Zōjō-ji

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Zōjō-ji
Il tempio con la Tokyo tower
StatoBandiera del Giappone Giappone
LocalitàTokyo
Coordinate35°39′26.92″N 139°44′54.15″E / 35.657479°N 139.748376°E35.657479; 139.748376
Religionebuddista
TitolareAmitabha Buddha
FondatoreYūyo Shōsō
Completamento1393
Sito webwww.zojoji.or.jp/en/index.html
Vista aerea dello Zojoji dalla torre di Tokyo

San'en-zan Zōjō-ji (三縁山増上寺?) è un tempio buddista Jōdo-shū a Tokyo, in Giappone. È il tempio principale Jōdo-shū ("Terra Pura") della setta Chinzei nella regione del Kantō.[1][2]

Lo Zōjō-ji è degno di nota per il suo rapporto con il clan Tokugawa, i governanti del Giappone durante il periodo Edo, con sei shōgun Tokugawa sepolti nel Mausoleo Taitoku-in nel tempio. Inoltre, il Sangadetsumon del tempio (cancello principale) è il più antico edificio in legno di Tokyo, risalente al 1622. Gli edifici originali, i templi, i mausolei e la cattedrale sono stati distrutti da incendi, disastri naturali o incursioni aeree durante la seconda guerra mondiale.[3]

Si trova nel quartiere Shiba di Minato. Il Parco Shiba è costruito attorno al tempio, con la Torre di Tokyo accanto. Nel 2015 è stata aperta una galleria del tesoro al piano sotterraneo del Daiden (sala grande), e attualmente ospita dipinti di Kanō Kazunobu e un modello del Mausoleo Taitoku-in.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Shūei (宗叡, 809 – 884), un discepolo di Kūkai, fondò il tempio chiamato Kōmyō-ji (光明 寺) a Kaizuka (貝 塚, l'attuale Kōjimachi a Chiyoda, Tokyo);[4] si dice che sia il precursore di Zōjō-ji. Secoli dopo, nel 1393 durante il periodo Muromachi, ai tempi di Yūyo Shōsō, il tempio passò dalla scuola Shingon alla scuola Jōdo. Shōsō è quindi il fondatore del tempio attuale.[2]

Insieme al Kan'ei-ji, durante il periodo Edo lo Zōjō-ji era il tempio di famiglia dei Tokugawa.[5] Tokugawa Ieyasu spostò il tempio, prima a Hibiya, poi nel 1590, al momento dell'espansione del castello di Edo, nella sua posizione attuale.[6]

Con la caduta dello shogunato Tokugawa, i terreni assunsero il carattere di un parco pubblico. Il tempio fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, ma conserva ancora l'aria di un grande tempio.[7]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Al suo culmine il parco del tempio aveva più di 120 edifici, ma in seguito al declino del Buddismo durante il periodo Meiji (1868 – 1912), la maggior parte di essi bruciò durante il bombardamento di Tokyo nella seconda guerra mondiale. La ricostruzione iniziò dopo la guerra, con la Daiden (grande sala) in fase di ricostruzione nel 1974.[7]

Sangedatsumon (porta principale)

Sangedatsumon[modifica | modifica wikitesto]

Il cancello principale a due piani di 21 metri, Sangedatsumon (仏殿?) (ingresso principale) è stato costruito nel 1622,[7] ed è il più antico edificio in legno di Tokyo.[8] L'unica struttura originale del tempio sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale,[8] è stato designato come Patrimonio Culturale Importante.

