Utente:Automa00/Lo stupro nella Bibbia ebraica

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Parte di una serie sulla Bibbia

La Bibbia ebraica contiene numerosi riferimenti allo stupro e ad altre forme di violenza sessuale, sia nella Legge di Mosè, che nelle sue narrazioni storiche e nella sua poesia profetica.

Storia della dottrina/cultura/erudizione[modifica | modifica wikitesto]

Fino al XX secolo inoltrato, la maggior parte dei traduttori e dei commentatori non riconosceva alcun testo nella Bibbia ebraica come contenente atti di stupro. Alcuni racconti come quelli di Sansone e Dalila (Giudici 16) e Sichem e Dina (Genesi 34) furono addirittura interpretati come storie d'amore (ad esempio come fughe d'amore) piuttosto che come storie di stupri. [1] Una rara eccezione è un'affermazione di Thomas Paine, dove in The Age of Reason (1795) disse che Numeri 31 ritraeva Mosè mentre ordinava agli Israeliti di uccidere tutti i Madianiti con l'eccezione delle ragazze vergini, le quali potevano essere risparmiate per quello definito da Paine come "dissolutezza": "Tra i detestabili antagonisti che in qualsiasi periodo del mondo avrebbero disonorato il nome dell'uomo, è impossibile trovarne uno peggiore di Mosè, se questo racconto è vero. Diede l'ordine di massacrare i ragazzi, massacrare le madri e rendere dissolute le figlie." [1] [2] In An Apology for the Bible (1796), Richard Watson, vescovo di Llandaff, cercò di confutare le argomentazioni di Paine: [2] "Non vedo nulla in questo procedimento, se non una buona condotta, unita alla pietà. [ ...] Le donne-bambine non erano riservate a scopi di dissolutezza, ma di schiavitù." [3] In ogni caso, Paine non era patricolarmente concentrato sulla violenza sessuale; questo esempio faceva parte della sua critica generale all'etica cristiana. [2] L'opera di Johannes Pedersen Israel, Its Life and Culture (1926, 1940), comunemente citata dagli studiosi per informazioni sulle convenzioni sessuali israelite, non menziona mai lo stupro, ma solo "gradi di relazione proibiti". Diversi passaggi della Bibbia, che in seguito furono ampiamente riconosciuti come "testi sullo stupro", furono definiti da Pedersen come "accordi matrimoniali inappropriati". [5]

Non fu prima della fine degli anni '70, con l'insorgenza movimenti anti-stupro data dal femminismo di seconda ondata, che le studiose femministe sono arrivate di comune accordo/consensus che alcuni testi della Bibbia ebraica facevano riferimenti allo stupro, come nell'episodio della concubina del Levita dove i Beniamini sequestrarono le vergini di Jabesh-Gilead and Silo, considerati stupri di grppo (Judges 19–21).[6] C'è da aggiungere, che inizialmente erano in disaccordo se alcuni episodi come quello di Dinah (Genesi 34) ed Agar contenevano o no violenze sessuali.[7] Alcuni dei lavori più riconosciuti in questa era formativa dello studio di stupri biblici nella letteratura religiosa erano:[8]

  • Phyllis Trible's Texts of Terror: literary-feminist readings of Biblical narratives (1984), the first feminist scholarly publication which posited that Hagar (Genesis 16; 21), Tamar (2 Samuel 13) and the Levite's concubine (Judges 19) were rape narratives.
  • J. Cheryl Exum's Fragmented Women: Feminist (Sub)versions of Biblical Narratives (1993) on the wife-sister stories (Genesis 12; 20; 26), Dinah (Genesis 34), Samson and Delilah (Judges 16), the Levite's concubine (Judges 19), and Bathsheba and David (2 Samuel 11) as rape stories.
  • Renita J. Weems' Battered Love: Marriage, Sex, and Violence in the Hebrew Prophets (1995) on sexual violence in marriage metaphors in Hosea, Jeremiah, and Ezekiel.
  • Jonathan Kirsch's The Harlot by the Side of the Road: Forbidden Tales of the Bible (1997) on Lot's daughters (Genesis 19), Dinah (Genesis 34), and Tamar (2 Samuel 13) as three rape stories.

