Sinagoga Nazareth

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Sinagoga Nazareth
Facciata della sinagoga su rue Notre-Dame-de-Nazareth
StatoBandiera della Francia Francia
RegioneÎle-de-France
LocalitàParigi
Coordinate48°52′00.67″N 2°21′36.46″E / 48.866853°N 2.360128°E48.866853; 2.360128
Religioneebraica
ArchitettoAlexander Thierry
Stile architettonicoarchitettura neomoresca
Inizio costruzione1851
Completamento1852
Sito websynagoguenazareth.fr

La sinagoga Nazareth è una sinagoga sita a Parigi, al n. 15 di rue Notre-Dame-de-Nazareth, nel quartiere del Marais, III arrondissement.

Essa fu consacrata nel 1852 e nel 1986 fu iscritta nel registro dei Monumenti storici di Francia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Già nell'anno 1810 gli ebrei parigini, appartenenti alla stirpe aschenazita, possedevano due sinagoghe. Una di esse si trovava in rue du Temple e l'altra in rue des Archives, entrambe nel quartiere del Marais, nel quale nel XVIII secolo aveva preso dimora un gran numero di ebrei. Nel 1819 la Comunità ebraica acquistò un pezzo di terra tra rue du Vertbois e rue Notre-Dame-de-Nazareth e ottenne dal re Luigi XVIII l'autorizzazione a costruirvi una sinagoga. Di questa fu incaricato l'architetto Sandrié de Jouy. Si trattava della prima sinagoga del Concistoro di Parigi creato nel 1808 sotto Napoleone.

Dietro la sinagoga, sull'odierna rue du Vertbois, si trovava l'ancora modesta sinagoga degli ebrei portoghesi. Entrambi gli edifici erano già pericolanti nel 1840. Nel 1850 vennero chiusi e poco dopo demoliti. Gli ebrei portoghesi eressero nel 1851 una nuova sinagoga in rue Lamartine.

Veduta dell'interno della sinagoga

Nel 1852 fu consacrata la sinagoga di rue Notre-Dame-de-Nazareth, secondo il progetto dell'architetto Alexandre Thierry (1810–1890). In un primo momento era stato contattato persino l'architetto di Dresda Gottfried Semper, che allora viveva in esilio a Parigi e aveva ricevuto l'incarico di un progetto dal barone Jakob Rothschild. Fino alla costruzione della sinagoga di rue de la Victoire, quella di rue Notre-Dame-de-Nazareth era la più grande di Parigi. Poteva ospitare fino a 1200 fedeli e molto presto era diventata troppo piccola per i 15000 membri della cresciuta comunità ebraica.

Durante la seconda guerra mondiale, nell'ottobre 1941, la sinagoga fu vittima d'un attentato ad opera di collaborazionisti francesi, che non causò che qualche modesto danno materiale; il Gran-rabbino della sinagoga, Joseph Saks, e la sua consorte subirono la deportazione, durante la quale persero la vita.

Già dalla grande immigrazione in Francia di ebrei nordafricani, dopo la seconda guerra mondiale, la sinagoga appartiene al rito sefardita.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto di Thierry prevedeva una costruzione in ferro per risparmiare spazio, una soluzione che per un edificio sacro allora era piuttosto scioccante.

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

Matroneo

La sinagoga si apre sulla rue Notre-Dame-de-Nazareth con tre portali. Sul portale centrale è riportata la massima della Prima Repubblica francese: Liberté, Égalité, Fraternité. Dietro si collega una corte interna oggi coperta. La facciata della sinagoga è traforata da un rosone con la Stella di David. Sul timpano sono esposte le Tavole della legge e sotto un orologio, con i numeri sostituiti dai segni zodiacali. Nelle torri esagonali su entrambi i lati della facciata corrono scale verso i due piani del matroneo.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Aprono il matroneo sulla navata centrale due serie di sei arcate, sostenute da sottili colonne in ghisa. Le dodici finestre del cleristorio simbolizzano le dodici tribù di Israele.

Le colonne tortili con i loro capitelli decorati s'ispirano all'arte romanica.

Soffitti e pareti sono dipinti e corredati da simboli e nomi biblici in ebraico. Il coro è elevato di quattro gradini e separato da un'inferriata in metallo dorato.

Arredamento[modifica | modifica wikitesto]

La bimah, che è il termine con il quale gli ebrei sefarditi chiamano la Tevah, si trova al centro del coro e non, come nelle sinagoghe ortodosse, al centro della navata. Il coro termina con una gradinata di nove scalini sulla quale troneggia l'armadio sacro in marmo bianco. Sopra vi sono le tavole della legge. Le Tavole della legge sono fissate a un baldacchino.

Organo a canne[modifica | modifica wikitesto]

Sulla cantoria al di sopra del matroneo in controfacciata, si trova l'organo a canne Aristide Cavaillé-Coll opus 57/91, risalente al 1852 e successivamente modificato; tale strumento, che solitamente non è presente nelle sinagoghe dell'ebraismo ortodosso, si articola in due corpi affiancati, tra i quali è posta la consolle a due tastiere e pedaliera; possiede 11 registri ed il sistema di trasmissione è meccanico.[1]

Uno degli organisti titolari è stato, negli anni 1930, Jehan Alain.

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione della Metropolitana di Parigi più vicina alla sinagoga è Temple della Linea 3.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ENFR) Synagogue de Nazareth, su organsparisaz4.vhhil.nl. URL consultato il 27 dicembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Jean Colson, Marie-Christine Lauroa (Hrsg.): Dictionnaire des Monuments de Paris. Paris 2003 (1. Auflage 1992), ISBN 2-84334-001-2, S. 771.
  • (FR) Dominique Jarrassé: Guide du Patrimoine Juif Parisien. Parigramme, Paris 2003, ISBN 978-2-84096-247-2, S. 45−49.

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