Teatro romano di Anzio

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Teatro romano di Anzio
L'orchestra del teatro: sulla sinistra la scena, a destra la cavea di cui si vedono i settori radiali sottostanti
Civiltàromana
Utilizzoteatro, fornace
EpocaI-VI secolo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneAnzio
Dimensioni
Larghezza30 m (cavea)
Scavi
Date scavianni 1920
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 41°27′18.58″N 12°37′43.15″E / 41.455161°N 12.628653°E41.455161; 12.628653

Il teatro romano di Anzio si trova sul pianoro di Santa Teresa, poco a nord del centro dell'abitato: oggi è una zona residenziale[senza fonte], ma in passato fu occupata dall'antica Anzio, della quale rimangono solo poche tracce[1].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Planimetria di Anzio antica; il teatro sorgeva nella zona più interna della città, presso l'acropoli[2]

La cavea, del diametro di 30 metri[1], era suddivisa in 11 settori radiali a forma di cuneo interrotti da un corridoio semicircolare che permetteva l'afflusso degli spettatori o direttamente nella zona dell'orchestra o, tramite due rampe di scale, verso le parti superiori della cavea. Dietro la scena ci restano le tracce di quattro vani, probabilmente utilizzati dagli attori e una scala che conduceva evidentemente ad una balconata superiore al muro di scena[senza fonte]. Subito dietro la scena una serie di basamenti di colonne sono i resti del porticato[1] che serviva, in caso di piogge improvvise o di forte sole, per dare riparo agli spettatori. I resti dell'elevato a noi pervenuti sono molto scarsi, per questo è difficile capire l'effettiva capienza della struttura e il suo uso[senza fonte].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sulla datazione della struttura gli studiosi hanno finora convenuto che la costruzione del teatro fosse da correlare con la deduzione neroniana di una colonia di veterani del pretorio[senza fonte] nella seconda metà I secolo d.C.[1];

La fornace di VI secolo

La struttura, nel corso della sua lunga storia, non fu solo un teatro: cadde in disuso e fu reimpiegata come luogo di cottura delle ceramiche; le testimonianze del riuso ci vengono da una fornace ad archetti ritrovata all'estremità del corridoio anulare mediano che venne scavato sotto il vecchio piano di calpestio per circa 1,5 metri e lì fu installata la fornace. La nuova pavimentazione fu realizzata con lastre marmoree di riuso tra le quali sono state ritrovate monete del V-VI secolo, che permettono di datare la fase della fornace. Nella parodos opposta ci sono i resti di un'altra fornace di dimensioni minori. La completa defunzionalizzazione della struttura si ha con la sepoltura di alcuni individui nella zona della scena[senza fonte].

Le ricerche sul teatro cominciarono nel corso degli anni 1920 con uno scavo di cui non rimane alcuna documentazione[senza fonte].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d A. La Regina, Porto d'Anzio, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1965.
  2. ^ G. Lugli, Saggio sulla topografia dell'antica Antium, in Rivista del Regio istituto italiano di archeologia e storia dell'arte, VII, 1940.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. Chiarucci, Anzio archeologica, Roma, 1989
  • A.M. Jaia, La carta archeologica di Anzio, in AA.VV. Le carte archeologiche di Anzio e di Nettuno, atti del convegno, 2008

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