Tricholoma saponaceum

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Tricholoma saponaceum
Tricholoma saponaceum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Sottodivisione Agaricomycotina
Classe Agaricomycetes
Sottoclasse Agaricomycetidae
Ordine Agaricales
Famiglia Tricholomataceae
Genere Tricholoma
Specie T. saponaceum
Nomenclatura binomiale
Tricholoma saponaceum
(Fr.) P. Kumm., 1871
Tricholoma saponaceum
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
bianca
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
non commestibile

Tricholoma saponaceum (Fr.) P. Kumm., 1871 è un fungo basidiomicete non commestibile dalla variabilità cromatica assai ampia, ma facilmente riconoscibile per il caratteristico odore saponaceo, da cui il nome.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La specie fu inizialmente descritta nel 1818 come Agaricus saponaceus dallo svedese Elias Magnus Fries nella sua monumentale opera micologica Systema mycologicum.[2] Paul Kummer nel 1871 lo posizionò nel genere Tricholoma.[3]

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

5-14 cm, convesso e spesso ampiamente umbonato, con margine sottile, lobato ed irregolare, involuto e comunque rivolto verso il basso. Colore sfumato grigio verdastro ma anche brunastro. Cuticola liscia e setosa abbastanza asciutta anche a tempo umido.[4]

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Marginate, biancastre quasi verdastre, sporche, non fitte, spesso alte ed intervallate da lamellule.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

5-7 x 1,5 cm di colore variabile da biancastro a grigiastro dai medesimi toni del cappello ma più pallidi, al piede rosato (ben visibile al taglio).[4]

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Spore[modifica | modifica wikitesto]

Ellissoidali o subglobose, 6-7 x 3,5-4,5 µm, trasparenti (ialine).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

In autunno e in estate è assai diffuso sia sotto latifoglia che sotto aghifoglia, a gruppi numerosi.[4]

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Non accertata.
Da considerarsi non commestibile per via dell'odore di sapone e del sapore amarognolo.[4]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Agaricus atrovirens Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Göttingen) 2: 319 (1801)
  • Agaricus napipes Krombh., Naturgetreue Abbildungen und Beschreibungen der essbaren, schädlichen und verdächtigen Schwämme (Prague) 4: 22 (1836)
  • Agaricus saponaceus Fr., Observ. mycol. (Havniae) 2: 101 (1818)
  • Tricholoma atrovirens (Pers.) Fr.
  • Tricholoma saponaceum var. atrovirens (Pers.) P. Karst., Rysslands, Finlands och den Skandinaviska Halföns. Hattsvampar: 36 (1879)
  • Tricholoma saponaceum var. napipes (Krombh.) J.E. Lange, Synops. Queensl. Fl. 5: 51 (1890)[1]

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

L'odore, che in particolari condizioni climatiche potrebbe non essere marcato, lo rende facilmente distinguibile da altre specie[4] come Tricholoma griseoviolaceum.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Tricholoma saponaceum, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
  2. ^ Fries EM, Systema Mycologicum, vol. 1, Lundae, Ex Officina Berlingiana, 1821, pp. 44.
  3. ^ (DE) Kummer, Paul, Der Führer in die Pilzkunde, 1ª ed., Zerbst, Germany, Luppe, 1871.
  4. ^ a b c d e f Tricholoma saponaceum (Fr.: Fr.) Kummer, su agraria.org. URL consultato il 6 gennaio 2015.

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