Sedum album

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Borracina bianca
Sedum album
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
Ordine Saxifragales
Famiglia Crassulaceae
Sottofamiglia Sempervivoideae
Tribù Sedeae
Genere Sedum
Specie S. album
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Rosales
Famiglia Crassulaceae
Genere Sedum
Specie S. album
Nomenclatura binomiale
Sedum album
L., 1753
Sinonimi

Sedum balticum
Hartman fil.
Sedum paniculatum
Kit. ex Jáv., 1936
Sedum vermiculare
Gaterau, 1789

Nomi comuni

pinocchiella
erba pignola

La borracina bianca (Sedum album L., 1753) è una piccola pianta succulenta, strisciante e perenne, sempreverde, appartenente alla famiglia delle Crassulaceae[1].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere (“Sedum”) definito come molti altri da Linneo potrebbe derivare dal verbo di radice latina “sedeo” = “io mi siedo” per il tipo di fusto prostrato oppure anche (secondo altre dizioni) da “sedare”, “calmare” in riferimento ad alcune proprietà della pianta.
Il nome della specie deriva chiaramente dal colore del suo fiore.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Fiore pentamero, attinomorfo e dialipetalo

La forma biologica è camefita succulenta (Ch succ): sono piante che frequentano ambienti piuttosto aridi, con gemme perennanti radenti il suolo (disposte ad una altezza non maggiore di 20 cm) e con organi (fusti, foglie e fiori) adatti a conservare l'acqua.

Radici[modifica | modifica wikitesto]

Le radici sono superficiali e sottili prodotte da stoloni.

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

I fusti sono grassi ma fragili e contorti, di colore rossastro.
Si dividono in due tipi:

  • sterili: sono abbondantemente fogliosi, ma piuttosto prostrati;
  • fioriferi: sono più ascendenti e più alti (lievemente incurvati prima dell'infiorescenza) con poche foglie.

Dimensioni medie dei fusti: 8 – 20 cm.

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Foglie carnose, alterne, cilindriche, oblunghe e sessili

Le foglie sono oblunghe, alterne, glabre, ottuse, sessili, senza sperone come in altre specie, eretto – patenti, cilindriche – carnose (nella faccia superiore sono un po' appiattite). Il colore è verde chiaro; sfumano verso il rosso a fine stagione. Dimensioni: diametro 1 – 1,5 mm; lunghezza 5 – 9 mm.

Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]

Infiorescenza corimbosa e ramificata

I fiori sono peduncolati, disposti in cime multiflore corimbose. I petali sono 5, di colore bianco, a volte con screziature rosa. Gli stami sono 10 e gli stili 5. La fioritura avviene tra la tarda primavera e l'estate.

Fiori[modifica | modifica wikitesto]

Calice con piccoli sepali carnosi, gamosepali e rossastri

I fiori sono brevemente peduncolati (il colore del peduncolo è rossastro; lunghezza del peduncolo: 2 mm), ermafroditi, attinomorfi, dialipetali, pentameri e di colore bianco o rosato con screziature rossastre. Dimensioni: diametro 1 – 1,5 cm.

  • Calice: i sepali, piuttosto carnosi e rossastri, sono saldati alla base (gamosepali). Dimensione: 1 mm.
  • Corolla: la corolla è composta da 5 petali oblunghi. Dimensione: 5 mm.
  • Androceo: gli stami sono 10 (di norma due per ogni petalo).
  • Fioritura: giugno – luglio.
  • Impollinazione: tramite api e mosche.

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto è un follicolo allungato e stretto in posizione eretta. Ogni fiore ne produce 5 a disposizione stellata.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il geoelemento è “Euri-mediterraneo” (Euri-Medit.). Si trova nelle zone montane dei paesi temperati – caldi dell'Europa, Asia, Africa del Nord e Nord America. In Italia è comune su tutto il territorio e si trova sui terreni aridi e poveri in genere, rupi e muri soleggiati. Altitudine: 0 – 2000 m s.l.m..

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

  • Sedum album subsp. micranthum (Bast ex DC.) Syme: di misure più ridotte, con foglie obovate (larghezza 3 mm; lunghezza 6 mm), petali di 3 mm e più intensamente arrossati. Si trova più facilmente nel Meridione.
  • Sedum album subsp. clusianum Guss con densa pelosità ghiandolosa soprattutto nel fusto.
  • Sedum album subsp. pentandrum (DC.) Boreau (1849) (sinonimo = S. album subsp paniculatum Kit. ex Jáv. (1936))

Varietà[modifica | modifica wikitesto]

  • Sedum album var. balticum Hartman fil.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Farmacia[modifica | modifica wikitesto]

Anticamente si usava per curare le ferite e scottature. In genere le foglie hanno proprietà antinfiammatoria.

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni composti della pianta sono leggermente tossici per cui non deve essere usata come alimento.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sedum album, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 29/4/2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maria Teresa della Beffa, Fiori di campo, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2002.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 684.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 500, ISBN 88-506-2449-2.

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