Aldo Biagiotti

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Aldo Biagiotti
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Attaccante, centrocampista
Termine carriera 1958
Carriera
Giovanili
19??-1942Fiorentina
Squadre di club1
1942-1943Siena20 (6)
1943-1944Carpi3 (1)
1944-1946Fiorentina24 (8)[1]
1946-1951SPAL112 (22)
1951-1952Empoli10 (1)
1952-1958Sestese? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Aldo Biagiotti (Sesto Fiorentino, 9 maggio 1923Firenze, 11 dicembre 2007) è stato un calciatore italiano, di ruolo centrocampista e centravanti.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della SPAL degli anni '40, proviene dalla Fiorentina che già lo aveva prestato al Siena nel 1942[2] e lo dirotta a Ferrara nel 1946 dove l'anno successivo fa coppia con l'altro ex Viola Pandolfini e nel 1948 con l'altro ex fiorentino Badiali.

Paolo Mazza trasforma Biagiotti da centravanti (che tuttavia non ha mai avuto un grande feeling col gol) a centravanti arretrato, o come si dice allora alla Hidegkuti, poi come interno e diventa un punto fermo dei biancoazzurri sino al 1951, anno della promozione in Serie A. Gioca poi nell'Empoli[3] e nella Sestese.

Successivamente è apprezzatissimo talent scout della Fiorentina, ma rimane anche in stretto contatto con la SPAL e con Mazza al quale suggerisce l'acquisto di Novelli, Di Giacomo e Mencacci.

Non ha mai disputato incontri nella serie A a girone unico, vince un Campionato toscano di guerra, ha collezionato 15 presenze e 5 reti con la Fiorentina nell'anomalo campionato 1945-46.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

SPAL: 1950-1951

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stagione 1944-1945, su fiorentinaweb.com.
  2. ^ Giocatori di calcio autorizzati a cambiare società nella stagione 1942(XX)-1943(XXI), da «Il Littoriale», 26 agosto 1942, pp. 2-3
  3. ^ Le liste di trasferimento della Lega Nazionale, Il Corriere dello Sport, 25 luglio 1951, pag.3

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]