Monti Stanovoj
Stanovoj | |
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Collocazione dei monti | |
Continente | Asia |
Stati | Russia |
Lunghezza | 720 km |
Tipi di rocce | scisti cristallini e gneiss con intrusioni granitiche |
I monti Stanovoj (russo Станово́й хребе́т, Stanovoj chrebet) sono un sistema di catene montuose nella parte meridionale della Siberia Orientale; corrono per più di 700 km in direzione est-ovest, dal medio corso del fiume Olëkma alle sorgenti dell'Učur con una larghezza di 100-180 km.[1] Insieme ai monti Jablonovyj, costituiscono uno spartiacque tra i fiumi artici (Lena) e pacifici (Amur).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le altezze prevalenti sono di 1 500-2 000 m (la massima 2 412 m)[1][2]. La maggior parte della catena funge da confine naturale tra l'Oblast' dell'Amur e la Sacha (Jacuzia), una piccola parte si trova nel Territorio di Chabarovsk.
Le montagne sono composte da scisti cristallini e gneiss con intrusioni granitiche. Vi sono giacimenti di oro, metalli rari e minerali di ferro.
La regione è pressoché disabitata, visto il clima molto rigido; hanno tuttavia una certa importanza storica, dato che per qualche tempo, ai tempi della prima colonizzazione della Siberia, rappresentarono il confine tra la Cina e la Russia (trattato di Nerčinsk, 1689).
Fiumi
[modifica | modifica wikitesto]- Scendono dal versante nord della catena:
Algama, Aldan, Amediči, Gonam, Timpton;
- dal versante sud:
Brjanta, Zeja, Olëkma, Giljuj;
- dalla parte orientale:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (RU) http://bse.sci-lib.com/article105797.html, su bse.sci-lib.com. URL consultato il 22 settembre 2020.
- ^ (RU) Станово́й хребе́т, su vedu.ru. URL consultato il 22 settembre 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monti Stanovoj
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Grande enciclopedia sovietica
- Mappe: O-51 (JPG), su maps.vlasenko.net. URL consultato il 22 settembre 2020.; N-52 (JPG), su maps.vlasenko.net. URL consultato il 23 settembre 2020. (Edizione 1977)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243871643 · GND (DE) 4663523-3 |
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