Alberto Azzo I
Alberto Azzo I | |
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Marchese di Milano | |
In carica | ~1011–1029 |
Predecessore | Oberto II |
Successore | Alberto Azzo II |
Altri titoli | Conte di Luni, Genova e Tortona |
Morte | 1029 |
Dinastia | Obertenghi |
Padre | Oberto II |
Madre | Railenda |
Consorte | Adelaide di Sabbioneta |
Figli | Alberto Azzo II Adelasia |
Religione | cattolicesimo |
Alberto Azzo I (... – 1029[1]) è stato un nobile italiano di stirpe longobarda e membro della dinastia obertenga, fu marchese di Milano e di Ancona, conte di Luni, Genova e Tortona; è attestato nei documenti tra il 1011 e il 1026.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Oberto II, margravio sovrano di Milano, e nipote di Oberto I, fondatore della dinastia degli Obertenghi, una delle più illustri famiglie reali d'Italia[2]. Prima di arrivare agli estensi legati in particolare alla città di Ferrara dovrà passare una generazione, infatti è il di lui figlio Alberto Azzo II, morto quasi centenario, ad essere considerato il vero capostipite degli Este[3].
Vicende belliche e dinastiche
[modifica | modifica wikitesto]Alberto Azzo I apparve per la prima volta nelle cronache nel 1011. Il 10 maggio 1013 fu eletto misso dominico in Italia. Nel 1014 suo fratello maggiore Ugo morì e Alberto Azzo ereditò la "Marca obertenga" con il marchesato di Milano e le contee di Luni, Genova e Tortona. Condivise il titolo di margravio di Milano con i suoi fratelli Adalberto e Obizzo d'Este. Alberto Azzo aveva una sorella, Berta d'Este, che sposò in prime nozze Arduino d'Ivrea, che tentò di impadronirsi del trono d'Italia contro l'imperatore Enrico II, e in seconde nozze Olderico Manfredi II. Alberto Azzo I sposò Adelaide, della dinastia salica.
In un primo momento Alberto Azzo I e suoi fratelli portarono il loro sostegno ad Arduino d'Ivrea contro Enrico II. Enrico in seguito pose l'assedio a Pavia, Vercelli e Novara. Nel 1019 Alberto Azzo si riconciliò con l'imperatore, ma nel 1022 i suoi fratelli furono catturati dagli eserciti di Enrico e sottoposti a giudizio presso Monselice.
Nell'ambito dei comitati della "Marca Obertenga" vennero via via sottratte le giurisdizioni delle città che da autonome divennero indipendenti:
- Genova dal 958, a favore dei vescovi e poi del comune consolare (dal 1099)
- Tortona dal 979, a favore dei vescovi e poi del comune (dal 1122)
- Luni dal 981, a favore dei vescovi
- Bobbio dal 1014, a favore dei vescovi-conte e quindi della "Contea vescovile di Bobbio"
- Milano dal 1046, a favore dei vescovi e poi del comune consolare (dal 1117)
Nella primavera del 1026 Alberto Azzo I e Olderico Manfredi II difesero Pavia contro le forze dell'imperatore Corrado II il Salico, successore di Enrico II.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Alberto Azzo sposò Adelaide, figlia di Bosone I[4] conte di Sabbioneta, parente di Lanfranco, conte di Aucia[5] ed ebbero:
- Alberto Azzo II (*1009 †1097). marchese di Milano, d'Este, conte di Luni, Genova e Tortona.[6] Sposò Cunegonda di Altdorf, Gersenda, contessa sovrana del Maine, e Matilda Pallavicini;
- Adelasia (*? †?)[6]. Sposò il marchese Anselmo II di Savona, figlio di Anselmo I e Gisla di Milano, figlia di Adalberto I[7].
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Oberto I | Adalberto il Margravio | |||||||||
… | ||||||||||
Oberto II | ||||||||||
Guilla di Spoleto | Bonifazio di Spoleto | |||||||||
… | ||||||||||
Alberto Azzo I d'Este | ||||||||||
Conte Riprando | … | |||||||||
… | ||||||||||
Railenda | ||||||||||
… | … | |||||||||
… | ||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Luciano Chiappini, Gli Estensi, p. 19, Varese, 1988.
- ^ C.M.Goldoni, pp.15,16,21,29.
- ^ voce:Este, in Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti, XIV ENO-FEO, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949, p. 396.
- ^ Enrico Agosta del Forte, Sabbioneta e il suo comune. Dalle origini al 1980, Mantova, 2005, Sometti Edizioni.
- ^ Luciano Chiappini, Gli Estensi, Tav. II, Varese, 1988.
- ^ a b NORTHERN ITALY (1), su fmg.ac. URL consultato il 9 dicembre 2023.
- ^ MONFERRATO, SALUZZO, SAVONA, su fmg.ac. URL consultato il 9 dicembre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luciano Chiappini, Gli Estensi: mille anni di storia, Ferrara, Corbo Editore, 2001, ISBN 9788882690298, SBN FER0183669.
- Claudio Maria Goldoni, Atlante estense - Mille anni nella storia d'Europa - Gli Estensi a Ferrara, Modena, Reggio, Garfagnana e Massa Carrara, Modena, Edizioni Artestampa, 2011, ISBN 978-88-6462-005-3, SBN MOD1595309.
- Ernesto Milano, Roberta Iotti, Paola Di Pietro, Milena Ricci, Annalisa Battini, Alessandra Chiappini, Elena Corradini, Gli estensi. Parte 1: La Corte di Ferrara, a cura di Roberta Iotti, Modena, Il Bulino, per Ministero per i beni culturali, 1997, OCLC 922822708, SBN MIL0357050.
- Pompeo Litta Biumi, Famiglie celebri di Italia. D'Este, vol. 26, Milano, Giulio Ferrario, 1832. URL consultato il 2 settembre 2019. Ospitato su https://gallica.bnf.fr.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Margherita Giuliana Bertolini, ALBERTO AZZO, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- (FR) GENEALOGIE DES DUCS DE MODENE ET FERRARE Maison d'ESTE, su genroy.fr. URL consultato il 13 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2013).