Suzunami

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Suzunami
Pianta e profilo della classe
Descrizione generale
TipoCacciatorpediniere
ClasseYugumo
ProprietàMarina imperiale giapponese
Ordine1939
CantiereUraga (Tokyo)
Impostazione27 marzo 1942
Varo12 marzo 1943
Completamento27 luglio 1943
Destino finaleAffondato l'11 novembre 1943 da attacco aereo a Rabaul
Caratteristiche generali
Dislocamento2110 t
A pieno carico: 2692 t
Lunghezza119,17 m
Larghezza10,82 m
Pescaggio3,76 m
Propulsione3 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Kampon; 2 alberi motore con elica (52000 shp)
Velocità35 nodi (66,5 km/h)
Autonomia5000 miglia a 18 nodi (9260 chilometri a 34 km/h)
Equipaggio228
Equipaggiamento
Sensori di bordoSonar Type 93
Armamento
Armamento
  • 6 cannoni Type 3 da 127 mm
  • 8 tubi lanciasiluri Type 92 da 610 mm
  • 8 cannoni Type 96 da 25 mm
  • 2 lanciabombe di profondità
Note
Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da:[1][2][3]
Fonti citate nel corpo del testo
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Il Suzunami (涼波? lett. "Onda dirompente")[4] è stato un cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese, undicesima unità della classe Yugumo. Fu varato nel marzo 1943 dai cantieri navali Uraga.

Appartenente alla 32ª Divisione, ebbe una breve carriera. Inviato a Truk e poi a Rabaul, vi fu sorpreso l'11 novembre 1943 dalla seconda incursione portata dalle portaerei statunitensi, fu colpito duramente ed esplose in rada, facendo strage dell'equipaggio.

Servizio operativo[modifica | modifica wikitesto]

Il cacciatorpediniere Suzunami fu ordinato nell'anno fiscale edito dal governo giapponese nel 1939. La sua chiglia fu impostata nel cantiere navale della ditta Uraga, nelle vicinanze di Tokyo, il 27 marzo 1942 e il varo avvenne il 12 marzo 1943; fu completato il 27 luglio dello stesso anno[5] e il comando fu affidato al capitano di fregata Masao Kamiyama.[6]

Il Suzunami fu immediatamente assegnato all'11ª Squadriglia cacciatorpediniere, dipendente dalla 1ª Flotta e demandata all'addestramento delle nuove unità in tempo di guerra. Il 20 agosto formò con i gemelli Hayanami – facente funzioni di nave ammiraglia – e Fujinami la 32ª Divisione, attivata appositamente dall'11ª Squadriglia. Il giorno successivo la divisione al completo andò da Tokuyama a Yokosuka, da dove partì il 26 al seguito della nave da battaglia Yamashiro, con la quale si fermò il 28 a Hashirajima. Dopo un altro mese di esercitazioni congiunte, il 30 settembre la divisione fu trasferita alla 2ª Squadriglia della 2ª Flotta. Il Suzunami seguì i gregari a Saeki, dove li attendeva l'incrociatore leggero Tatsuta per scortare le corazzate Yamashiro e Ise alla base dell'atollo di Truk; il viaggio si svolse tra il 15 e il 20 ottobre senza incidenti. Il Tatsuta caricò un certo numero di truppe e la 32ª Divisione al completo gli rimase al fianco nell'andata e ritorno dall'atollo di Ponape, dove i rinforzi furono fatti scendere. La missione fu ripetuta dai soli Suzunami e Hayanami tra il 26 e il 28 che, riunitisi al Fujinami, salparono da Truk il 3 novembre con il grosso degli incrociatori pesanti della 2ª Flotta, inviati alla piazzaforte di Rabaul per sostenere l'8ª Flotta nell'appena iniziata campagna di Bougainville. Il giorno successivo fu però distaccato con l'incrociatore pesante Chokai per soccorrere una delle petroliere al seguito della formazione, rimasta danneggiata da un sommergibile. La riaccompagnò a Truk il 7 novembre, subito rimise la prua a sud per raggiungere i gregari a Rabaul e arrivò il 10, giusto il giorno prima che le forze navali dell'ammiraglio William Halsey rinnovassero il bombardamento di Rabaul con due portaerei:[6] all'arrivo dei gruppi imbarcati statunitensi, il mattino presto, il Suzunami era ancorato all'ingresso della rada, vicino alla costa e intento a caricare siluri.[7] All'inizio dell'attacco fu centrato in pieno dalla bomba di un Douglas SBD Dauntless, saltò in aria e affondò in fiamme alle 08:20[8] dove si era ormeggiato (4°13′S 152°11′E / 4.216667°S 152.183333°E-4.216667; 152.183333), con i cadaveri di 148 uomini dell'equipaggio (incluso il capitano Kamiyama).[6]

Il 5 gennaio 1944 il Suzunami fu cancellato dai ruoli della Marina imperiale.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stille 2013, Vol. 2, pp. 21-23, 28.
  2. ^ (EN) Materials of IJN (Vessels - Yugumo class Destroyers), su admiral31.world.coocan.jp. URL consultato il 19 giugno 2020.
  3. ^ (EN) Yugumo destroyers (1941-1944), su navypedia.org. URL consultato il 19 giugno 2020.
  4. ^ (EN) Japanese Ships Name, su combinedfleet.com. URL consultato il 19 giugno 2020.
  5. ^ Stille 2013, Vol. 2, p. 20.
  6. ^ a b c d (EN) IJN Tabular Record of Movement: Suzunami, su combinedfleet.com. URL consultato il 19 giugno 2020.
  7. ^ John Prados, Islands of Destiny. The Solomons Campaign and the Eclipse of the Rising Sun, New York, Penguin Group, 2012, p. 345, ISBN 978-0-451-41482-3.
  8. ^ Paul S. Dull, A Battle History of the Imperial Japanese Navy, 1941-1945, Annapolis (MA), Naval Press Institute, 2007 [1978], p. 293, ISBN 978-1-59114-219-5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mark E. Stille, Imperial Japanese Navy Destroyers 1919-1945, Vol. 2, Oxford, Osprey, 2013, ISBN 978-1-84908-987-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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