Giampaolo Lai: differenze tra le versioni

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* Canestrari C., ''Il Conversazionalismo di Giampaolo Lai e l’analisi dei dialoghi del quotidiano'', Tesi di Laurea, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Macerata, a.a. 2000-2001.
* Canestrari C., ''Il Conversazionalismo di Giampaolo Lai e l’analisi dei dialoghi del quotidiano'', Tesi di Laurea, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Macerata, a.a. 2000-2001.
* Negrini L., ''Le parole nella malattia oncologica: analisi di diari attraverso le tecniche conversazionali'', Tesi di Laurea, Facoltà di Psicologia, Università Cattolica del S. Cuore, a.a. 2008-2009.
* Negrini L., ''Le parole nella malattia oncologica: analisi di diari attraverso le tecniche conversazionali'', Tesi di Laurea, Facoltà di Psicologia, Università Cattolica del S. Cuore, a.a. 2008-2009.

== Note ==
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== Voci correlate ==
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Versione delle 09:53, 23 lug 2013

Giampaolo Lai (Milano, 27 maggio 1931) è un medico, psicoanalista e conversazionalista italiano.

Membro Ordinario della Società Svizzera di Psicoanalisi e della International Psychoanalytical Association, psicoterapeuta iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia e all'Ordine dei Medici di Milano, vive e lavora a Milano. È il fondatore del Conversazionalismo, dispositivo psicoterapeutico che innesta la filosofia del linguaggio nella teoria e pratica della psicoanalisi.

Biografia

Nato il 27 maggio 1931, si è laureato in medicina all'Università di Bologna nel 1956. Poi ha lavorato fino al 1967 in Svizzera, alla Clinica Psichiatrica dell’Università di Losanna, svolgendo parallelamente il proprio training psicoanalitico. Nella clinica, ha svolto attività di psicoterapia psicoanalitica con i pazienti psicotici, pubblicandone i risultati, con Christian Müller e Luc Kaufmann, nell’Encyclopédie Médico-Chirurgicale (1967) e in altre riviste scientifiche. Inoltre ha inaugurato esperienze di psicoterapia di gruppo con pazienti affetti di demenza senile, e con pazienti psicotici.

Tornato in Italia si è dedicato alla pratica privata come psicoanalista, e alla formazione in gruppo di manager aziendali e di operatori delle istituzioni psichiatriche pubbliche e private, secondo il metodo eterocentrato descritto nel suo libro Gruppi di Apprendimento, 1973, Boringhieri, Torino. Allievo di Giancarlo Zapparoli e Franco Fornari, ha fatto parte per lunghi anni del Centro milanese per lo sviluppo della psicoterapia, diretto da Pier Francesco Galli, collaborando alla sua rivista Psicoterapia e Scienze Umane. Nel 1989 ha fondato l’Accademia delle Tecniche Conversazionali, di cui è Presidente, e la Rivista Tecniche conversazionali, ora on line, di cui è Direttore responsabile. Negli anni 2001-2003 ha svolto una ricerca sull’approccio conversazionale con i malati di Alzheimer, in collaborazione con il Servizio di Psichiatria II dell'Università Milano-Bicocca.

Ha svolto, fino al 2006, l’attività di professore a contratto presso la Scuola di Specialità in Psicoterapia dell'Università Statale di Milano e conduce un Laboratorio di Tecniche conversazionali nella Facoltà di Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È Direttore scientifico della Scuola Quadriennale di Psicoterapia Conversazionale di Parma, fondata nel 2006 insieme a Antonino Minervino. Dalla metà degli anni novanta, ha elaborato un metodo originale conversazionale per l’assessment e la formazione di manager, collaborando con diverse aziende nazionali e multinazionali.

Ambiti di Ricerca e Insegnamento

Attualmente la sua attività si dirama in quattro direzioni:

  • Terapia psicoanalitica conversazionale individuale;
  • Docenza di Conversazionalismo presso Università e scuole private di specializzazione in psicoterapia;
  • Formazione di operatori nei servizi psichiatrici pubblici;
  • Formazione di quadri manageriali presso strutture multinazionali e nazionali sanitarie secondo il metodo conversazionale delle figure logico-modali.

