Scano Boa

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Scano Boa
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1961
Durata95
Generedrammatico
RegiaRenato Dall'Ara
SceneggiaturaTullio Pinelli, Ugo Moretti, Benedetto Benedetti, Rodolfo Sonego, Giorgio Cavedon e Renato Dall'Ara
ProduttoreFrancesco Corti
Casa di produzioneCinematografica Lombarda
FotografiaAntonio Macasoli
MontaggioNino Baragli, Armando Nalbone
MusicheRoman Vlad
ScenografiaEnrico Tovaglieri
Interpreti e personaggi

Scano Boa è un film italiano del 1961 diretto da Renato Dall'Ara.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un pescatore e sua figlia giungono a Scano Boa, un piccolo paese abitato da pescatori. I due non hanno un buon rapporto con il resto della popolazione, in quanto vengono visti come portatori di sventura per il paese. Ciò è dovuto al fatto che, dal loro arrivo, non vi è stato ancora l'arrivo degli storioni. Questo pregiudizio spinge Baronello, un abitante del paese, a violentare la giovane arrivata.[1]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è ambientato nel Delta del Po, allo Scanno del Gallo e in altre zone del Polesine e di Comacchio. Tra gli interpreti figura anche Carla Gravina.

Il film è ispirato al romanzo dallo stesso titolo dello scrittore polesano Gian Antonio Cibotto e a un fatto di cronaca: la nascita di una bambina su una barca che trasportava la salma di un pescatore annegato.

Renato Dall'Ara nel 1954, supportato da compagni di partito e amici cinefili nella troupe e nel cast, aveva debuttato nella pratica cinematografica con un cortometraggio indipendente in 16mm dal titolo Scano Boa, che focalizzava specificatamente il fatto di cronaca della nascita di una bambina durante un funerale di pescatori. Il cortometraggio, prima produzione cinematografica totalmente polesana di sempre, per bocca di Tatti Sanguineti "...aveva spopolato nei festival dei cineamatori, a Rapallo e a Montecatini. Un successo tale da fare il giro del mondo: a Cannes, Berlino, Madrid. [...] Rifare il film alla grande, con la pellicola vera e gli attori veri, era diventato naturalmente il chiodo fisso del suo regista, Renato Dall’Ara, trentasei anni, architetto di Rovigo, proprietario di una fabbrica di scarpe, iscritto al PCI". - Tatti Sanguineti, Il cervello di Alberto Sordi. Rodolfo Sonego e il suo cinema, Adelphi, Milano, 2015.

Sulle vicende relative alla produzione del cortometraggio del 1954, in occasione del 60º anniversario il filmmaker rodigino Alberto Gambato realizzerà il pluripremiato cortometraggio L'isola che c'era , co-prodotto dal Circolo del Cinema di Adria presieduto da Vittorio Sega.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scano Boa, su cineturismo.cinetecadibologna.it. URL consultato il 5 novembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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