Utente:Meri1996/Sandbox

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Cinzia Bevilacqua (Brescia, 30 luglio 1963) è una pittrice italiana.

   “[…] nei suoi dipinti l’artista riduce gli oggetti e le figure a ‘servitori’ del colore e, paradossalmente, il colore ha come unico veicolo per esistere e vivere l’apparire in quelle forme. Non per questo il dato poetico viene a mancare: anzi ne esce esaltato, purificato da tutto quanto si avverte ormai come disturbo. E’ una pittura sempre di più trattata sul registro del pianissimo, con un tocco che entra nelle cose senza disturbarle. E’ una pittura che vive della luce come modo per esprimere la forma che si sostanzia del colore. E’ una lunga meditazione sul rapporto tra il visibile e il suo senso”. (Giuseppe Fusari) 

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinzia Bevilacqua é nata a Brescia il 30 Luglio 1963. Dopo la prima formazione presso il Liceo Artistico Vincenzo Foppa di Brescia, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida del prof. Goffredo Trovarelli. Durante gli anni fiorentini, ha frequentato come studentessa la scuola libera del nudo, lo studio di Pietro Annigoni, il ritrattista di re e regine, e quello di Goffredo Trovarelli, suo maestro. Terminati gli studi, è rientrata a Brescia dove ha conseguito l’abilitazione all'insegnamento. Dal 2003, a seguito della mostra personale Ritratti di Natura presso Villa Glisenti, inaugurata dal prof. Vittorio Sgarbi (redattore anche del testo critico), Roberto Armenia e Adriano Primo Baldi, esercita la sua attività come libero professionista.

La formazione fiorentina e le successive esperienze di approfondimento degli stili antichi e delle tecniche più svariate, hanno portato Cinzia a preferire la tecnica a olio, cimentandosi, comunque, anche nella tempera e nella pittura su vetro. Da questi ultimi esperimenti sono nate alcune copie e d'apres assai apprezzate, soprattutto presso la committenza ecclesiastica.

Pittrice di intensa poesia, si è segnalata in diverse manifestazioni e presso molti premi internazionali dove ha riscosso il favore della critica, che ne ha evidenziato la fresca vena narrativa, la vivacità descrittiva e, specie nei ritratti, una sensibilità introspettiva di affascinante profondità.

Di sua mano sono numerosi ritratti del mondo della cultura, dello spettacolo e dell'imprenditoria: K'akhaber K'aladze, Pierangelo Pedersoli (Davide Pedersoli &Co. - Riproduzione armi), Pupi Avati, Diego Toscani (Promotica e Demo), Vittorino Andreoli, Giovanni Pedrotti (Innova Group), Erminio Bonatti, Christine Manfredi, Monsignore Luciano Monari, Tina Leonzi, Annamaria Gandolfi, [[Alberto Angela, Piero Angela e numerosi altri. Numerose anche le committenze, tra queste la più significativa è il dipinto istituzionale per i cinquant'anni della Fondazione delle Nobili Rubinetterie.

Selezionata per il Volume “Brescia Le Protagoniste” di Enrico Bazzani (2007) con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

Di lei hanno scritto: Vittorio Sgarbi (“I Giudizi di Sgarbi”), Roberto Armenia, Giuseppe Fusari, Giovanna Galli, Paolo Zauli, Michele Fuoco, Luciano Spiazzi, Mauro Corradini, Fausto Lorenzi, Enrico Bazzani.

É apparsa in Italia e all’estero in mostre personali e collettive insieme con: Reggiani, Dorazio, Luino, Del Pezzo, Ferroni, Luporini, Tonelli, Abbozzo, Cappelli, Annigoni.

Attualmente è docente di Tecniche Pittoriche 1 e Pittura presso l’Accademia Santa Giulia di Brescia.


Mostre personali più significative[modifica | modifica wikitesto]

La forma del colore[modifica | modifica wikitesto]

La mostra personale La Forma del Colore è stata ospitata nel novembre 2010 nel prestigioso e suggestivo Palazzo Avogadro presso il comune di Sarezzo (Brescia). Si è trattato di un evento culturale di notevole rilevanza, durante il quale sono state proposte numerose iniziative di alto livello.

