Teucrium marum

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Camedrio maro
Teucrium marum L.
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Famiglia Lamiaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Ajugoideae
Genere Teucrium
Specie T. marum
Nomenclatura binomiale
Teucrium marum
L., 1753
Sinonimi

Teucrium quadratulum
(Schreb.)

Nomi comuni

Maro
Camedrio maro
Erba da gatti
Marùc

Il camedrio maro (Teucrium marum L., 1753) è una pianta suffruticosa, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, originaria dei paesi del Mediterraneo occidentale. Può raggiunger i 1500 m l.s.m.

Condivide il nome comune di "erba dei gatti" con la più conosciuta Nepeta cataria e la Valeriana officinalis per gli effetti simili sui felini.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Presente presso le coste del mare della Dalmazia, le isole del Tirreno tra cui Sardegna, Corsica e quelle della Spagna.

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

Ha odore caratteristico, intenso e pungente, di sapore amaro e molto piccante. Arbusto alto 25–30 cm, con rami peloso-biancastri, fittissimi, sottilissimi e duri.

Le foglie hanno il picciolo lungo 1–2 mm, la lamina ovale o a rombo, lunga 3–5 mm e larga 2–4 mm, lanceolate, con margine ripiegato in basso dalla metà superiore. La faccia superiore verde, l'inferiore quasi bianca, per la presenza di peli fittisimi.

I fiori sono più grandi delle foglie e di colore rosa-violaceo peloso glandulosi, raccolti gli spicastri tomentosi, allungati, di varia densità, achemi runi più o meno pelosi.

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

La specie T. marum presenta le seguenti sottospiecie:

  • T. marum subsp. marum
  • T. marum subsp. occidentale
  • T. marum subsp. drosocalyx

Principi attivi[modifica | modifica wikitesto]

Un principio amaro, sostanze tanniniche, olio essenziale, e una saponina acida.[1]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Vengono utilizzate le sommità fiorite della pianta. Ha proprietà colagoghe, la polvere ha azione starnutatoria. Un tempo veniva utilizzato come disinfettante per gli animali. Ha inoltre un'azione eccitante sui gatti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Negri, p. 234.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Lodi, Piante Officinali Italiane, Bologna, Edizioni Agricole Bologna, 1957, p. 791.
  • Giovanni Negri, Erbario Figurato, Milano, Ulrico Hoepli Editore Milano, 1979, p. 459, ISBN 88-203-0279-9.

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