Tito Tarquinio

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Tito Tarquinio
EtniaEtrusco
ReligioneReligione romana
Dati militari
Paese servitoEtà regia di Roma
Repubblica romana
Forza armataEsercito romano
GradoTribuno militare
ComandantiTarquinio il Superbo
GuerreGuerre romano-etrusche
BattaglieBattaglia del lago Regillo
Battaglia della Selva Arsia
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Tito Tarquinio (... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato un militare e nobile romano.

Tito Tarquinio, Titus Tarquinius, è stato il figlio maggiore dell'ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo e della sua seconda moglie, Tullia Minore. Fratello di Arrunte Tarquinio e Sesto Tarquinio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tito, con il fratello minore Arrunte e il cugino Lucio Giunio Bruto, fu protagonista del viaggio all'oracolo di Delfi in Focide. Qui i due fratelli chiesero all'oracolo chi sarebbe stato il successivo sovrano a Roma e l'oracolo rispose che la prossima persona che avesse baciato sua madre sarebbe diventato re. Solo Bruto interpretò correttamente il responso dell'oracolo, madre nel significato di madre terra, così al ritorno a Roma, finse di inciampare e baciò la terra.[1]

Quando i Tarquini furono esiliati da Roma, e Bruto fu eletto console di Roma, Tito, con il padre e il fratello Arrunte, si rifugiò a Cere.[2]

Tito combatte poi contro l'esercito romano nella battaglia del Lago Regillo, nel 496 a.C., ultimo tentativo di restaurare i Tarquini sul trono di Roma. Durante la battaglia Marco Valerio Voluso Massimo nel tentativo di uccidere Tito, fu ucciso dalla guardia personale del principe.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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