Aftershock (film 2010)

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Aftershock
Una scena del film
Titolo originale唐山大地震
Tángshān Dà Dìzhèn
Lingua originalecinese mandarino, inglese
Paese di produzioneCina
Anno2010
Durata135 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, storico, catastrofico
RegiaFeng Xiaogang
SoggettoZhang Ling
SceneggiaturaSu Xiaowei
ProduttoreGuo Yanhong, Han Sanping, Wang Zhongjun, Ren Zhonglun, Wang Tongyuan, Peter Lam King Ngok, Albert Yeung (produttori), Gao Ruihua, Shi Dongming, Li Qingshan, Yu Dongjie, Song Lian, Bernard Yang, Peng Mingyu, Fu Wenxia, Ni Zhengwei, Lorraine Ho, Roddy Wong (produttori associato)
Produttore esecutivoChen Guoying, Han Xiaoli, Jiang Tao, Huo Xiaofeng, Yao Jianguo, Zhao Haicheng (produttori esecutivi), Xiong Guoxiang, Zhang Dajun, Lu Huljun, Wang Tianyun, Cheng Weidong, Shirley Lau, Albert Lee (co-produttori esecutivi)
Casa di produzioneTangshan Broadcast and Television Media Co. Ltd., China Film Group Corporation, Huayi Brothers Media, Corporation, Shangai Film Group Corporation, Zhejiang Media Group & Co. Ltd, Media Asia Films Ltd., Emperor Classic Films Company Limited
Distribuzione in italianoCG Entertainment, Tucker Film, Far East Film Festival
FotografiaLü Yue
MontaggioXiao Yang
Effetti specialiCai Kuiguang
MusicheWang Liguang
ScenografiaHuo Tingxiao
Art directorNie Chenxi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Aftershock (唐山大地震S, Tángshān Dà DìzhènP, lett. "Il terremoto di Tangshan") è un film del 2010 diretto da Feng Xiaogang.

La pellicola (il cui titolo internazionale riprende un termine inglese, aftershock, utilizzato per indicare quelle scosse di terremoto minori che seguono un più grande evento sismico) vuole commemorare le 240 000 vittime del terremoto di Tangshan del 1976, attraverso una storia di fantasia riguardante una famiglia che resta segnata dal dolore di quel disastro che rappresenta il più grave terremoto del XX secolo in termini di vittime.[1]

Primo film di produzione cinese distribuito su formato IMAX,[2][3] a fronte di un budget di 125 milioni yuan ne ha incassati la cifra record, per l'epoca, di 670 milioni.[3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 luglio 1976 Tangshan è colpita da un terribile terremoto che rade al suolo quasi per intero la città. Li Yuanni è tra i superstiti ma ha perso il marito mentre i suoi due piccoli gemelli di sette anni sono vivi, ma entrambi sepolti dalle macerie della loro casa. I soccorritori sono posti di fronte ad una scelta, apparendo impossibile poter salvare entrambi. Così chiedono alla madre se debbano salvare il figlio maschio o la figlia femmina. La donna, profondamente turbata, sotto pressione finisce per dare la preferenza al bimbo. Li Yuanni fa appena in tempo a piangere la figlia, estratta apparentemente morta, che poi è chiamata in prima persona a portare sulle spalle il figlio gravemente ferito verso il campo in cui si prestano soccorsi.

Mentre la madre assiste il figlio Fang Da (che si riprenderà ma che perderà il braccio sinistro), la figlia Fang Deng miracolosamente si riprende ma, sotto choc, non dà le proprie generalità, per cui viene curata e affiliata all'esercito, come tantissimi altri orfani. Conseguentemente viene adottata da una coppia di militari che la cresce amorevolmente.

Nel 1986, Li Yuanni ha una nuova casa e un nuovo lavoro ma rinuncia a risposarsi vivendo sempre nel ricordo del marito e della figlia persi nella tragedia. Fang Da non prosegue gli studi all'università, come avrebbe voluto la madre, ma si trasferisce in un'altra città con degli amici per cercare fortuna. Fang Deng si iscrive invece alla facoltà di medicina trasferendosi ad Hangzhou dove si innamora subito di un ragazzo più grande. Al quarto anno, dopo aver perso la madre adottiva morta di malattia, resta incinta e deve abbandonare gli studi anche perché rifiuta di abortire come vorrebbe l'immaturo padre con il quale chiude il rapporto. La ragazza non ha mai veramente superato lo choc infantile riguardante la scelta della madre, più dolorosa del terremoto e delle sue terribili conseguenze materiali. Decide così di affrontare la gravidanza e la maternità da sola.