Riguardo l'atteggiamento della Bibbia ebraica verso lo stupro, in particolari le leggi del sesso dal capitolo 20 a 22 nel Deuterenomio, si sono distinte due scuole di pensiero: in un campo vi sono studiosi come Richard Elliott Friedman e Shawna Dolansky, che riguardo a "Women's Status" in The Bible Now (2011) scrissero: "Cosa non dovrebbe essere messo in dubbio è la visione biblica dello stupro: è orrida. Lo stupro è svilito negli episodi della Bibbia. Non è tollerato nelle leggi bibliche."[4] ; nell'altro campo vi sono studiosi come Harold C. Washington, che in 'Lest he die in the battle and another man take her': Violence and the construction of gender in the laws of Deuteronomy 20–22 (1998) concluse: "Le leggi non proibiscono la violenza sessuale; piuttosto stipulano le condizioni sotto i quali gli uomini potrebbero commettere uno stupro."[5]

Terminologia[modifica | modifica wikitesto]

Studiosi come Susanne Scholz (2021) hanno fatto notare che i significati delle parole nella Bibbia ebraica dipendono sempre dal loro contesto, e traduttori e commentatori spesso misinterpretano termini, non riconoscono importanti sottigliezze nei toni, o utilizzano eufemismi per la violenza sessuale. Perfino nell'inglese moderno, il verbo 'to rape' non si riferisce necessariamente alla violenza sessuale, ma può essere usato metaforicamente per descrivere l'essere soggetto a esperienze fortemente sgradevoli ma in un contesto non sessuale.[11] In maniera molto simile, un verbo ebraico, ad esempio עָנָה "anah" di solito significa 'stuprare, forzare/violare sessualmente', ma in alcuni contesti non sessuali è tradotto con 'opprimere', 'indebolire', e vari. D'altro canto, parole solitamente non-sessuali potrebbero talvolta descrivere qualcosa di sessuale; un verbo come עָשַׁק "'āšaq" di solito significano 'schiacciare, distruggere, opprimere', ma in un particolare verso della Bibbia (Isaiah 23:12) potrebbe significare 'stuprare' in connessione all'uso del termine 'figlia vergine', visto il significato sessuale del termine vergine.[12] La Bibbia ebraica è anche piena di eufemismi e slang sessuali che potrebbero risultare difficili da capire e interpretare per un lettore moderno. 'Coricarsi con', 'conoscere', 'venire a', e 'di scoprire la nudità di' sono degli esempi in cui, in particolari contesti, significano 'fare sesso'. Queste frasi non implicano necessariamente che l'atto sessuale sia forzato, e potrebbero descrivere sesso consensuale, ma specialmente se il contesto della narrazione aggiunge forme di coercizione (come violenza e intimidazione), o afferma che l'atto serva come 'punizione', allora 'stuprare' diventa una traduzione plausibile. In maniera simile, parole come 'gonne', 'nudità' e 'vergogna' potrebbero essere eufemismi per 'genitali di una donna'.[13]

Verbi che potrebbero significare "stuprare" o "fare sesso"[modifica | modifica wikitesto]

  •  עִנָה inah[6] = (esplicito) stuprare, forzare [sessualmente], contaminare, violare, to ravish, trattare male, to afflict, rendere più umile/umiliare, opprimere, sottoporre/sottomettere/soggiogare, indebolire;[7] probabilmente significa 'stuprare' in Giudici 20:5[note 1] e 2 Samuele 13:14.[note 2][16]
  •  עָשַׁק āšaq = schiacciare, distruggere, opprimere, (+ virgin) stuprare? (Isaiah 23:12)[17][8]
  •  בּוֹא = venire (su), venire addosso, (eufemismo) fare sesso con, entrare/inserire, portare, andare, scendere (il sole)[9]
    • sa volte combinato con אֵל el = in, dentro. Esempi: 2 Samuele 16:21–22.
  •  גָּלָה gālâ = scoprire (nudità), spogliare (vestiti), (implicito) stuprare [17][10]
  • נָבֵל nābal (pi'el) = (esplicito) violare sessualmente (ex. in Genesi 34:7, Giudici 19–21, 2 Samuele 13:12, e 3 Nahum 6),[21] rendere vile, disonorare, trattare con disdegno, rendere sciocco[11]
  •  פִּתָה pitâ, pithah[12] = invogliare/attirare, sedurre, persuadere, ingannare, prendere in giro, lusingare? (Proverbi 20:19), prevalere? (Ezechiele 14:9), di alludere? (Osea 2:14), (in pi'el (aggiunge forza)) di convincere/forzare sessualmente? (Giudici 14:15, Giudici 16:5, Osea 2:14)[24][13]
    • a volte combinato con חָזַק ḥāzaq, chazaq = di essere (più) forte, di diventare forte/potente, di prevalere/sopraffarre, predere/acchiappare, di tenere/mantenere, fortificare/indurire (sé stessi, qualcun'altro, o un oggetto ex. il cuore del Faraone in Esodo 4–14), riparare/fortificare (una struttura difensiva, 2 Re 12, 2 Cronache 11;24;26, Neemia), essere coraggioso, incoraggiare/persuadere.[14] Gli studiosi discutono se la combinazione di פָּתָה pātâ e חָזַק ḥāzaq, per esempio in Geremia 20:7, dovrebbero essere capiti come stupri o no.[27]
  •  רָאָה rā'â = vedere (genitali esposti),[15] (implicito) stuprare[17]
  •  שָׁגַל šāgal = (vulgar) sequestrare, stuprare, violare, (traduzione eufemistica) coricarsi con (Deuteronomico 28:30, Isaiah 13:16, Geremia 3:2, Zaccaria 14:2)[17][16]
  •  שָׁכַב šākab = coricarsi (sotto), dormire, (eufemismo) coricarsi/dormire con, (+ forza) stuprare.[17][17]
  •  סוּר sur = togliere/spogliare (vestiti o altri oggetti), prendere/togliere, decapitare, separare, girarsi (o: declinare), revocare/ritirarsi, partire/andarsene[18]
  •  טָמֵא tame = (passivo) diventare sporco, essere pronunciato sporco, (attivo, passivo o riflessivo) contaminare (qualcuno, sé stesso) / essere profanato, (implicito) avere sesso illicito con qualcuno/essere soggiogato a fare sesso illicito con qualcuno (per seduzione o stupro)[19]
  •  תָּפַשׂ tāphaś = prendere, afferrare, catturare, agguantare, cogliere, a tenere, arrestare, occupare, profanare, maneggiare/brandire/giocare (un oggetto)[20]
  •  צָחַק tsachaq = (positivo) ridere, scherzare/prendere in giro, intrattenersi, accarezzare/fare l'amore/fare sesso(Genesi 26:8),[17] giocare[21]
  •  יָדַע yada = conoscere, (eufemismo) fare sess(uali relazioni)o con, (eufemismo) (+ forza) stuprare[17][22]
    • a volte combinato con מִשְׁכָּב miš-kaḇ ("letto", colloquialmente "stendersi (giu)")[23] = (letteralmente) di conoscere nel letto, (vecchie traduzioni della Bibbia) di conoscere intimamente/carnalmente/di conoscere per essersi stesi insieme, (traduzioni della Bibbia moderne) fare sess(uali relazioni)o con (ex. Numeri 31:18, dove la frase 'donne bambine le quali non hanno conosciuto uomo a letto' è a volte tradotto semplicemente come 'ragazze vergini')[24]
  •  זָנָה zanah = (peggiorativo) di comportarsi come una prostituta/puttana, di giocare a fare la meretrice/troia, di andare a "puttanare", di commettere fornicazione, di commettere troiaggine, di essere infedele/adultera[25]

