Vanni Marcoux

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Vanni Marcoux nel 1932

Vanni Marcoux, pseudonimo di Jean Emile Diogène Marcoux o di Giovanni Emilio Diogenio Marcoux (Torino, 12 giugno 1877Parigi, 22 ottobre 1962), è stato un cantante, baritono e basso francese, nato in Italia di madre italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel ruolo di Guido Colonna nell'opera di Henry Février Monna Vanna, 1909
Nel ruolo di Panurge in Panurge di Jules Massenet
L'anteprima de L'Aiglon di Arthur Honegger e Jacques Ibert, Monte Carlo, 13 marzo 1937

Vanni Marcoux, figlio di padre francese e di madre italiana, nacque a Torino il 12 giugno 1877, e si avvicinò al canto seguendo le lezioni di Collini a Torino e di Frédéric Boyer al Conservatorio di Parigi.[1][2]

Contemporaneamente studiò giurisprudenza e solamente dopo aver ottenuto la laurea, Marcoux si dedicò a tempo pieno al canto.[1][3]

Debuttò in Francia nel 1899, a Bayonne, come Frère Laurent,[1][2][4]dopo di che si esibì in numerosi teatri provinciali oltre che cantare a La Monnaie/De Munt di Bruxelles,[1][2] e a Torino nel 1894 come Sparafucile.[3]

Nel 1905 cantò per la prima volta alla Royal Opera House di Covent Garden, come Basilio e vi ritornò ogni stagione fino al 1912,[2][3] invece nel 1909 esordì all'Opéra national de Paris di Parigi, nel ruolo di Guido Colonna in Monna Vanna di Henri Février, un ruolo che lo rese famoso.[1][2]

Tre anni dopo è apparso nel ruolo principale del Don Chisciotte di Jules Massenet, che risultò il suo più grande successo, e lo stesso Massenet scrisse la sua opera Panurge appositamente per lui, nel 1913.[1]

Prima della prima guerra mondiale Vanni Marcoux era prevalentemente un basso, e cantava anche Hunding di Richard Wagner.[1]

Per un quarantennio Marcoux è stato un protagonista della vita musicale parigina, principalmente all'Opéra, ma anche al Théâtre national de l'Opéra-Comique, interpretando ruoli in opere contemporanee come la Lysistrata di Raoul Gunsbourg, Monna Vanna e La Femme nue di Février e L'Aiglon di Arthur Honegger-Jacques Ibert.[1][2]

In seguito si esibì in America, all'Opera di Boston dove ottenne consensi, nella Pelléas et Mélisande, come Golaud. La sua drammatica interpretazione di Mefistofele in Faust ebbe molto successo.[1]

Senza dubbio, Vanni Marcoux doveva molto del suo successo negli Stati Uniti d'America alla celebre soprano Mary Garden, con la quale collaborò in molti spettacoli, quali Tosca e Carmen, nel 1913 e dal 1926 fino al 1931.[1][2][4]

Si esibì al Teatro alla Scala come Boris con Arturo Toscanini nel 1922,[3] invece tra il 1938 e il 1943 insegnò canto al Conservatorio di Parigi[3] e dal 1948 al 1951 Vanni Marcoux diresse il Grand Théâtre de Bordeaux.[1][2]

La sua voce si contraddistinse per un suono poco basso, un suono in alto con una grande luminosità e un carattere molto più "fresco" della maggior parte dei bassi, ed eseguì le sue prestazioni con un timbro quasi un tenore;[1] inoltre si distinse per le doti espressive e recitative.[1][2][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Vanni-Marcoux, su cantabile-subito.de. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  2. ^ a b c d e f g h i (EN) The Grove Book of Opera Singers, su books.google.it. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  3. ^ a b c d e (ES) Vanni Marcoux (XML), su enciclopedia.cat. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  4. ^ a b c le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 265.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Carolyn Abbate e Roger Parker, A History of Opera, New York, W W Norton & Co Inc, 2012.
  • (EN) Arthur Eaglefield Hull, A Dictionary of Modern Music and Musicians, Londra, Dent, 1924.
  • (FR) Gustav Kobbé, Tout l'opéra, de Monteverdi à nos jours, Robert Laffont, 1999.
  • (EN) Vanni Marcoux, in Recorded Sound, 1968, p. 266-272.
  • (a cura di) Aldo Nicastro, Guida al Teatro d'Opera, coll. Le Guide Zecchini 2, Varese, Zecchini Editore, 2011.
  • (EN) M. Scott, The Record of Singing to 1914, Londra, Duckworth, 1977.
  • (EN) D. Shawe Taylor, Vanni Marcoux, in Opera, XIV, 1963.

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