a Famagosta e l'altra a Morphou. Più di 100 stabilimenti del territorio vennero incorporati in una società a partecipazione pubblica.[7]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coloni turchi a Cipro del Nord.

L'amministrazione permise al personale militare turco che partecipò all'invasione di ottenere la cittadinanza turco-cipriota e di stabilirsi a Cipro del Nord.[11] Il reinsediamento dei turco-ciprioti sfollati dal sud venne supervisionato.[7]

Secondo quanto scritto da Andrew Borowiec, la Turchia annunciò l'intenzione di insediare 5000 lavoratori agricoli nell'isola per occupare i possedimenti rurali abbandonati dei greco-ciprioti. Ciò portò alle accuse di greci e greco-ciprioti secondo cui la Turchia stava intenzionalmente cambiando la struttura demografica di Cipro.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rivista di diritto internazionale, Tip. dell 'Unione cooperativa editrice, 1998, p. 1068. URL consultato il 15 dicembre 2021.
  2. ^ Società geografica italiana, Bollettino della Società geografica italiana, Società geografica italiana, 1990, p. 7. URL consultato il 15 dicembre 2021.
  3. ^ (EN) Rebecca Bryant e Mete Hatay, Sovereignty Suspended: Building the So-Called State, University of Pennsylvania Press, 3 luglio 2020, p. 273, ISBN 978-0-8122-9713-3. URL consultato il 15 dicembre 2021.
  4. ^ (TR) Amministrazione autonoma turco-cipriota (1 febbraio 1974), su ubpkktc.com (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  5. ^ (TR) Former Cabinets, su basbakanlik.gov.ct.tr (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  6. ^ a b (TR) Otonom Kıbrıs Türk Yönetimi Zabıtları (PDF), su evrak.cm.gov.nc.tr (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2015).
  7. ^ a b c d (TR) "Müezzinoğlu: "Kıbrıs Türkleri artık bizden yardım almayacak duruma geldi"". Milliyet. 5 novembre 1974. p. 7.
  8. ^ a b Andrew Borowiec, Cyprus : a troubled island, Praeger, 2000, pp. 98-99, ISBN 0-313-00207-X, OCLC 50320946. URL consultato il 15 dicembre 2021.
  9. ^ (TR) "Magosa deniz trafiğine açıldı". Milliyet. 7 settembre 1974. p. 4.
  10. ^ "Müezzinoğlu: "Kıbrıs Türkleri artık bizden yardım almayacak duruma geldi"". Milliyet. 5 novembre 1974. p. 7. Con la collaborazione di THY e società a Cipro, gli sforzi per stabilire la Cyprus Turkish Airlines sono nella fase finale. I voli tra Cipro e la Turchia inizieranno prima del nuovo anno.
  11. ^ "Barış Kuvvetleri mensupları isterlerse Kıbrıs Türk Yönetimi yurttaşı olabilecek". Milliyet. 11 febbraio 1975. p. 6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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