Volo Iraqi Airways 163

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Volo Iraqi Airways 163
Un Boeing 737-200 della Iraqi Airways simile all'aereo coinvolto
Data25 dicembre 1986
TipoDirottamento aereo, esplosione in cabina di pilotaggio con conseguente schianto.
Luogo'Ar'ar
StatoBandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita
Coordinate30°59′00″N 41°01′00″E / 30.983333°N 41.016667°E30.983333; 41.016667
Tipo di aeromobileBoeing 737-270C
OperatoreIraqi Airways
Numero di registrazioneYI-AGJ
PartenzaAeroporto Internazionale di Baghdad, Baghdad, Iraq
DestinazioneAeroporto Internazionale Regina Alia, Amman, Giordania
Occupanti106
Passeggeri91
Equipaggio15
Vittime63
FeritiIgnoti
Sopravvissuti43
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Arabia Saudita
Volo Iraqi Airways 163
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Il volo Iraqi Airways 163 era un Boeing 737-270C, registrato come YI-AGJ, che venne dirottato nel 1986.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 dicembre del 1986, sulla rotta da Baghdad ad Amman, in Giordania, il volo 163 fu dirottato da quattro uomini. Il personale di sicurezza della Iraqi Airways cercò di fermare i dirottatori, ma una bomba a mano esplose nella cabina passeggeri, costringendo l'equipaggio a iniziare una discesa d'emergenza. Un'altra bomba a mano esplose nella cabina di pilotaggio, causando lo schianto dell'aereo vicino ad 'Ar'ar, in Arabia Saudita, dove si spezzò in due parti prendendo fuoco.

A bordo c'erano 106 persone, e di queste morirono 60 passeggeri e 3 membri dell'equipaggio. I passeggeri sopravvissuti riuscirono a dire alle autorità cosa era successo sull'aereo. Il dirottamento fu uno dei più mortali di sempre, ed è stato uno dei tanti svoltisi nel 1985 e nel 1986.

Poco dopo il dirottamento, il gruppo filo-iraniano Islamic Jihad Organization (un nome ampiamente usato da Hezbollah) ne rivendicò la responsabilità.[1] Uno dei dirottatori morti venne successivamente identificato dalla CIA come un cittadino libanese di nome Ribal Khalil Jallul, la cui foto del passaporto è stata abbinata al poster di un martire di Hezbollah trovato vicino a una moschea a Beirut.[2] L'Iraq accusò l'Iran di essere dietro l'attacco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Katherine Roberts, Milt Freudenheim e James F. Clarity, THE WORLD; 62 Are Killed In Hijacking Of Iraqi Jetliner, in The New York Times, 28 dicembre 1986. URL consultato il 25 agosto 2021.
  2. ^ Robert Baer, See No Evil, Three Rivers Press, 2002. p 113

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]