Vittima degli eventi

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Vittima degli eventi
Valerio Di Benedetto interpreta Dylan Dog
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2014
Durata50 min
Genereorrore, thriller, fantastico
RegiaClaudio Di Biagio
SceneggiaturaLuca Vecchi
Produttore esecutivoLuca Vecchi, Claudio Di Biagio
FotografiaMatteo Bruno
MontaggioGiovanni Santonocito
MusicheHelio Di Nardo, Francesco Catitti
ScenografiaMichele Modafferi
CostumiFederica Scipioni
TruccoLeonardo Cruciano, Francesca Galafassi
Interpreti e personaggi

Vittima degli eventi è un film del 2014 diretto da Claudio Di Biagio e basato sul fumetto italiano Dylan Dog.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Adele sta passeggiando con suo fratello su Ponte Sant'Angelo, quando è vittima di un'agghiacciante apparizione. La ragazza deciderà di rivolgersi a Dylan Dog, l'indagatore dell'incubo (trasferitosi in Italia), e al suo assistente Groucho, per cercare una spiegazione alle sue ricorrenti visioni.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è un mediometraggio finanziato tramite un'operazione di crowdfunding lanciata su Indiegogo da Claudio Di Biagio e Luca Vecchi, in collaborazione con The Jackal.

Il creatore di Dylan Dog Tiziano Sclavi, venuto a conoscenza del progetto quando ancora stava muovendo i suoi primi passi, aveva contattato Claudio Di Biagio e Luca Vecchi inviando loro una mail, ma i due, credendo si trattasse di uno scherzo, la cestinarono.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 ottobre 2014 è stato presentato in anteprima al MAXXI, in occasione di Wired Next Cinema, all'interno del Festival internazionale del film di Roma.[2]

Successivamente è stato proiettato a Cinecittà World, a Lucca Comics & Games, a I 400 Corti Film Fest[3] e, esclusivamente per i donatori, a Roma, Napoli e Milano.[4]

Il film è disponibile sul canale YouTube dei The Jackal dal 2 novembre 2014.[5]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Roberto Recchioni, all' epoca curatore di Dylan Dog, ha assistito alla prima e, mantenendo le dovute distanze (i diritti cinematografici non appartengono alla Bonelli, che non è legata al film[6]) ha detto di essersi divertito e di aver apprezzato il rispetto per il personaggio e l'attenzione per i dettagli.[7]

Pur con qualche riserva relativamente a soggetto e sceneggiatura, commenti positivi sono arrivati anche dai siti italiani BadTaste.it, Fumettologica e Comingsoon.it.[8][9][10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riccardo Lo Bue, Dietro le quinte di Vittima degli eventi, su farefilm.it, Fare Film, 26 dicembre 2014. URL consultato il 26 dicembre 2014.
  2. ^ Giorgio Viaro, Vittima degli Eventi: finalmente Dylan Dog! La recensione dopo la prima mondiale al Festival di Roma, su bestmovie.it, Best Movie, 25 ottobre 2014. URL consultato il 2 marzo 2015.
  3. ^ I 400 Corti Film Fest 2014, su cinemaitaliano.info.
  4. ^ Marco Pedersini, "Vittima degli eventi", il film su Dylan Dog pagato dai fan, su rollingstone.it, Rolling Stone Italia, 20 ottobre 2014. URL consultato il 4 marzo 2015.
  5. ^ Filmato audio "The Jackal", VITTIMA DEGLI EVENTI, su YouTube, Claudio Di Biagio e Luca Vecchi, 2 settembre 2014. URL consultato il 5 novembre 2015.
  6. ^ L'Huffington Post, "Dylan Dog", il curatore della serie a fumetti Roberto Recchioni: "Torniamo alle origini. E Gipi disegnerà una copertina", su huffingtonpost.it, L'Huffington Post, 19 luglio 2014. URL consultato il 2 marzo 2015.
  7. ^ Festival di Roma: Roberto Recchioni commenta Vittima degli Eventi, il fan movie di Dylan Dog, su bestmovie.it, Best Movie, 25 ottobre 2014. URL consultato il 2 marzo 2015.
  8. ^ Gabriele Niola, Abbiamo visto Dylan Dog – Vittima degli eventi e vi raccontiamo com'è!, su badtaste.it, 24 ottobre 2014. URL consultato il 17 agosto 2015.
  9. ^ Federico Gironi, Vittima degli eventi: alcune considerazioni a partire dal fan movie su Dylan Dog, su comingsoon.it, 3 novembre 2014. URL consultato il 17 agosto 2015.
  10. ^ Valentin Griner, Vittima degli Eventi. Molto più che un fan movie (di Dylan Dog) [Recensione], in Fumettologica, 29 ottobre 2014. URL consultato il 3 febbraio 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]