Nomi per genitali[modifica | modifica wikitesto]

  •  בָּ֫טֶן beṭen = grembo, addome[39]
  •  עֶרְוָה 'erwâ, ervah = nudità, carne nuda, genitali[40]
  •  חֶרְפָּה ḥerpâ, cherpah = vergogna, vagina[40]
  •  מַ֫עַר ma'ar = nudità, genitali[13]
  •  פּוֹת pōt = (solo in Isaiah 3:17, volgare) fica, (traduzione eufemistica) parti private, (fronte)testa/scalpo, (solo in 1 Re 7:50) maniglia/serratura della porta [41][26]
  •  שֹׁ֛בֶל šō-ḇel = gonna (anche eufemismo per i genitali delle donne[13])

Nomi per umiliazione[modifica | modifica wikitesto]

  •  נְבָלָה nebalah = stupro, atto/cosa vergognoso, follia, cattiveria, stoltezza[17][27]
  •  קָלוֹן qālôn = disgrazia, disonore, vergogna[28] (anche eufemismo per i genitali delle donne[13])
  •  רֹ֫אּי roi = (peggiorativo) vituperio, spettacolo, appearenza/apparizione[29]

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Genesi[modifica | modifica wikitesto]

Genesi 9[modifica | modifica wikitesto]

In Genesi 9:22, subito dopo il racconto del diluvio della Genesi, è scritto che Cam, un figlio di Noè, "vide" la "nudità" di suo padre, una frase che altrove nella Bibbia ebraica può significare "ha fatto sesso con". Alcune interpretazioni concludono che Cam abbia fatto sesso con Noè, forse lo ha addirittura "sodomizzato" nel sonno. Le stesse spiegazioni si trovano in tre traduzioni greche della Bibbia, che sostituiscono la parola "vedere" nel versetto 22 con un'altra parola che denota relazioni omosessuali. A causa di ciò, Noè lanciò una maledizione su Canaan, figlio di Cam, e sui suoi discendenti, i Cananei . [30]

Genesi 19[modifica | modifica wikitesto]

Jan Wellens de Cock, Lot e le sue figlie

Genesi 19 presenta un tentato stupro di gruppo. Due angeli arrivano a Sodom, e Lot gli mostra ospitalità. Tuttava, gli uomini di Sodom hanno circondato la casa di Lot e hanno richiesto di dargli i due ospiti per stuprarli. Lot offre alla folla le sue due figlie vergini al posto degli angeli. The mob refuses Lot's offer, but the angels strike them with blindness, God eventually destroys the city, and Lot and his family escape.

