Washington Serafini

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Washington Serafini
NascitaPesaro, 1913
MorteMonte Rey, 4 aprile 1938
Cause della mortemorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea
Corpo Truppe Volontarie
Reparto3º Reggimento fanteria legionaria
Anni di servizio1932 - 1938
GradoTenente di complemento
GuerreGuerra di Spagna
Guerra di Spagna
CampagneArbegnuoc
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Washington Serafini (Pesaro, 1913Monte Rey, 4 aprile 1938) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Pesaro, nel 1913, figlio di Guido Baldo e Cornelia Carlotti.[2] Lavorava come insegnante presso una scuola elementare, quando nel 1931 fu ammesso a frequentare in qualità di allievo ufficiale di complemento della specialità bersaglieri nella Scuola di Milano e nel giugno 1932 ottenne la nomina a sottotenente dell'arma di fanteria nel 10º Reggimento bersaglieri.[2] Posto in congedo nel 1933, divenne allievo presso l'Istituto di educazione fisica della Farnesina a Roma, ma nel febbraio 1935 fu richiamare in servizio attivo per essere trasferito nel Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea.[2] Sbarcato a Massaua il 14 marzo, partecipò alla guerra d'Etiopia con il IV e il VI Battaglione eritreo e alle grandi operazioni di polizia coloniale al comando di una centuria della 2ª banda regolare "Uollega", prendendo parte volontariamente anche ad una rischiosa spedizione aerea a Lekemptì, nel cuore di una vasta regione non ancora occupata dalle truppe italiane.[2] Rientrato in Italia nel giugno 1937, il 6 settembre successivo partiva volontario per combattere nella guerra di Spagna dove fu posto al comando di un plotone arditi del battaglione d’assalto "Folgore".[2] Fu promosso tenente a scelta ordinaria con anzianità 1º luglio 1936.[2] Cadde in combattimento a Monte Rey il 4 aprile 1938, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale di esperimentato valore, chiedeva di partecipare, al comando di un nucleo arditi, all’attacco di una munita posizione nemica. Colpito una prima volta, non desisteva dall’audace tentativo di trascinare con l’esempio i suoi uomini, fino a quando, colpito una seconda volta e mortalmente, lasciava eroicamente la vita sul campo. Monte Rey, 4 aprile 1938 .[3]»
— Regio Decreto 28 luglio 1939.[4]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Al comando di una centuria di banda, da poco costituita partecipava alle operazioni per !‘occupazioni dei territori del sud-ovest etiopico ed in più fatti d’arme si distingueva per slancio e coraggio. Durante un aspro combattimento contro agguerrite forze ribelli, di iniziativa, alla testa dei suoi uomini, sorprendeva con rapida manovra decisiva ed ardita forti nuclei ribelli, infliggendo loro sensibili perdite e catturando armi. Kella (Magi), 16 marzo 1937
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di plotone di retroguardia di compagnia isolata ed attaccata da forze ribelli grandemente superiori di numero, sosteneva da solo, contenendolo con bravura, l’urto violento dell’avversario, dando modo al reparto di approntarsi a difesa. In due giorni di aspra lotta, caduto il comandante di compagnia fu l’anima della resistenza eroica, prodigandosi con generoso ardimento e superbo sprezzo del pericolo, riuscendo infine a fiaccare la baldanza avversaria e liberarsi dalla stretta portando ordinatamente in salvo i superstiti e tutti i materiali. Torrente Dennevà, 12 luglio 1936
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di un plotone arditi, conduceva i suoi uomini all’assalto sotto fuoco micidiale, disperdendo a bombe a mano forti nuclei nemici. Ferito alla spalla rifiutava ogni cura e continuava a combattere alla testa del suo reparto fino alla fine dell’azione. La Cordonera, 19 - 20 marzo 1938
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pur consapevole dei gravi pericoli ai quali si esponeva, partecipava volontariamente ad una arrischiata spedizione aerea nel cuore di una vasta regione non ancora occupata. Con entusiasmo si prodigava, dipoi, per la costituzione di una banda regolare che veniva subito impiegata in operazioni di grande polizia coloniale. Lehemtf, 14 ottobre 1936
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di una centuria di banda indigeni assegnata ad una colonna celere, eseguiva l’incarico di correre ad un ponte per assicurare una prima difesa con grande celerità ed ardimento. Sebbene dopo corsa veloce fosse giunto davanti al nemico con pochi gregari, insieme con gli esploratori del battaglione e alla compagnia di avanguardia, travolgeva e disarmava l’avanguardia avversaria già in posizione dall’altra parte del fiume, dando prova di ardimento e di sereno sprezzo del pericoloKellà, 26 novembre - Ponte sul Goggeb, 15-16 dicembre 1936
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di plotone sotto il fuoco avversario, alla testa del suo reparto assaltava una posizione avversaria, riuscendo con lancio di bombe a mano a fugarne i difensori ed infliggendo loro perdite. Lago Ascianghi, 4 aprile 1936

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 295.
  2. ^ a b c d e f g Combattenti Liberazione.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Washington Serafini, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 11 settembre 1939, guerra registro n. 30, foglio 91.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lucio Ceva, Spagne 1936-1939. Politica e guerra civile: Politica e guerra civile, Milano, Franco Angeli Editore, 2010.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 295.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]