William Austin (scrittore)

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William Austin

William Austin (Lunenburg, 2 marzo 1778Charlestown, 27 giugno 1841) è stato uno scrittore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Già maestro di scuola e cappellano sulla fregata Constitution, studiò legge a Londra nel biennio 1802-03. Esercitò la professione legale a Charlestown e fu anche eletto senatore. Di carattere acceso e turbolento, si batté a duello, in seguito a un suo attacco personale, con il generale Simon Elliot.[1]

Il suo nome è legato principalmente al breve racconto Peter Rugg the missing man (1824), il cui protagonista è stato accostato alle figure leggendarie dell'ebreo errante e dell'olandese volante; secondo Italo Calvino il racconto racchiude in sé le componenti fondamentali del mito americano: «potenza della natura, predestinazione individuale e tensione avventurosa».[2]

L'opera, un classico della letteratura americana, influenzò autori come Poe e Hawthorne[3], ma anche una scrittrice minore come Sarah Orne Jewett, che in Lady Ferry cita l'opera di Austin accostando il personaggio che dà il titolo al racconto a Peter Rugg.[4]

Popolari furono anche le sue Letters from London (1804), in cui descrisse dal punto di vista di un repubblicano della Nuova Inghilterra i politici e le personalità dell'epoca di Pitt e Fox.[5]

Peter Rugg, the Missing Man[modifica | modifica wikitesto]

La narrazione si presenta come una specie di inchiesta del narratore, dopo un casuale incontro con Peter Rugg. Questi, con la sua bambina, vaga attraverso l'America a bordo di un calesse trainato da un cavallo selvaggio e indomabile; e chiede a tutti quale sia la strada più breve per Boston.

Dovunque egli passi, uno scroscio di pioggia lo investe, anche quando il cielo è sereno. Stanco, fradicio, sbaglia ogni volta strada, e dubita sempre di trovarsi dove i suoi informatori gli dicono; pur non ricordando da quanto tempo abbia lasciato Boston e la sua abitazione, ha sempre la sensazione di essere prossimo alla meta e di poterci arrivare prima del tramonto.[6]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • William Austin, Strictures on Harvard University, Boston, John W. Folsom, 1798.
  • William Austin, An Oration, Pronounced at Charlestown, at the Request of the Artillery Company, on the Seventeenth of June; Being the Anniversary of the Battle of Bunker Hill, and of That Company, Charlestown, Samuel Etheridge, 1801.
  • William Austin, Letters from London: Written during the Years 1802 & 1803, Boston, William Pelham, 1804.
  • William Austin, An Essay on the Human Character of Jesus Christ, Boston, William Pelham, 1807.
  • William Austin, Peter Rugg, the Missing Man, in New England Galaxy, September 1824-January 1827. Edizione in volume: Peter Rugg, the Missing Man. With a Notice of the Author, Worcester, Mass., Franklin P. Rice, 1882.

Traduzioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • William Austin, Peter Rugg, l'errante, traduzione di Aldo Camerino, Venezia, Neri Pozza, 1946.
  • Bruno Tasso (a cura di), Peter Rugg, l'errante, in Incontri con Satana : antologia di racconti demoniaci, Milano, Sugar, 1961.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AUSTIN, William, in Enciclopedia degli autori, delle opere e delle letterature 1: A-CAS, Roma, Editrice italiana di cultura, 1982, p. 255.
  2. ^ Italo Calvino (a cura di), Racconti fantastici dell'Ottocento, Milano, Mondadori, 2015, p. 11.
  3. ^ Austin, William, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ Sarah Orne Jewett, Lady Ferry e altri racconti, traduzione di Margherita Guidacci, Milano, Biblioteca delle donne, 1982, p. 43.
  5. ^ Austin, William, su Sapere.it. URL consultato l'8 marzo 2017.
  6. ^ Pietro Rugg, l'uomo sperduto, in Dizionario letterario Bompiani delle opere e dei personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature 5: Opere: N-P, Milano, Bompiani, 1951, p. 542.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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