Sport Lisboa e Benfica 1961-1962

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Sport Lisboa e Benfica.
Sport Lisboa e Benfica
Stagione 1961-1962
Sport calcio
SquadraBenfica
AllenatoreBandiera dell'Ungheria Béla Guttmann
All. in secondaBandiera del Portogallo Caiado
PresidenteBandiera del Portogallo Maurício Vieira de Brito
Bandiera del Portogallo António Carlos Cabral Fezas Vital
Primeira Divisão
Taça de PortugalVincitore
Coppa dei CampioniVincitore
Miglior marcatoreCampionato: José Águas (18)
Totale: José Águas (24+)
1960-1961 1962-1963
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti lo Sport Lisboa e Benfica nelle competizioni ufficiali della stagione 1961-1962.

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il Benfica raggiunge il terzo posto in campionato, posizionandosi dietro a Sporting Lisbona e Porto. Nella coppa nazionale, estromette il Caldas (16-3), il CUF Barreiro (4-4 tra andata e ritorno, 2-0 per il Benfica nello spareggio), il Porto (5-3), Ferroviário L. Marques (14-2), il Vitória Guimarães (8-2) e il Vitória Setúbal in finale, partita vinta per 3-0.

Nella Coppa dei Campioni, i lusitani eliminano l'Austria Vienna per 6-2 (tre reti di José Águas, due di Santana), il Norimberga col punteggio di 7-3 (Eusébio e José Augusto) e il Tottenham 4-3 (due reti di José Augusto), raggiungendo nuovamente la finale di Coppa Campioni. Il Benfica trova in finale ancora una squadra spagnola, il Real Madrid: i Blancos segnano due reti con Ferenc Puskás e i portoghesi replicano pareggiando il punteggio con i gol di José Águas e Cavém, prima che Puskás realizzi la sua terza marcatura nel match. All'intervallo, i giocatori del Benfica sono sotto 3-2, ma il tecnico Guttmann risolleva i giocatori: per l'allenatore ungherese la finale è già vinta. Nella ripresa decide di affidare a Cavém la marcatura di Di Stéfano, cercando di far arrivare meno palloni possibili dalla parti di Puskás. Coluna realizza il tre pari ed Eusébio firma una doppietta, portando il risultato sul 5-3.

Il Benfica bissa il successo della stagione precedente, vincendo la seconda Coppa Campioni consecutiva. Tuttavia, Guttmann ritiene di meritare un bonus per la vittoria della competizione continentale, ma la dirigenza del Benfica glielo nega, poiché nel contratto del tecnico non è presente alcuna clausola sulla Coppa Campioni. Di conseguenza, Guttmann lancia una maledizione che passa alla storia:

«Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d'Europa ed il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni.[1]»

Da quel momento la squadra ha perso tutte le finali di Coppa dei Campioni disputate, cinque.

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera del Portogallo P Costa Pereira
Bandiera del Portogallo D Ângelo
Bandiera del Portogallo D Germano
Bandiera del Portogallo D Mário João
Bandiera del Portogallo D Saraiva
Bandiera del Portogallo D Serra
Bandiera del Portogallo C António Simões
Bandiera del Portogallo C Cavém
Bandiera del Portogallo C Coluna
Bandiera del Portogallo C Cruz
N. Ruolo Calciatore
Bandiera del Portogallo C Humberto
Bandiera del Portogallo C José Neto
Bandiera del Portogallo C Jorge Calado
Bandiera del Portogallo C Joaquim Santana
Bandiera del Portogallo A António Mendes
Bandiera del Portogallo A Eusébio
Bandiera del Portogallo A José Águas
Bandiera del Portogallo A José Augusto
Bandiera del Portogallo A José Augusto Torres

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) 100 anos: Bela Guttmann, su record.xl.pt, 10 maggio 2003. URL consultato l'11 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio