Victory Records

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Victory Records
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Fondazione1989
Fondata daTony Brummel
Sede principaleChicago
SettoreMusicale
ProdottiPunk rock
Sito webwww.victoryrecords.com

La Victory Records è un'etichetta discografica fondata da Tony Brummel e con sede a Chicago, Illinois.

Il fondatore è divenuto celebre per la sua critica al negozio di download digitale della Apple, iTunes, il quale, secondo il produttore, «ruba l'anima alla musica».[1] Attualmente, comunque, la musica pubblicata dalla Victory è acquistabile anche su iTunes, mostrando come Brummel sia tornato sui suoi passi.[2]; alcuni album della Victory sono stati pubblicati anche dalla iTunes australiana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Originalmente incentrata sui gruppi hardcore punk, la Victory si è poi specializzata anche nel metalcore, nell'indie rock, nel post-hardcore, nello ska punk e nel pop rock. L'etichetta ha pubblicato diversi album che hanno venduto oltre 250 000 copie, tra le quali il disco di platino The Silence in Black and White, il triplo disco d'oro If Only You Were Lonely, entrambi degli Hawthorne Heights, e gli album dei Taking Back Sunday Tell All Your Friends e Where You Want to Be.

All'inizio del 2002, il 25% dell'etichetta è stato acquisito dalla Universal Music Group.[3] L'operazione, comunque, è stata ritirata l'anno successivo dalla Victory.[4] La Victory è attualmente distribuita dalla RED Distribution, di proprietà della Sony Music.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) iTunes steals music's soul, su macworld.co.uk, MacWorld, 16 febbraio 2006. URL consultato il 23 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2007).
  2. ^ (EN) Victory Records: Cute Without the eMusic, su strangeglue.com, Strange Glue, 4 aprile 2007. URL consultato il 23 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2010).
  3. ^ (EN) MCA acquires 25% of Victory Records, su punknews.org, PunkNews, 17 aprile 2002. URL consultato il 23 maggio 2009.
  4. ^ (EN) MCA / Victory deal falls apart, su punknews.org, PunkNews, 20 ottobre 2002. URL consultato il 23 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN135039960 · ISNI (EN0000 0000 9214 1396 · WorldCat Identities (ENviaf-135039960