Tito Volturcio

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Tito Volturcio
Pretore della Repubblica romana
Nome originaleTitus Volturcius
NascitaI secolo a.C.
Crotone
Morte63 a.C.
Roma
Pretura63 a.C.[1]

Tito Volturcio o Vulturcio[2] (in latino: Titus Volturcius oppure Vulturcius; Crotone, I secolo a.C.Roma, 63 a.C.) è stato un politico, magistrato e cospiratore romano[3], vissuto nell'ultimo periodo della Repubblica romana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si narra che Volturcio fosse stato mandato dal senatore Lentulo ad accompagnare gli ambasciatori degli Allobrogi da Catilina[2], ma che venne poi arrestato da Marco Tullio Cicerone nei pressi di ponte Milvio e condotto al Senato per essere sottoposto a giudizio in seguito alla sua implicazione nella cosiddetta Congiura di Catilina del 63 a.C.[1], che lo stesso Cicerone debellò.

Nonostante il tentativo di Volturcio, allo scopo di scampare alla pena, di convincere i senatori a nominarlo loro informatore[1], fu affidato alla custodia di Publio Cornelio Lentulo Spintere che lo fece detenere nel carcere Mamertino, dove venne giustiziato per strangolamento insieme ad altri cospiratori come Cetego, Statilio, Cepario, Lentulo e Gabinio Capitone[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Sallustio, XLIV, 2.
  2. ^ a b William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol. 3, p. 1282, su ancientlibrary.com. URL consultato il 29 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2005).
  3. ^ Ulderico Nisticò, Lode a Resurrexit: parla l'autore del testo, su soveratoweb.it. URL consultato l'8 gennaio 2021.
  4. ^ Sallustio, LV.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]