Pensiero

La ricerca della felicità

Nelle sue ricerche psicoanalitiche ha innestato la filosofia del linguaggio e in particolare degli speech acts nella teoria e pratica della psicoanalisi. Ha privilegiato la dimensione etica rispetto alla dimensione conoscitiva, sostituendo alla ricerca della verità la ricerca della felicità. Ha studiato la perdita dell’identità e la dissoluzione dell’io psicologico.

Il Conversazionalismo

Ha elaborato un dispositivo concettuale e pratico, il Conversazionalismo, istituito sulle seguenti parole chiave: conversazione materiale, conversazione immateriale, avventure del soggetto grammaticale. Caratteristica del Conversazionalismo è la de-psicologizzazione della pratica conversazionale, che si basa unicamente sul testo analizzato dal punto di vista grammaticale e logico-modale.

Bilateral verbal trade

Ha formulato la concezione del bilateral verbal trade, che considera la conversazione professionale, alla luce di concetti economici, come commercio bilaterale di parole, dove il terapeuta o professionista in quanto trader venditore, e il paziente o cliente in quanto trader compratore si scambiano beni di parola. All’interno del bilateral verbal trade si distingue il mercato commerciale, quando il trader compratore si reca al mercato per realizzare un guadagno, dal mercato collaterale, quando il trader compratore si reca al mercato per intrattenervisi.

Pubblicazioni

  • Dépression et vieillesse (con Luc Ciompi), Han Huber, Bern-Stuttgart, 1969.
  • Il momento sociale della psicoanalisi, Boringhieri, Torino, 1970.
  • Gruppi di apprendimento, Boringhieri, Torino, 1973.
  • Le parole del primo colloquio, Boringhieri, Torino 1976, 3ª ed. Bollati-Boringhieri, Torino, 2008.
  • Un sogno di Freud, Boringhieri, Torino, 1977.
  • Due errori di Freud, Boringhieri, Torino, 1979.
  • La conversazione felice, Il Saggiatore, Milano, 1985.
  • Disidentità, Feltrinelli, 1988, Milano; 3a ed, Franco Angeli, Milano, 1999.
  • Conversazionalismo, Bollati-Boringhieri, Torino, 1993.
  • La conversazione immateriale, Bollati-Boringhieri, Torino, 1995.
  • Il fenomeno basico del cambiamento, in Prospettive sociali e sanitarie, Anno XL, n. 4, marzo 2010, pp. 8-10.
  • La conversazione asimmetrica non cooperativa. In: (A. Zuczkowski, I. Bianchi, a cura di) L’analisi qualitativa dell’esperienza diretta. Festschrift in onore di Giuseppe Galli, Aracne, Roma, 2009, pp. 291-297.
  • Shock in Transference and Countertransference (con P. Lavanchy), JEP, European Journal of Psychoanalysis, N. 26/27, 2008 I-II.
  • L’eternità sulla Piazza del Mercato. Bilateral verbal trade, Edizione Vita & Pensiero, Milano, 2011.

Apparato Critico

  • Cesario S., Gradoni G., Psicologia dinamica e conversazionalismo, Moretti & Vitali, Bergamo, 1999.
  • Cesario S., Filastò L., Stelle fisse e costellazioni mobili. Il rapporto tra gli Empirically Supported Treatments e il Dizionario delle tecniche conversazionali, Guerini Scientifica, Milano, 2002.
  • Canestrari C., Il Conversazionalismo di Giampaolo Lai e l’analisi dei dialoghi del quotidiano, Tesi di Laurea, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Macerata, a.a. 2000-2001.
  • Negrini L., Le parole nella malattia oncologica: analisi di diari attraverso le tecniche conversazionali, Tesi di Laurea, Facoltà di Psicologia, Università Cattolica del S. Cuore, a.a. 2008-2009.

Voci correlate