Salvatore Scoca

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Salvatore Scoca

Ministro per la riforma burocratica
Durata mandato17 agosto 1953 –
5 gennaio 1954
PresidentePella
PredecessoreDelega conferita al Sottosegretario Roberto Lucifredi
SuccessoreUmberto Tupini
(Ministro per la riforma della pubblica amministrazione)

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato8 maggio 1948 –
11 giugno 1958
LegislaturaI, II
Gruppo
parlamentare
Democrazia Cristiana
CircoscrizioneIrpinia
CollegioBenevento
Incarichi parlamentari
  • Sottosegretario di Stato al Ministero del Tesoro
  • Avvocato Generale dello Stato
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studiolaurea in giurisprudenza
Professioneavvocato

Salvatore Scoca (Calitri, 15 giugno 1894Roma, 1º maggio 1962) è stato un magistrato e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Calitri da Gaetano e da Maria Concetta Capossela, entrambi contadini, quarto di nove figli. Dopo gli studi elementari e secondari frequentò la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma e si laureò nel 1918. Svolse per un breve periodo la libera professione, ma dal 1º gennaio 1925, vinto il concorso in Magistratura, entrò a far parte dell'Avvocatura Generale dello Stato.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la Liberazione di Roma (1944) fu nominato Membro del primo Comitato romano della Democrazia Cristiana.

Fu Sottosegretario di Stato al Ministero del Tesoro nel Governo Bonomi III (1944-1945) e poi Sottosegretario di Stato al Ministero delle Finanze nel Governo De Gasperi II (1946-1947).

Nel 1946 fu nominato Avvocato Generale dello Stato fino alla sua morte.

Fu eletto Deputato nel 1948 e nel 1953.

Affiancò la sua attività di funzionario dello Stato con quella di attento studioso di problemi economici e finanziari, come risulta dalle diverse sue pubblicazioni.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Era il padre di Maretta Scoca, già deputata, sottosegretaria e giudice televisiva di Forum, e di Franco Gaetano Scoca, accademico e avvocato.

È sepolto nella Cappella dell'Assunta, eretta per sua iniziativa, a Calitri Scalo.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90320829 · ISNI (EN0000 0000 6178 812X · SBN SBLV025818 · GND (DE1055306439 · WorldCat Identities (ENviaf-90320829