Alice Schanzer

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Alice Schanzer

Alice Schanzer Galimberti (Vienna, 18 novembre 1873Cuneo, 4 gennaio 1936) è stata una poetessa, traduttrice e critica letteraria austriaca naturalizzata italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alice Schanzer nacque a Vienna dal finanziere Luigi (Ludwig) Schanzer (Żywiec, 1832-Vienna, 1886), amico di Giolitti, e da Amalia Grunberg (Amalie Pauline Grünberg) (Leopoli, 1845-?), pianista allieva di Liszt. Il padre Ludwig (in italiano detto Luigi) era figlio di Maximilian Schanzer (originariamente il suo cognome era scritto Szancer) e di Johanna Schanzer (nata Hirsch). La madre Amalie Pauline (in italiano detta Amalia) era figlia di Leo Grünberg e di Sofie (o Sophie) Grünberg (nata Baczales) e sorella del direttore d'orchestra Eugen Grünberg (Leopoli, 30 ottobre 1854-Boston, 11 novembre 1928) (in italiano noto come Eugenio Grunberg ed in ambito di lingua inglese come Eugene Gruenberg). [1][2]

Ebbe tre fratelli, Carlo, futuro ministro, Ottone (Otto), musicologo e compositore e Roberto (Robert), ingegnere e matematico. La famiglia si trasferì a Trieste, poi a Milano e infine a Roma, dove Alice frequentò l'Università, seguendo in particolare i corsi di storia dell'arte di Adolfo Venturi e laureandosi in lettere.

Nel 1901 pubblicò la raccolta di versi Motivi e Canti, apprezzati dal Carducci. Nel 1902 conobbe e sposò Tancredi Galimberti, ministro delle Poste del governo Zanardelli e l'anno dopo si trasferirono a Cuneo, dove nacquero i due figli Carlo Enrico e Tancredi, il futuro comandante partigiano Duccio Galimberti. Alice scrisse di arte, in particolare di pittura preraffaellita e dei pittori piemontesi contemporanei, di storia del Risorgimento, di Mazzini, di sindacalismo e corporativismo fascista[3] e di letteratura inglese, traducendo Gwilym Oswald Griffith, William Ewart Gladstone, Harriet Eleanor Hamilton King. Nel 1919 ottiene la cattedra di lingua e letteratura inglese nell'Università di Messina. [4]

Morì improvvisamente il 4 gennaio 1936 e il figlio Duccio fece pubblicare nel 1938 il suo studio su Edmund Spenser, l'«Ariosto inglese». Le sue carte sono conservate nell'Archivio Galimberti di Cuneo.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Alice Schanzer
  • Il Romanticismo in Italia, Perugia, Tipografia Umbra, 1899
  • Motivi e canti, Bologna, Zanichelli, 1901
  • L' Ariosto inglese, Roma, Nuova Antologia, 1903
  • La Clitennestra medioevale, Roma, Nuova Antologia, 1908
  • L' aedo d'Italia: Algernon Charles Swinburne, Roma, Nuova Antologia, 1909
  • Misticismo mazziniano, Roma, Nuova Antologia, 1912
  • L' ultimo dei Rossetti, Roma, Nuova Antologia, 1915
  • Giuseppe Mazzini nel pensiero inglese, Roma, Nuova Antologia, 1919
  • Dante nel pensiero inglese, Firenze, Le Monnier, 1921
  • Canti nell'ombra, Milano, Unitas, 1928
  • Luci mazziniane nel sindacalismo nazionale, Roma, Pensiero e azione, 1929
  • Canti di pace e canti di battaglia, Bologna, Zanichelli, 1931
  • Carducci in Inghilterra, Roma, Nuova Antologia, 1935
  • Edmondo Spenser l'"Ariosto inglese", prefazione di A. Farinelli, Torino, Gambino, 1938
  • Al limitare del sogno: poesie e scritti d'arte, a cura di Franca Varallo, Torino, Aragno, 2007 ISBN 9788884193261
  • « Tancredi mio... ». Lettere di fidanzamento a Tancredi Galimberti, a cura di Daniela Bernagozzi, Cuneo, Primalpe, 2019 ISBN 9788863873160

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Eugene Gruenberg, su necmusic.edu. URL consultato il 23 gennaio 2021.
  2. ^ Category:Gruenberg, Eugene - IMSLP, su imslp.org. URL consultato il 23 gennaio 2021.
  3. ^ Emma Mana (a cura di), Archivio Galimberti: inventario, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1992, p. XXVIII.
  4. ^ Alice Schanzer, su geni_family_tree. URL consultato il 23 gennaio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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