Genesi 19 continua dicendo che le figlie di Lot lo fecero ubriacare e fecero sesso con lui. Quindi, il mito di fondazione di Moab e degli Ammoniti, nemici ricorrenti di Israel, nacque così. Molteplici commentatori descrivono questo atto sessuale come stupro. Esther Fuchs (2003) suggerisce che il testo presenta le figlie di Lot come le "iniziatrici e responsabili dello stupro incestuoso."[31]

Gerda Lerner (1986) ha suggerito che, a causa del fatto che la Bibbia ebraica prende per garantito il diritto di Lot di offrire le sue figlie per farle stuprare, possiamo assumere che riflettesse una realtà storica del potere di un padre sopra le figlie.[32]

Genesi 34[modifica | modifica wikitesto]

In Genesi 34, Shechem ha fatto sesso con Dinah, ma come questo testo debba essere tradotto e interpretato è oggetto di controversie tra gli studiosi. La maggior parte degli studiosi moderni dicono che descriva uno stupro, e molte traduzioni moderne utilizzano il verbo 'stuprato' (o con verbi simili che indicano un forzamento sessuale),[33] mentre alcuni tra i primi commentatori avevano anche proposto "fuga d'amore."[50]Template:Dinah and Shechem translations

Analisi linguistica[modifica | modifica wikitesto]

[[Categoria:Condizione femminile nel cristianesimo]] [[Categoria:Bibbia ebraica]] [[Categoria:Sessualità nella Bibbia]] [[Categoria:Controversie religiose]] [[Categoria:Giudaismo e le donne]] [[Categoria:Stupro]]

  1. ^ Thomas Paine, 1794, en.wikisource.org, https://en.wikisource.org/wiki/The_Age_of_Reason/Part_II/Chapter_I.
  2. ^ a b c Stephen Prickett, Chapter 18 - The Bible, in William Blake in Context, Cambridge University Press, March 2019, pp. 165–172, DOI:10.1017/9781316534946.019, ISBN 9781316534946. URL consultato il 20 March 2021.
  3. ^ Richard Watson, An Apology for the Bible, in a series of letters, addressed to Thomas Paine, author of a book entitled, The Age of Reason, T. Evans, 1797, pp. 26–27. (8th edition)
  4. ^ Richard Elliot Freeman e Shawna Dolansky, The Bible Now, Oxford University Press, 2011, p. 94, ISBN 978-0-19-531163-1.
  5. ^ Harold C. Washington, 'Lest he die in the battle and another man take her': Violence and the construction of gender in the laws of Deuteronomy 20–22, in Gender and Law in the Hebrew Bible and the Ancient Near East, Sheffield Academic Press, 1998, pp. 211. URL consultato il 27 December 2021.
  6. ^ www.morfix.co.il, https://www.morfix.co.il/%d7%a2%d7%a0%d7%94. URL consultato il 12 giugno 2021.
  7. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_6031.htm. URL consultato il 28 May 2021.
  8. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_6231.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  9. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_935.htm. URL consultato il 28 May 2021.
  10. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_1540.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  11. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/5034a.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  12. ^ www.morfix.co.il, https://www.morfix.co.il/%d7%a4%d7%aa%d7%94. URL consultato il 12 giugno 2021.
  13. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_6601.htm. URL consultato il 1º June 2021.
  14. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_2388.htm. URL consultato l'8 June 2021.
  15. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_7200.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  16. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_7693.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  17. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_7901.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  18. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_2930.htm. URL consultato il 29 May 2021.
  19. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_5493.htm. URL consultato il 3 June 2021.
  20. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/8610.htm. URL consultato il 15 November 2021.
  21. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/6711.htm. URL consultato il 15 November 2021.
  22. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_3045.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  23. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_4904.htm. URL consultato il 3 June 2021.
  24. ^ biblehub.com, https://biblehub.com/parallel/numbers/31-18.htm. URL consultato il 3 June 2021.
  25. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_2181.htm. URL consultato il 29 May 2021.
  26. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_6596.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  27. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_5039.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  28. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_7036.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  29. ^ George Wigram, biblehub.com, https://biblehub.com/hebrew/strongs_7210.htm. URL consultato il 30 May 2021.
  30. ^ James L. Kugel, Traditions of the Bible, Harvard University Press, 1998, p. 222, ISBN 9780674791510.
  31. ^ Esther Fuchs, Sexual Politics in the Biblical Narrative: Reading the Hebrew Bible as a Woman, 2003, p. 209, ISBN 9780567042873.
  32. ^ (EN) Gerda Lerner, The Creation of Patriarchy, Oxford University Press, 1986, p. 173, ISBN 9780195051858.
  33. ^ biblehub.com, https://biblehub.com/parallel/genesis/34-2.htm. URL consultato il 3 June 2021.