Di particolare importanza è stato l’omaggio alla cultura realizzato con la mostra di grafica originale di Sandro Luporini, artista di fama nazionale e il cui nome è legato ai significativi eventi pittorici del “Realismo Esistenziale”. Oltre all’attività di pittore, Luporini ha collaborato per la scrittura dei testi delle canzoni e degli spettacoli teatrali di Giorgio Gaber per oltre 30 anni. La mostra, curata da Micaela Bonavia, si è proposta come omaggio a Gaber.

Metamorfosi di uomini e di cose[modifica | modifica wikitesto]

   “[..] il "Motivo della Metamorfosi" è ripreso in questi dipinti per indicare la capacità di guardare e di riprendere la realtà secondo angolazioni sempre diverse, capaci di rivelare particolari inediti di quello che sempre abbiamo sotto gli occhi […]”. (Giuseppe Fusari)

Realizzata nel dicembre 2011 presso Rocca San Giorgio (Castello di Orzinuovi, Brescia), la mostra personale dal titolo Metamorfosi di Uomini e di Cose, presentata dal Prof.Giuseppe Fusari, ha visto l’esposizione di nuovi ritratti e nature morte della pittrice. Soggetto principale della mostra è stata la serie dei claustrofobici, frutto di accurati studi sulla figura maschile e con i quali Cinzia ha reso omaggio alla plasticità di ascendenza michelangiolesca. Al contrario, le nature morte pongono il soggetto “al centro di una campitura ampia e ariosa, in una sorta di vuoto denso e respirante - in realtà elemento attivo della composizione - che si sostanzia di vibranti velature e diffusa luminosità" (Galli, 2011).

FiftyFifty[modifica | modifica wikitesto]

Dal 22 giugno al 10 agosto 2013, con il patrocinio del Museo Diocesano di Brescia, si è svolta a Villa Glisenti la personale per celebrare i cinquant'anni della pittrice dal titolo FiftyFifty (titolo scelto dall’ideatore e curatore della mostra don Giuseppe Fusari). Durante la mostra sono stati esposti ritratti raffiguranti i soggetti più vari: amici, parenti, conoscenti e personaggi famosi. Anche in quest’occasione, non sono mancati gli eventi collaterali culturali che Cinzia è solita organizzare in occasione delle sue esposizioni, i quali hanno visto la partecipazione attiva di Philippe Daverio (presentazione del libro Il museo immaginato), Paolo Crepet (presentazione del libro Elogio all’amicizia), Valerio Massimo Manfredi (presentazione del libro Il mio nome è nessuno – Il giuramento) e Mario Ventura (presentazione del libro Le figure di Pinocchio). Significativi sono stati anche la mostra fotografica di Franca Lovino (Una nuda verità) e il concerto pianistico di Andrea Bettini.

Uno sguardo dentro[modifica | modifica wikitesto]

Inaugurata il 29 Novembre al 2019, la pittrice e il fotografo Alessandro Montanari, in collaborazione con Dario D’Ambrosi e il Teatro Patologico di Roma, hanno concretizzato una mostra di pittura e fotografia presso Palazzo Velli a Roma. Uno sguardo dentro è nata dalla volontà di dare voce a quei ragazzi che, nonostante le difficoltà create dalla loro disabilità fisica e mentale più o meno grave, cercando di farsi spazio nel mondo. Scopo della mostra è stato infatti quello di “indagare attraverso un occhio artistico l'universo emotivo che accomuna noi all'altro”.

La mostra è stata realizzata in concomitanza al quarantesimo anno della legge 180, la legge Basaglia per l’abolizione dei manicomi. I soggetti ritratti sono stati i ragazzi del Teatro Patologico, fondato e diretto da Dario D’Ambrosi, uno dei maggiori artisti d’avanguardia italiani. L’idea di partenza è stata quella di creare un punto di contatto tra l’arte teatrale e la malattia mentale. Il progetto, in collaborazione con l’Università Tor Vegata di Roma, è il primo corso universitario al Mondo di Teatro Integrato all’Emozione.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]