"San" (三) che significa "tre", e "Gedatsu" (解脱) che significa "Moksha". Se qualcuno passa attraverso il cancello, può liberarsi dalle tre passioni (貪 Ton; "avidità", 瞋 Shin; "odio", 癡 Chi; "stupidità").[7]

Al piano superiore sono incastonati un'immagine di Gautama Buddha fiancheggiata da due attendenti e statue dei Sedici Arhat.[7]

Mausoleo degli Shōgun Tokugawa[modifica | modifica wikitesto]

Sei dei 15 shōgun Tokugawa sono sepolti a Zōjō-ji.[9] Il Mausoleo Taitoku-in di Hidetada (e il monumento a sua moglie Sūgen'in), Ienobu e Ietsugu erano stati designati come Tesori Nazionali del Giappone, ma furono bruciati dalle bombe durante la Seconda Guerra Mondiale. Allo stato attuale, parti di due delle tombe hanno la particolarità d'essere considerate come Importanti Proprietà Culturali del Giappone. Ulteriori tombe si trovano nel cimitero dietro la Sala Grande. Parti dei precedenti terreni del tempio sono ora occupate da un parco e due alberghi. Sono inoltre sepolti il Tokugawa Iemochi con la moglie Kazu-no-Miya Chikako.

Sentai Kosodate Jizo (Giardino dei bambini non nati)[modifica | modifica wikitesto]

In un particolare giardino del cimitero, delle file di statue in pietra raffiguranti dei bambini rappresentano i non nati, compresi gli abortiti e i nati morti. I genitori possono scegliere una statua nel giardino e decorarla con piccoli vestiti e giocattoli. Di solito le statue sono accompagnate da un piccolo regalo per Jizō, il guardiano dei bambini non nati, per assicurarsi che vengano portati nell'aldilà. Occasionalmente le pietre sono ammucchiate vicino alla statua; ciò avrebbe lo scopo di facilitare il viaggio verso l'aldilà.

Altre strutture[modifica | modifica wikitesto]

  • Daiden (Grande sala) 1974
  • Ankokuden
  • Deposito dei Sutra
  • Galleria dei tesori
  • Campanile
  • Sala Enko Daishi
  • Koshoden

Eventi annuali[modifica | modifica wikitesto]

  • Hatsumode (La visita di Capodanno) gennaio
  • Cerimonia di preghiera Kurohonzon, 15 gennaio
  • Setsubun Tsuina-shiki/Cerimonia Nehan (Giorno del Nirvana) febbraio
  • Cerimonia della primavera Higan, marzo
  • Cerimonia di Gyoki / Compleanno del Buddha (Festival dei fiori) aprile
  • Cerimonia di preghiera Kurohonzon, 15 maggio
  • O-bon/Kaisan-ki/ Bon Odori, luglio
  • Cerimonia di preghiera per la pace, agosto
  • Cerimonia Higan d'autunno/Takigi Noh, settembre
  • Cerimonia di preghiera Kurohonzon, 15 settembre
  • Juya Hoyo (Dieci notti di preghiera), novembre
  • Cerimonia Jodo (giorno Bodhi)/Cerimonia Butsumyo/Joya no Kane (suono di campane di Capodanno), dicembre[7]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Lo Zōjō-ji è stato rappresentato più volte nel lavoro artistico dell'artista del movimento Shin hanga Kawase Hasui negli anni '20 e '30. È stato anche mostrato in diverse stampe ukiyo-e di Hiroshige, in particolare due volte nella sua famosa serie nelle Cento vedute famose di Edo del 1856-1858.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tokyo Travel: Zojoji Temple, su japan-guide.com. URL consultato il 7 marzo 2019.
  2. ^ a b (JA) 大本山 増上寺, su zojoji.or.jp. URL consultato il 7 marzo 2019.
  3. ^ Alicia Joy, A Brief History of Zojoji Temple In Tokyo, su Culture Trip. URL consultato il 7 marzo 2019.
  4. ^ https://www.jnto.go.jp/eng/spot/shritemp/zojoji.html
  5. ^ (EN) Zojoji Temple | JapanVisitor Japan Travel Guide, su japanvisitor.com. URL consultato il 7 marzo 2019.
  6. ^ zojoji.or.jp, http://www.zojoji.or.jp/en/index.html#history.
  7. ^ a b c d e f English pamphlet from Zōjō-ji
  8. ^ a b japanvisitor.com, https://www.japanvisitor.com/japan-temples-shrines/zojoji-temple.
  9. ^ jnto.go.jp, https://www.jnto.go.jp/eng/spot/shritemp/zojoji.html.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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