Nel 1995 Fang Deng si ripresenta al padre con la figlia Dan Dan, che ha circa sei anni e lui non ha mai visto, per trascorrere insieme il capodanno e annunciargli il prossimo matrimonio con uno straniero. Fang Da ha fatto fortuna, si è sposato ed ha avuto un bambino, Dan Dan che ora porta alla nonna. Questa non accetta di trasferirsi dal figlio né di traslocare in un appartamento più grande e moderno, restando legata a Tangshan e alla memoria dei suoi cari.

Nel 2008 a Vancouver, dove abita col marito e la figlia ormai diciottenne, Fang Deng vede le immagini di un nuovo terremoto catastrofico in Cina e sente l'impulso di dover dare una mano. Si precipita sul luogo del disastro dove, contemporaneamente, mosso da un analogo impulso, si è portato anche il suo fratello minore gemello. Spossati, dopo una giornata di lavori tra le macerie, i due si ritrovano e riconoscono. Fang Da porta poi la sorella maggiore dalla mamma, con la quale l'incontro è drammatico. La madre si chiede perché la figlia in 32 anni non abbia mai cercato la sua famiglia di origine e quando questa capisce il dramma vissuto da chi ha dovuto fare una scelta e perdere due affetti per sempre, le chiede perdono, ricomponendo un legame familiare che sembrava perduto.

Il film si conclude con un omaggio alle 240.000 vittime del terremo di Tangshan mostrando le immagini di un superstite in visita all'imponente memoriale che si erge oggi nella città cinese, pienamente rinata e proiettata verso il futuro.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010 - Asia Pacific Screen Awards[4]
    • Miglior film
    • Miglior attore a Chen Daoming
    • Candidatura per la migliore attrice a Xu Fan
    • Candidatura per la miglior regia
    • Candidatura per la miglior sceneggiatura
    • Candidatura per la miglior fotografia
  • 2011 - Huading Awards[5]
    • Miglior regista
    • Miglior attrice a Xu Fan
    • Film cinese più votato dal pubblico
  • 2011 - Golden Rooster Awards
    • Miglior scenografia
    • Miglior colonna sonora
    • Candidatura per il miglior film
    • Candidatura per il miglior regista
    • Candidatura per la miglior sceneggiatura
    • Candidatura per la miglior attrice a Xu Fan
    • Candidatura per la miglior attrice non protagonista a Zhang Jinchu
    • Candidatura per il miglior suono
  • 2011 - Huabiao Awards
    • Film d'eccellenza
    • Interpretazione femminile eccezionale a Xu Fan
  • 2011 - Golden Horse Film Festival
    • Candidatura per la miglior attrice a Xu Fan
    • Candidatura per la miglior attrice non protagonista a Zhang Jinchu
    • Candidatura per i migliori effetti speciali
  • 2011 - Beijing College Student Film Festival
    • Miglior film
    • Premio degli studenti al regista favorito
  • 2011- Hundred Flowers Awards
    • Miglior film
    • Miglior regia
    • Miglior sceneggiatura
    • Miglior attore emergente a Zhang Zifeng
    • Candidatura alla miglior attrice a Xu Fan
    • Candidatura alla miglior attrice non protagonista a Zhang Jinchu

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Earthquakes with 1,000 or More Deaths 1900-2014, su United States Geological Survey. URL consultato il 5 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Lauren A. E. Schuker, Imax Set to Partner With Chinese Studio, su The Wall Street Journal, 15 giugno 2009. URL consultato il 5 maggio 2020.
  3. ^ a b Maria Barbieri, Aftershock, su fareastfilm.com. URL consultato il 18 ottobre 2018.
  4. ^ (EN) Aftershock, su asiapacificscreenawards.com. URL consultato il 5 maggio 2020.
  5. ^ (ENZH) Huading Awards - Past Winners, su huadingaward.com. URL consultato il 5 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]