Villa Cademartori

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Villa Cademartori
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàBlevio
IndirizzoFrazione Girola, 12
Coordinate45°50′14.43″N 9°06′02.77″E / 45.837343°N 9.10077°E45.837343; 9.10077
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Usoprivato

Villa Cademartori, conosciuta anche come Villa Cramer[1], è una costruzione adagiata direttamente sulle sponde del lago di Como, a Blevio[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1842, l’edificio fu una proprietà di villeggiatura familiare degli Artaria, tra i più celebri editori musicali dell'epoca[3], famiglia che circa un secolo prima aveva iniziato la costruzione della dimora[4]. Dagli Artaria, la proprietà fu venduta a Giorgio Mylius[3], commerciante e banchiere di origine tedesca, il quale commissionò una importante campagna di restauri e ristrutturazioni a vari professionisti,[4] tra quali l'architetto Giuseppe Balzaretto.[5] L'edificio fu quindi trasformato in un palazzo dallo stile sobrio, severo, ma al tempo stesso elegante; molto probabilmente lo stesso Balzaretto si occupò anche della sistemazione dell'adiacente giardino[2].

Dopo la morte del Myluys, la villa passò nelle mani della sua seconda moglie Sophie Elisabeth Vonwiller, che la cedette al genero Corrado Cramer[3]. Fu quest'ultimo[3], tra il 1864[5] e il 1866, a commissionare all'architetto tedesco Gottfried Semper una nuova ristrutturazione[5], al termine della quale l'edificio venne trasformato in un villino in stile neorinascimentale[3]. Questa seconda fase di lavori vide pure la partecipazione dell'architetto Emilio Alemagna (già progettista di palazzo Cramer a Milano), il quale ebbe l’idea di realizzare la scuderia ed il viale carrozzabile[5] che, superando una forte pendenza, congiunge la villa con la strada principale per Como. Dai Cramer la villa passò poi di proprietà ai Cademartori,[2] già possessori di un'azienda casearia, i quali rilevarono la tenuta già prima del termine del Secondo Conflitto Mondiale.[4]

Negli anni Ottanta del Novecento si assistette ad un’ulteriore ristrutturazione, per opera dell'architetto Margheritis, che comportò il frazionamento in appartamenti[2], uno dei quali di proprietà della cantante Milva[6][3] e un altro del calciatore tedesco Karl Heinz Rumenigge, in forza all'Internazionale dal 1984 al 1987.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio si trova all’interno di una conca denominata "Girola", termine che deriva dal dialetto "gerùn", cioè ghiaione, ad indicare una zona frutto di un antico smottamento di terreno[2].

La villa si sviluppa su due piani, a cui si aggiunge una torretta che, guardando la costruzione dal lago si erge sul lato destro[1]. Il primo piano dell'edificio è caratterizzato da una serie di finestre timpanate e da una terrazza contornata da una balaustra in pietra, ornata da numerose statue. La terrazza è sorretta da un portico dorico trabeato, che forma una sorta di pronao per l'ingresso principale[2].

La villa è circondata da un parco all’interno del quale si registra la presenza di una grotta naturale[4] e di numerosi alberi secolari (tra cui un enorme platano ed un pregiato cedro del Libano[2]).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Villa Cramer, Via E. Caronti, 11 - Blevio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  2. ^ a b c d e f g Villa Cademartori - complesso, Via Girola, 12 - Blevio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  3. ^ a b c d e f Bartolini, p. 154.
  4. ^ a b c d Trabella, cap. 49.
  5. ^ a b c d Belloni et al., p. 246.
  6. ^ Paolo Ferrario, BLEVIO: le ville sul lago. Percorso guidato da TINO TAJANA. In La Provincia, 3 giugno 2019, su COATESA.com, 10 giugno 2019. URL consultato il 14 dicembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
  • Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].
  • Francesca Trabella, 50 Ville del Lago di Como, Lipomo, Dominioni Editore, 2020, ISBN 978-88-87867-38-1.